Roma, sfilate al via con gli emergenti. Obiettivo: moda ai Fori e al Colosseo
Mentre il Comune sta lavorando «per riportare al più presto, nelle piazze di Roma e nei luoghi più evocativi della nostra città iniziative dedicate all’alta moda», parte la tre giorni dedicata a emergenti e scuole
di Marta Casadei
I punti chiave
- Dal 2 al 4 febbraio a Cinecittà va in scena AltaRoma con sfilate ed eventi che mettono al centro emergenti e scuole
- Tra gli eventi anche quelli di Accademia Italiana, Ied e Naba
- Il progetto Showcase Roma dedica spazio a 79 marchi e li mette in contatto con buyer e giornalisti
3' di lettura
Mentre il Comune sogna in grande, mettendo sul piatto della bilancia location mozzafiato (e uniche) come i Fori Imperiali e il Colosseo per attrarre le maison di alta moda, la Capitale si prepara a ospitare - da oggi al 4 febbraio - la tre giorni dedicata ad AltaRoma. Una manifestazione che, nell’ultimo decennio, ha cambiato pelle: archiviati nomi storici come Gattinoni e Renato Balestra, si è fatta vetrina per i giovani talenti internazionali. E per le scuole che li formano. Complici progetti a supporto di giovani designer che producono in Italia e hanno bisogno di visibilità: Showcase Roma, per esempio, uno spazio per far incontrare domanda e offerta, nuovi talenti e buyer, che quest’anno mette in vetrina 79 marchi.
«Altaroma resta uno dei momenti di maggiore aggregazione del panorama della moda e vogliamo dare ancora una volta un segnale positivo - ha dichiarato Silvia Venturini Fendi, Presidente di Altaroma - nonostante la pandemia non si sia ancora arrestata, consci delle difficoltà che molte aziende italiane stanno affrontando, ma presenti e fiduciosi per offrire un'opportunità a tutti coloro che iniziano il loro percorso nella moda».
La manifestazione si tiene presso gli studi di Cinecittà e conta una decina di fashion show: nello studio 5, dove Federico Fellini girò alcuni tra i suoi film più famosi, sfileranno le collezioni autunno-inverno 22/23 di Alberto Audenino, Edoardo Gallorini, Muusa Dna, Simon Cracker, Casa Preti, Gaiofatto, Italian Family, Gretel Z, oltre alle tre sfilate collettive di Rome is my Runway, che vedranno dodici marchi presentare le loro novità per la prossima stagione. Gli eventi, aperti a un pubblico di addetti ai lavori, saranno visibili anche in streaming, previa registrazione, sulla piattaforma Altaroma Digital Runway. Accanto alle sfilate, gli eventi (alcuni dei quali in centro città come l’esposizione di gioielli di Gioia Caramazza “Ritmo”, in via Margutta) e le proiezioni: Ied presenterà un video per raccontare la propria scuola di moda, mentre Naba (che ha aperto una sede a Roma nel 2020) presenterà il documentario «Fashion poetry in Naba» che racconta workshop degli studenti del Triennio in Fashion Design con Olivier Saillard.
Nell’ultimo triennio - complice in parte il Covid-19 - i riflettori della moda internazionale sono tornati su Roma grazie agli eventi organizzati dai grandi brand che affondano le radici nella Capitale: nel maggio 2019 Gucci ha presentato la Cruise 2020 ai Musei Capitolini; nel luglio 2020 la collezione Haute Couture di Valentino ha sfilato nello Studio 10 di Cinecittà e nel gennaio 2021 la maison ha organizzato la Code Temporal Haute Couture dalla Sala grande della Galleria Colonna; nel giugno scorso Fendi scelto il Palazzo della Civiltà Italiana (headquarter della maison) la sfilata uomo P-E 2022. Eppure Roma vorrebbe recuperare centralità specialmente nell’alta moda. E punta sulle proprie location uniche: «Stiamo lavorando per riportare al più presto, nelle piazze di Roma e nei luoghi più evocativi della nostra città iniziative dedicate all’alta moda - spiega Mariano Angelucci, presidente della Commissione capitolina Turismo, Moda e Relazioni internazionali - . Si tratta di un settore strategico per il rilancio della Capitale che intende offrire alle maggiori case di moda i palcoscenici più suggestivi al mondo, nel cuore di Roma. Per i prossimi appuntamenti di haute couture stiamo lavorando a location d’eccezione come l’arena del Colosseo e i Fori Imperiali». Angelucci ha concluso sottolineando l’importanza del sostegno ai giovani ma anche alla filiera dell’alta sartoria romana: «Questa amministrazione lavora, in accordo tra giunta e maggioranza, per riportare alla ribalta della scena internazionale eventi che hanno fatto la storia dei grandi marchi nati a Roma e dello stile del made in Italy. Oggi, più che mai, i giovani talenti e tutta la filiera dell’alta sartoria romana sono valori su cui puntare e da sostenere».
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