L’attentato

Russia, sparatoria all’università di Perm: almeno sei vittime

I feriti sarebbero 24. Arrestato il killer: sarebbe uno studente 18enne, ora in ospedale

Russia, sparatoria all'università di Perm: almeno otto morti

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Sparatoria nella mattinata di lunedì all’università di Perm, non lontano dalla catena degli Urali, a est di Mosca. Ci sarebbero state 6 vittime e diversi feriti, secondo gli investigatori che si stanno occupando del caso. Il killer è stato arrestato ed è stato ferito.

Secondo le prime ricostruzioni, l’autore sarebbe uno studente dell’università, il 18enne Timur Bekmansurov. Per sfuggire all’attacco, diversi studenti si sono chiusi nell’auditorium dell’ateneo e alcuni hanno tentato di mettersi in salvo saltando dalle finestre dell’edificio. I feriti, allo stato attuale, sarebbero 24.

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Bekmansurov, secondo un canale news diffuso su Telegram, stava studiando alla facoltà di legge dell’università, specializzandosi in scienze forensi. Prima della sparatoria avrebbe scritto un post su VKontakte - il Facebook russo - in cui chiedeva che le sue azioni non fossero considerate un atto terroristico e affermava di non essere membro di alcuna organizzazione estremista. «Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada», recitava il post. VKontakte ha poi cancellato il messaggio.

Secondo le ultime informazioni, il killer avrebbe usato un fucile da caccia. Il Russia il commercio e la detenzione delle armi sono strettamente regolati, ma alcune categorie possono essere comunque possedute, per caccia, sport o difesa personale.

Perm si trova a circa 1.100 chilometri a est di Mosca, e ha una popolazione di circa 1 milione di persone. All’università sono iscritti circa 12.000 studenti.

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