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Oltre 20,2 miliardi di euro. A tanto ammonta il risultato della fiscalità che l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli ha portato nelle casse dello Stato nel solo I trimestre dell'anno. Un dato che, proiettato su base annua, può arrivare a 90 miliardi e che emerge dal primo Bollettino statistico trimestrale della storia dell'agenzia, presentato al Festival di Trento dal direttore dell'Adm, Marcello Minenna. “Un iniziativa senza precedenti, ci sono voluti 169 anni per realizzare la prima pubblicazione periodica dei dati di riferimento sulla nostra attività”, ha sottolineato, rimarcando con orgoglio anche il risultato derivante dai maggiori diritti accertati, in pratica la parte relativa alla vigilanza, arrivato a 18,2 milioni.
Quanto contenuto da questo primo Bollettino, sottoposto a una lettura più approfondita, si rivela essere una vera e propria cartina al tornasole di fenomeni geopolitici, economici e sociali di ampia portata. Due esempi su tutti, citati dallo stesso direttore Minenna.
Il primo è legato alla Russia. “Le importazioni da Mosca nel primo trimestre, in cui due mesi non sono riferiti alla guerra, sono arrivate a 7,6 miliardi, con un incremento del 22% sul trimestre precedente e del 182% rispetto a un anno prima”, ha spiegato, rimarcando che per oltre il 79% si è trattato di combustibili e oli minerali. “Segno che nei primi mesi dell'anno il sistema si stava surriscaldando e si stava preparando all'invasione russa dell'Ucraina”, ha aggiunto Minenna. Il secondo dato rilevante è quello della quantita di mascherine importate dall'estero: 1,02 miliardi di pezzi, in crescita del 148% sul quarto trimestre 2021 e del 18,7% su un anno prima. Segno che la pandemia non viene considerata ancora alle spalle oppure che l'Italia non ha consolidato il sistema produttivo di questi beni.
L'attività dell'Agenzia, per dare invece una lettura più colorita, offre anche uno spaccato del nostro Paese. C'è una Ferrari da corsa elettrica contraffatta sequestratata alla dogana di Ponte Chiasso, destinata a un acquirente che voleva sbizzarrirsi su una piccola pista casalinga. C'è un violino costruito con il legno proveniente dalle imbarcazioni dei traffici illegali di migranti che è stato consegnato a Papa Francesco. E ci sono vetture, anche ad alta cilindrata, riconducibili alla criminalità organizzata e “convertite” alla legalità, mettendole a disposizione dell'amministrazione dello Stato o del sociale con un particolare bollino che certifica la loro provenienza.
“La dogana – ha concluso sorridendo Minenna – non è più quella di un fiorino di Troisi e Benigni”. Anche per questo le sfide all'orizzonte non sono da sottovalutare, a partire dalle valute digitali, che diventano concrete quanto si importano merci da Paesi come El Salvador che le hanno adottate come monete correnti.
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