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Ruffini: «Deleghe web più veloci per favorire l’accesso al modello»

Per il direttore dell’Agenzia la mole di informazioni caricate può crescere ancora

di Dario Aquaro e Cristiano Dell'Oste

(Adobe Stock)

3' di lettura

«Dobbiamo consegnare al contribuente una dichiarazione completa e corretta». Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’agenzia delle Entrate, riassume così l’obiettivo del Fisco alla vigilia della messa online dei modelli precompilati 2023. Un obiettivo da raggiungere facendo crescere in tandem «qualità e quantità dei dati».

La precompilata è partita nel 2015 con 160 milioni di informazioni trasmesse al Fisco da banche, Inps e altri operatori. Quest’anno si è arrivati a 1,3 miliardi di dati su 18 voci. «Man mano si sono aggiunti nuovi soggetti e di conseguenza abbiamo ricevuto flussi più corposi – commenta Ruffini –. Quest’anno per esempio le spese per la frequenza degli istituti scolastici, conclusi i due anni di sperimentazione, hanno fatto registrare un’impennata del 1.300%, passando da mezzo milione a più di 6 milioni di dati». Ma la raccolta dei dati non è ancora arrivata al limite: «Il patrimonio informativo si potrà sempre arricchire ulteriormente, perché lo sviluppo dei processi digitali aumenta in misura esponenziale la disponibilità di informazioni».

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Ernesto Maria Ruffini lo scorso 13 gennaio è stato confermato per tre anni alla guida delle Entrate (Imagoeconomica)

Insieme ai dati, è cresciuto il numero degli invii fai-da-te, arrivato nel 2022 a 4 milioni, anche se 19 milioni di modelli 730 sono stati trasmessi tramite Caf e professionisti. Il direttore, però, sottolinea che di fatto anche gli intermediari usano il “sistema precompilata”: «Anche chi si avvale dell’assistenza di un consulente può beneficiare di tutti i vantaggi del nostro modello. Ad esempio, la precompilata funge da “memo” per gli sconti fiscali».

Sulla crescita dell’invio diretto, non ci sono obiettivi dichiarati. Ma Ruffini ricorda il lavoro di semplificazione dell’accesso. «Per quei contribuenti che hanno ancora timore di fare da soli abbiamo introdotto una serie di funzionalità che rendono l’applicativo più usabile e il compito più semplice». Da alcuni anni c’è ad esempio la funzione di “modifica assistita”, che guida in automatico l’utente. E l’anno scorso è stata introdotta la possibilità di delegare la gestione a un familiare o ad una persona di fiducia, anche se solamente recandosi in un ufficio o inviando una Pec. «A scegliere questa soluzione nel 2022 sono stati circa 25mila contribuenti – dichiara Ruffini –. Però per le dichiarazioni 2023 il processo di delega è ancora più semplice: basta entrare infatti nella propria area riservata e abilitare direttamente la persona o prenotare una videocall con un funzionario dell’Agenzia».

Quanto alle modalità di accesso da parte dei cittadini, nel 2022 «circa l’80% degli utenti è entrato nella propria precompilata tramite Spid, ma sono in crescita anche gli accessi tramite Carta nazionale dei servizi (6%) e Carta d’identità elettronica (4%). La restante parte è rappresentata da utenze professionali».

Il largo utilizzo dello Spid è senz’altro un elemento da tener presente nel dibattito sulla sostituzione integrale di questo servizio, appena prorogato di due anni in attesa di decisioni definitive.

Domande & Risposte

1 - Come si può accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata?

Il contribuente (o un suo delegato) può accedere, attraverso l’area riservata del sito delle Entrate, usando: Sistema pubblico di identità digitale (Spid); carta d’identità elettronica (Cie); Carta nazionale dei servizi (Cns); credenziali Entratel (per i professionisti titolati).

2 - Come funziona la delega a una persona di fiducia introdotta quest’anno?

La delega a un familiare o una persona di fiducia può avvenire, nell’area riservata delle Entrate, tramite una specifica funzionalità web o tramite il servizio di videochiamata, disponibile nella sezione «Prenota un appuntamento».
Queste due modalità si aggiungono a quelle attive già dall’anno scorso: l’invio di una Pec o a richiesta presso qualunque ufficio del Fisco.
Ognuno può delegare una sola persona di fiducia. E ogni persona può essere designata “di fiducia” al massimo da tre persone. Su richiesta, la delega può essere valida fino a tre anni.

3 - Quali sono le nuove informazioni precaricate dal Fisco quest’anno?

Saranno inseriti nuovi dati: spese per corsi post-diploma presso istituti statali di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, spese per canoni di locazione, spese di intermediazione per l’acquisto di immobili adibiti a prima casa.
Queste informazioni si aggiungono a quelle già presenti negli anni scorsi (dalle spese sanitarie ai contributi previdenziali).

4 - Qual è il vantaggio di accettare la dichiarazione senza modificare i dati già precompilati o aggiungerne altri?

Chi accetta la precompilata senza modificarla (o con modifiche che non incidono sul reddito sull’imposta) non sarà sottoposto a controllo formale sui documenti relativi agli oneri indicati in dichiarazione, forniti al Fisco dai soggetti terzi.

5 - Cosa cambia quest’anno per i cittadini che modificano solo alcuni degli oneri detraibili o deducibili precaricati dal Fisco?

In relazione agli oneri comunicati che risultano modificati (ad esempio, un’erogazione liberali), i controlli documentali saranno effettuati solo in relazione ai documenti che hanno determinato la modifica. Il contribuente deve conservare i documenti per cinque anni, fino al 31 dicembre 2028.

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