Il voto a ottobre

Gualtieri: sto ancora riflettendo sulla candidatura per Roma. Tinagli e Provenza vicesegretari dem

Incontro tra l’ex ministro dell’Economia e il neo segretario dem dopo le voci di una sua disponibilità. Centrodestra, Bertolaso si tira fuori

Letta leader: "Pd nuovo e vincente, non per il potere"

3' di lettura

Roberto Gualtieri sta ancora riflettendo sulla sua candidatura per il Pd a sindaco di Roma. Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni che davano per certa la sua disponibilità a correre per il Campidoglio, è arrivata una nota di precisazione dall’ex ministro dell’Economia al termine di un incontro con il neo segretario del Pd Enrico Letta. Allo stesso tempo fonti del Nazareno hanno fatto sapere che sulla candidatura a sindaco di Roma «nulla è deciso, del resto il segretario non ha ancora avuto modo di aprire il dossier delle amministrative». Intanto Guido Bertolaso, possibile candidato per il centrodestra, si tira fuori: «Sono qui in Lombardia, sto facendo il vaccinatore, mi pare che basti e avanzi».

«Incontrerò Gualtieri prestissimo, è un ottimo nome e un grande amico, mi occuperò di Roma immediatamente», aveva annunciato Letta, in un incontro con la stampa estera, a Roma. Il segretario del Pd ha poi annunciato che i suoi due vice saranno Irene Tinagli e Peppe Provenzano.

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«Sto ancora riflettendo»

«Ringrazio il segretario Enrico Letta per il lungo colloquio in piena sintonia» ha scritto in un post su Fb l'ex ministro Gualtieri. «Entrambi siamo rimasti stupiti per le indiscrezioni su una inesistente fuga in avanti rispetto ad un percorso che richiede ancora importanti passaggi politici - aggiunge -. Per quanto mi riguarda, ho detto al segretario quello che avevo già spiegato ai segretari del Pd del Lazio e di Roma, ovvero che, come è doveroso per una decisione di così grande responsabilità, sto ancora riflettendo se dare la mia disponibilità alla candidatura a Sindaco, che da più parti mi è stata sollecitata».

Sindaco di coalizione forte

«Ho assicurato ad Enrico - ha spiegato ancora Gualtieri - che, qualunque sarà l'esito della mia personale riflessione e del percorso che il Pd sceglierà, non farò mancare il mio contributo alla battaglia per portare la capitale d’Italia ad avere un sindaco forte e autorevole espressione di una coalizione progressista e di centrosinistra».

Niente convergenza tra Dem e M5s (almeno al primo turno)

Negli scorsi giorni il nome dell’ex ministro dell’Economia era già circolato come possibile sfidante di Virginia Raggi, esponente di M5S che correrà per un secondo mandato. Se il deputato del Pd accettasse di correre per il Campidoglio la convergenza tra democratici e Cinque Stelle tramonterebbe, almeno al primo turno. Un’ipotesi che era sembrata concretizzarsi dopo l’ingresso di due rappresentanti del Movimento 5 Stelle (Roberta Lombardi e Valentina Corrado) nella giunta della Regione Lazio guidata Nicola Zingaretti.

L’elezione nel 2020 alle suppletive di Roma

A lanciare la candidatura di Gualtieri era stato a fine febbraio Goffredo Bettini, per anni king maker del centrosinistra romano. «Stiamo parlando di una delle persone più prestigiose della politica italiana ed europea» aveva detto. A febbraio del 2020 Gualtieri è stato eletto alle suppletive per la Camera con un risultato largo proprio nel centro di Roma: oltre il 62% dei consensi in un collegio storicamente favorevole per il centrosinistra. Il suo è il nome autorevole di cui da mesi il Partito democratico andava a caccia e su cui, magari, provare a dialogare con il M5s in un’eventuale fase di ballottaggio.

Calenda: pronto a un ticket

Ancora da definire il sistema di selezione del candidato. Da mesi il tavolo del centrosinistra romano ragiona su possibili primarie, anche on line vista la pandemia di Covid. In campo, oltre al sindaco uscente Raggi, c’è anche Carlo Calenda: il leader di Azione aveva già fatto sapere che sarebbe rimasto in corsa anche in caso di candidatura dell’ex ministro dell’Economia. Alla notizia della disponibilità di Gualtieri, Calenda, ha reagito così: «Io vado avanti, ci vediamo alle elezioni». Ma l’ex ministro lascia aperta la porta a una mediazione: «Lavoriamo insieme, costruiamo una candidatura unitaria - detto in un’intervista a Repubblica -. Programma e squadra li decidiamo insieme. Sono loro che dopo mesi di tavoli di coalizione stanno strappando, penso sia più sensato non buttare il lavoro fatto in questi mesi. Per me conta la qualità della squadra. Sono disposto anche a un ticket». Nelle prossime ore potrebbe svolgersi un incontro tra Letta e Calenda.

Centrodestra, Bertolaso si sfila

Si attendono ora le scelte sul fronte del centrodestra. Guido Bertolaso si è sfilato: «Non mi candiderò a sindaco di Roma. Sono qui in Lombardia, sto facendo il vaccinatore, mi pare che basti e avanzi. Per il resto abbiamo già dato» ha detto l’ex capo della Protezione civile dopo l’insistenza da parte di Forza Italia e Lega (e le perplessità di Fratelli d'Italia). Al momento resta l’ipotesi di Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il credito sportivo.

Raggi tenta la rielezione

Sul fronte del Movimento 5 Stelle, Raggi aveva annunciato la sua ricandidatura già la scorsa estate e ha incassato il sostegno di Beppe Grillo, a cui si è unito quello di Luigi Di Maio. «Roma ha bisogno ancora di te! Chi sta con Virginia, sta con il MoVimento» aveva twittato il fondatore dei 5 stelle accompagnando la foto con un’esortazione in romanesco “aridaje”.

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