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Rugby, l’Italia batte l’Uruguay 38 a 17

Basta un tempo - il secondo - giocato come si deve per consentire all'Italia di battere nettamente l'Uruguay (38-17) e di trovarsi per una sera da sola in testa alla classifica del proprio girone

di Giacomo Bagnasco

(AP)

3' di lettura

Basta un tempo - il secondo - giocato come si deve per consentire all'Italia di battere nettamente l'Uruguay (38-17) e di trovarsi per una sera da sola in testa alla classifica del proprio girone.
All'interno di un match complessivamente modesto, contro un'avversaria che pure ha creato qualche difficoltà alla Francia ma nell'occasione ha evidenziato lacune abbastanza evidenti, gli Azzurri hanno disputato un primo tempo “horror”. E dire che erano partiti bene, installandosi all'attacco fino alla marcatura della prima meta, realizzata da Pani.
A quel punto erano già chiare alcune cose: l'Italia era più forte in mischia e in rimessa laterale, e poteva affidarsi con fiducia ai calci di spostamento, quando occorreva. C'erano tutte le fondamenta per costruire una prestazione “serena” e convincente, e invece si è cominciato a giocare esclusivamente alla mano, commettendo errori in serie. Un “intercetto” concesso da capitan Lamaro ha innescato una reazione a catena: serie di attacchi dei sudamericani, fallo di Niccolò Cannone con relativo giallo (10 minuti fuori), meta di punizione a favore dell'Uruguay in seguito a una delle troppe invadenti “revisioni” tv, alla fine della quale è stato sanzionato con il giallo anche Fischetti. L'Italia - in 13 contro 15 - difendeva bene in trincea ma finiva per subire la seconda meta, firmata da Freitas, per la gioia dei fan sudamericani e anche del pubblico neutrale, propenso come sempre a sostenere il team sfavorito dai pronostici.
Il n. 10 Etcheverry riscattava due gravi errori nei piazzati con un drop che chiudeva il primo tempo sul 17-7 per i suoi.
Nella ripresa agli Azzurri bastava recuperare lucidità e razionalità (beh, dici poco…) per far emergere tutta la differenza tra le due squadre. L'Uruguay, oltretutto, cominciava a calare sul piano fisico e dopo tre minuti perdeva per 10 minuti il suo capitano Vilaseca. Insomma, nel giro di un quarto d'ora arrivavano quattro belle mete (di Lamaro, di Ioane, del brillantissimo Lorenzo Cannone, migliore in campo, e di Brex), sempre accompagnate dalle trasformazioni di Allan, a sua volta in evidenza e arrivato alla bellezza di 13 calci su 13 a segno nel complesso delle due partite disputate finora. Al sicuro anche il punto supplementare in classifica a titolo di bonus offensivo.
Come si poteva prevedere, da presupposti di gioco lineare derivava anche una brillantezza che riportava entusiasmo tra i supporter del XV di Kieran Crowley. Il quale, a fine partita, ha rimarcato le difficoltà incontrate nella prima frazione sia per i troppi palloni persi sia per una disciplina “fragile”. “Ma un anno fa - ha detto - probabilmente una partita che si era messa in quel modo l'avremmo persa”.
Resta la necessità di un cambio di registro. Serve una consistenza da gettare in campo 80 minuti su 80, se ci si vuole dimostrare all'altezza dei due impegni che ancora attendono gli Azzurri nel loro girone. Contro Nuova Zelanda e Francia, da affrontare nel giro di otto giorni a cavallo tra settembre e ottobre, non si pretende la luna (leggi vittoria a dir poco improbabile), ma una performance adeguata al drastico innalzamento dell'asticella.


LA PARTITA
Italia-Uruguay 38-17 (primo tempo 7-17). Per l'Italia 5 mete (Pani, Lamaro, Ioane, Lorenzo Cannone, Brex), 1 calcio piazzato (Paolo Garbisi), 5 trasformazioni (Allan). Per l'Uruguay 2 mete (meta di penalità da 7 punti e meta Freitas), 1 drop (Etcheverry), 1 trasformazione (Etcheverry).
Calci fermi: Allan 5 su 5, Paolo Garbisi 1 su 1; Etcheverry 1 su 3. Cartellini gialli: Niccolò Cannone e Fischetti (Italia); Vilaseca (Uruguay)

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LA COPPA DEL MONDO*


Girone A
Francia-Nuova Zelanda 27-13; ITALIA-Namibia 52-8; Francia-Uruguay 27-12; Nuova Zelanda-Namibia 71-3; ITALIA-Uruguay 38-17
Classifica**: ITALIA 10 punti; Francia 8; Nuova Zelanda 5; Namibia 0
Prossime partite: Francia-Namibia (21 settembre); Uruguay-Namibia (27/9); Nuova Zelanda-ITALIA (29/9); Nuova Zelanda-Uruguay (5/10); Francia-ITALIA (6/10)


Girone B
Irlanda-Romania 82-8; Sudafrica-Scozia 18-3; Irlanda-Tonga 59-16; Sudafrica-Romania 76-0
Classifica**: Irlanda 10 punti; Sudafrica 9; Scozia, Tonga e Romania 0
Prossime partite: Sudafrica-Irlanda (23 settembre); Scozia-Tonga (24/9); Scozia-Romania (30/9); Sudafrica-Tonga (1/10); Irlanda-Scozia (7/10); Tonga-Romania (8/10)


Girone C
Australia-Georgia 35-15; Galles-Figi 32-26; Galles-Portogallo 28-8; Australia-Figi 15-22
Classifica**: Galles 10 punti; Figi e Australia 6; Georgia e Portogallo 0
Prossime partite: Georgia-Portogallo (23 settembre); Galles-Australia (24/9); Figi-Georgia (30 settembre); Australia-Portogallo (1/10); Galles-Georgia (7/10); Figi-Portogallo (8/10)


Girone D
Inghilterra-Argentina 27-10; Giappone-Cile 42-12; Samoa-Cile 43-10; Inghilterra-Giappone 34-12
Classifica**: Inghilterra 9 punti; Samoa e Giappone 5; Argentina e Cile 0
Prossime partite: Argentina-Samoa (22 settembre); Inghilterra-Cile (23/9); Giappone-Samoa (28/9); Argentina-Cile (30/9); Inghilterra-Samoa (7/10); Giappone-Argentina (8/10)


*Al termine della fase a gironi passano ai quarti di finale le prime due classificate di ogni pool


**Quattro punti per la vittoria, due per il pareggio, un punto supplementare alla squadra che segna almeno quattro mete e a quella che perde con uno scarto inferiore agli otto punti

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