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Safilo: vendite nette 9 mesi a 785 milioni di euro (-5,6%)

Il gruppo ha annunciato anche la conferma per un altro triennio dell’amministratore delegato Angelo Trocchia.

di Mo.D.

3' di lettura

Calo delle vendite per Safilo nei primi nove mesi dell’anno. Il gruppo ha registrato vendite nette pari a 785,1 milioni di euro, in flessione del 5,6% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La performance del business organico è risultata in contrazione del 2,3%, «mentre è stata leggermente positiva al netto del calo delle vendite nelle ex catene GrandVision, grazie alla buona crescita dei marchi propri Smith, Carrera e Polaroid, e tra i marchi in licenza, di Carolina Herrera, Boss, David Beckham e Tommy Hilfiger» ha reso noto la società in una nota.

A livello di redditività, il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted è risultato pari a 75,4 milioni di euro e il margine sulle vendite del 9,6%, in diminuzione rispettivamente dell’11,5% e di 70 punti base rispetto allo scorso anno. Al 30 settembre 2023, poi, l’indebitamento finanziario netto di gruppo è risultato pari a 96 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 103 milioni al 30 giugno 2023 e ai 113,4 milioni al 31 dicembre 2022.

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I risultati del terzo trimestre

Nel terzo trimestre, le vendite nette sono risultate pari a 235 milioni di euro (-9,8% a cambi correnti) e «ha inciso in maniera significativa il rafforzamento dell’euro sul dollaro americano e su una serie di altre valute», mentre l’Ebitda adjusted è risultato pari a 18,1 milioni e a un margine sulle vendite del 7,7%, in calo rispettivamente del 20,0% e di 100 punti base.

«Nel terzo trimestre, l‘andamento delle vendite è rimasto debole, ma in miglioramento rispetto al secondo trimestre grazie al ritorno alla crescita del nostro business sportivo in Nord America, mercato in cui è invece risultata ancora negativa la performance dell’eyewear, soprattutto nel segmento contemporary. Come previsto, l’Europa ha continuato a scontare il calo del business nelle ex catene GrandVision, al netto del quale le vendite dell’area sono risultate in leggera crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, un periodo che si era contraddistinto per la forza della stagione estiva» commenta l’ad del gruppo Angelo Trocchia, proseguendo poi: «In questo trimestre, abbiamo messo a segno un’altra rilevante espansione del margine industriale, mentre la performance operativa è rimasta limitata dalla maggior incidenza dei costi operativi, influenzati in particolare dal proseguimento dei nostri investimenti IT realizzati per accelerare la trasformazione digitale del gruppo e in attività di marketing a supporto dello sviluppo futuro dei nostri marchi di proprietà. Anche in un contesto di mercato debole e incerto, le nostre azioni continuano a focalizzarsi sulla realizzazione di quei progetti che ci consentiranno di raggiungere i nostri obiettivi di medio-termine. È stato infine particolarmente importante per noi proseguire nella generazione di cassa avviata nel 1° semestre, un obiettivo che abbiamo centrato grazie alla buona gestione del capitale circolante».

La conferma del ceo

Safilo Group ha, inoltre, comunicato di aver stipulato un accordo con Multibrands Italy B.V., il socio di riferimento della società, per il rinnovo di Angelo Trocchia come ceo del gruppo per un ulteriore triennio. Angelo Trocchia sarà inoltre confermato nelle cariche di amministratore unico di Safilo S.p.A. e di Safilo Industrial S.r.l., società controllate da Safilo Group.

Il nuovo contratto, approvato con il parere favorevole dei competenti comitati interni, avrà efficacia alla scadenza del contratto in essere – stipulato in data 16 febbraio 2018 e successivamente integrato – e quindi successivamente alla scadenza dell’attuale mandato di amministrazione. Alla data odierna, Angelo Trocchia detiene 422.500 azioni ordinarie della società.

Cessione dello stabilimento di Longarone

In settimana il gruppo aveva annunciato la finalizzazione della cessione dei due rami d’azienda relativi allo stabilimento di Longarone rispettivamente a Thélios e Innovatek.

«Abbiamo lavorato con determinazione per raggiungere questa intesa che, come auspicato, garantirà la piena occupazione di tutti i lavoratori del sito produttivo di Longarone, consentendo la continuità dell’attuale know how settoriale – commenta Trocchia – Nonostante la situazione complessa, grazie al supporto fattivo della Regione Veneto e delle organizzazioni sindacali, siamo riusciti insieme a Thélios e Innovatek a creare le condizioni per il miglior esito possibile».

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