Ryanair batte Lufthansa in Tribunale Ue: bocciato l’aumento pubblico
Annullata la manovra dai 6 miliardi attivata per la pandemia (e già rifinanziata)
di Redazione Finanza
I punti chiave
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Il Tribunale dell’Ue ha annullato la decisione della Commissione europea che aveva approvato la ricapitalizzazione di Lufthansa da parte della Germania, per un importo di 6 miliardi di euro, nel contesto della pandemia di Covid-19. La decisione è stata presa in seguito a un ricorso presentato da Ryanair.
La decisione del Tribunale Ue contro Lufthansa
Con la sentenza nelle cause riunite T-34/21 (Ryanair/Commissione e T-87/21 Condor Flugdienst/Commissione Lufthansa - COVID-19), il Tue chiarisce che la Commissione è incorsa in vari errori, in particolare ritenendo che Lufthansa non fosse in grado di reperire finanziamenti sui mercati per la totalità del suo fabbisogno, omettendo di esigere un meccanismo che incentivasse Lufthansa a riacquistare la partecipazione della Germania il più rapidamente possibile, negando l’esistenza di un notevole potere di mercato di Lufthansa in taluni aeroporti e accettando taluni impegni che non garantivano la salvaguardia di una concorrenza effettiva sul mercato.
Lufthansa: «Già rimborsate le misure di stabilizzazione»
«Deutsche Lufthansa AG analizzerà la sentenza e deciderà in seguito eventuali ulteriori azioni». È quanto dichiara in uno statement il gruppo tedesco, commentando la delibera, da parte del Tribunale UE, di annullare la decisione con la quale la Commissione europea ha approvato la ricapitalizzazione di Lufthansa. «Deutsche Lufthansa AG ha già rimborsato interamente le misure di stabilizzazione approvate dalla Commissione europea e circa 92 milioni di euro di interessi. Le due partecipazioni tacite del Fondo di stabilizzazione economica (FSE) sono state rimborsate nell’ottobre e nel novembre 2021. Lo scorso 2022, il FSE ha venduto le azioni di Deutsche Lufthansa AG acquisite nell’ambito della stabilizzazione. La stabilizzazione era quindi già completamente terminata prima della sentenza odierna del tribunale», sottolinea Lufthansa.
L’impatto di questa decisione su Lufthansa potrebbe essere relativamente limitato proprio perché il piano di salvataggio è stato rimborsato e il FSE ha venduto la sua quota, realizzando un profitto per i contribuenti, secondo quando dichiarato recentemente dal ceo Carsten Spohr. In totale, Lufthansa aveva ricevuto circa 9 miliardi di euro di aiuti di Stato durante la pandemia, la maggior parte da Berlino in cambio di una tacita partecipazione del 20% del vettore, con contributi dei governi di Svizzera, Austria e Belgio.
La decisone della corte europea riguarda il piano del governo tedesco di pagare 300 milioni di euro per una quota del 20% oltre alle cosiddette partecipazioni tacite da 4,7 miliardi di euro e 1 miliardo di euro nel capitale della società. La commissione nel giugno 2020 aveva approvato le misure affermando che il piano del governo per acquisire una partecipazione del 20% nella più grande compagnia aerea europea era in linea con le regole sugli aiuti di stato e che tali misure avrebbero impedito il collasso del vettore.
Senza rimborso no ad acquisizione Ita Airways
Il rimborso anticipato era un’azione necessaria affinché il gruppo tedesco potesse avviare operazioni di mercato come l’acquisizione di Ita Airways. Durante la crisi Covid, la Commissione europea aveva autorizzato la ricapitalizzazione di 6 miliardi di euro di Lufthansa, obbligando la compagnia a non distribuire dividendi oltre al riacquisto di azioni proprie e alcune acquisizioni fino al rimborso del sostegno statale. Solo da quest’anno Lufthansa ha annunciato di essere ottimista sulla possibilità di tornare a distribuire dividendi agli azionisti.
Gli aiuti di Stato durante la pandemia e il caso Sas
Lufthansa e diverse altre compagnie aeree europee avevano ricevuto aiuti di Stato a durante la crisi Covid tutti approvati dall’antitrust europeo. La low cost Ryanair e la tedesca Condor avevano in seguito contestato la decisione dell’UE su Lufthansa. Questa ultima causa non è stata l’unica intentata da Ryaianair contro gli aiuti di Stato e approvati dalla Commissione europea per sostenere le imprese colpite dalla pandemia.
In una sentenza separata Ryanair ha ottenuto lo stesso risultato contro un’altra approvazione da parte dell’UE nel 2020 di aiuti simili per il vettore svedese SAS.Inizialmente SAS aveva ricevuto aiuti da Svezia, Danimarca e Norvegia, ma poi ha faticato a ottenere l’appoggio dagli obbligazionisti e azionisti, inclusa la famiglia svedese Wallenberg e si è vista costretta a presentare istanza di fallimento attraverso il «Chapter 11» negli Stati Uniti nel luglio 2022. Ora uno dei creditori Apollo Global Management potrebbe acquisire una quota di maggioranza nella compagnia aerea.
Tuttavia, non tutte le cause intentate hanno avuto un risultato positivo: nel 2021, Ryanair aveva perso la causa contro gli aiuti di Stato concessi ad Air France
Nel caso di Lufthansa, la Commissione ora può ricorrere in Cassazione dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
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