Cinque Breakfast d'autore per iniziare bene l'anno
Roma. Al Chapter Hotel tra atmosfere artistiche e profumi kosher
Dormire al Chapter Hotel rappresenta un'esperienza bizzarra: si ha la sensazione, grazie allo sbarazzino interior design, di trovarsi nel newyorchese SoHo o nel londinese South Bank, con luci al neon, carrello dei cocktail e pezzi di arte contemporanea in ciascuna camera. Ammiccante, sensuale, un po' dark, si mostra anche il suo ristorante Campocori. Invece l’hotel è ubicato nel cuore del Quartiere Ebraico di Roma, tra l'Isola Tiberina e Largo di Torre Argentina. Svegliarsi al mattino presto significa avere due scelte: il breakfast sui divani in pelle dell'Hey Baby Bar, all'interno dell'hotel, godendo di questa ambientazione cosy chic, oppure sgattaiolare fuori presto sintonizzando l'olfatto sui profumi che sopraggiungono dall'attiguo Forno Boccione.
Questa panetteria kosher ha una storia antica di due secoli e mezzo e ormai sono cinque le generazioni che si dedicano a portare avanti la tradizione della pasticceria giudaico capitolina. La signora Vilma avvolge nel cartoccio la pizza di Beridde ricolma di frutta candita, fette di crostate di mandorla, i biscotti alla cannella. A quell'ora del mattino si assiste all'arrivo gioioso dei bambini della comunità ebraica, poi si può andare a visitare il Tempio Maggiore, cercare le fontane del Pianto e delle Tartarughe realizzate nel XVI da Giacomo Della Porta. Camminando lungo il fiume si arriva a Palazzo Altemps, dove è in scena la mostra dedicata a Virginia Woolf e agli altri adepti del Circolo Bloomsbury. Tornando dall'altra riva, per il pranzo, ecco profilarsi una nuova bizzarra esperienza: provare le ricette curiose di Polpetta a Trastevere in quello che era il cortile dove Raffaello incontrava la sua amata Fornarina.