Calcio, Roma all’Opa texana con il giallo dei conti
Ieri il via all'offerta Friedkin a 0,11 euro: il titolo fa -6,5% ma vale ancora il doppio. Per portare il capitale a zero servono 242,5 milioni. Bilancio rinviato a fine mese
di Gianni Dragoni
3' di lettura
Meno 6,54 per cento. È il calo in Borsa delle azioni dell’As Roma nel giorno di avvio della mini-Opa di Thomas Friedkin, il nuovo proprietario texano che il 17 agosto ha rilevato la maggioranza 86,6% da James Pallotta per 63,4 milioni di euro, corrispondente a un valore per l’intero capitale (equity value) di 73,25 milioni. Friedkin ha versato a Pallotta una somma totale di 199 milioni. Ma in questo importo ci sono anche altre voci: il rimborso di 127,1 milioni di finanziamento soci (di cui 111,1 milioni alla Roma e 16 milioni alla società per lo stadio) e 8,5 milioni per l’acquisto di altre partecipazioni. Lofferta pubblica obbligatoria è diretta all’acquisto del 13,4% del capitale di As Roma che il gruppo Friedkin non possiede, al prezzo di 0,1165 euro per azione, lo stesso pagato a Pallotta. Le azioni giallorosse ieri hanno chiuso a 0,20 euro. È il minimo negli ultimi 5 anni.
Situazione finanziaria pesantissima
A comprimere il prezzo dei titoli è la pesantissima situazione economico-finanziaria e patrimoniale della Magica, svelata nei dati pubblicati in vista dell’Opa. Il nuovo cda, presieduto da Friedkin, ha rinviato l’approvazione del progetto di bilancio a fine mese.Però la Consob il 21 settembre ha inserito la Roma nella lista nera delle società che ogni mese devono comunicare alcuni dati sensibili, tra cui l’indebitamento finanziario netto rettificato del gruppo che era di 300,9 milioni al 31 agosto. Inoltre c’erano debiti scaduti (non finanziari) per 52,68 milioni.
La perdita accumulata nello scorso esercizio
Il cda il 7 ottobre ha diffuso dati preliminari per l’esercizio al 30 giugno 2020 e ha comunicato che per questo esercizio c’è un fabbisogno finanziario «stimato in 140 milioni». Per lo scorso esercizio la società stima una perdita consolidata di -204 milioni e un patrimonio netto consolidato negativo per -242,5 milioni. Questo significa che ci vorrebbero almeno 242,5 milioni per riportare il capitale effettivo a zero, molto più dei 150 milioni dell’aumento di capitale deliberato un anno fa, non ancora eseguito. Friedkin dichiara che potrebbe elevare l’aumento di capitale oltre i 150 milioni e prolungare il termine oltre il 31 dicembre 2020. Dopo il 17 agosto Friedkin ha fatto finanziamenti soci alla Roma per 77,6 milioni. Sommandoli ai 111 milioni già in atto al suo arrivo si arriva a un totale di finanziamenti soci alla Roma per 188,6 milioni, convertibili in capitale.
Obiettivo delisting
Friedkin punta al «delisting», a revocare la quotazione della Magica, dopo 20 anni. Gli basterebbe arrivare al 95% del capitale per esercitare il diritto di acquisto. Se non ci arrivasse nell’Opa (che termina il 29 ottobre) potrebbe arrivarci con l’aumento di capitale che lancerà dopo l’Opa. Oppure - dice nel prospetto - potrebbe fare una fusione tra la Roma e una sua società non quotata. Friedkin afferma nel prospetto che «intende allestire una squadra in grado di competere per le prime posizioni nel campionato nazionale e nelle competizioni internazionali» e conseguire un risanamento finanziario del club nel lungo termine, anche attraverso una «strategia disciplinata» di cessione di calciatori. L’Opa è lanciata dalla società americana Romulus and Remus Investments Llc, una Srl al 100% di Friedkin che ha sede legale nel Delaware, come la società venditrice di Pallotta. Il consulente finanziario è Jp Morgan e la raccolta delle adesioni all’Opa è coordinata da UniCredit, vecchia conoscenza della Magica.
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