SailGP, a Taranto il Giappone vince la Formula 1 della vela
Debutto in Italia per il campionato internazionale dei catamarani F50. Il team nipponico s’impone davanti a Spagna e Stati Uniti
di Domenico Palmiotti
3' di lettura
Il Giappone si aggiudica la seconda gara di SailGP, il campionato internazionale di punta per i catamarani veloci F50, disputatosi sabato 5 giugno e domenica 6 giugno nella rada del Mar Grande di Taranto. Con le imbarcazioni ad una velocità di 50 nodi, pari a 100 chilometri orari, SailGP è la «Formula 1» del mare. Alla sua seconda edizione, SailGP, partito ad aprile dalle Bermuda, ha toccato per la prima volta l’Italia con l’unica tappa di Taranto che è anche una delle poche europee. Alle spalle del Giappone, in finale si sono piazzati Spagna (seconda) e Stati Uniti (terzi).
L’exploit del Giappone
Dopo cinque manche, di cui tre disputate sabato e due domenica, i finalisti sono arrivati alla sfida conclusiva con questo punteggio: Giappone 35, Stati Uniti 29 e Spagna 23. Otto i Paesi in competizione a SailGP. Oltre ai tre citati, Australia, Danimarca, Francia, Gran Bretagna. La tappa di avvio delle Bermuda è stata vinta dalla Gran Bretagna. Non c’è l’Italia come equipaggio velico in SailGP. C’è però un italiano nell’equipaggio nipponico. Si tratta del palermitano Francesco Bruni, più volte campione mondiale di vela e timoniere di Luna Rossa nell’ultima Coppa America. Bruni, nel ruolo di flight controller, ha partecipato alla quarta e quinta manche del 6 giugno ma non alla sfida finale. Quando per questioni di vento, che ha avuto un andamento molto variabile nei due giorni e comunque complessivamente debole, i catamarani hanno dovuto ridurre i team da cinque a tre componenti per essere più leggeri sull’acqua. All’ultima manche il ruolo di timoniere per il Giappone è stato assunto da Nathan Outteridge.
Adesso rotta su Plymouth
«Sono molto contento del risultato», ha dichiarato dopo la vittoria Outteridge. «Il gruppo ha fatto un buon lavoro. Ci siamo allenati molto in questi giorni e con condizioni di vento leggero, abbiamo dimostrato di essere molto competitivi». SailGP nasce su spinta di Russell Coutts, medaglia d’oro olimpica, cinque volte vincitore dell’America’s Cup, ora ceo di SailGP, e Larry Ellison, cofondatore di Oracle, una delle più grandi software house del mondo. Dopo Taranto, SailGP andrà il 17 e 18 luglio a Plymouth in Inghilterra per concludersi il 26 e 27 marzo 2022 a San Francisco, negli Usa. Si è al lavoro, intanto, per costituire un equipaggio tricolore alla prossima edizione di SailGP. Un compito che si è assunto proprio Francesco (Checco) Bruni, il quale ritiene che ci siano le condizioni per farlo. «Powered by nature» per spingere verso «un mondo alimentato dalla natura» è il Leitmotiv della seconda edizione di SailGP.
Il ruolo «green» di Taranto
Finalità, questa, che Taranto vede perfettamente in linea con la transizione avviata, che punta a un nuovo assetto economico, sostenibile, ma soprattutto plurale e decisamente meno acciaio dipendente. Di qui anche l’entusiasmo con cui Taranto ha partecipato alla tappa di SailGP, ricca di pubblico, seguita dal mare da centinaia di imbarcazioni, e contrassegnata da momenti molto spettacolari come l’esibizione delle Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare nella giornata del 5. A Taranto, inoltre, Russell Coutts ha sostenuto il progetto «Il vento in pioppo» di Irsa-Cnr e del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari in collaborazione col Programma Arca (Ambasciatori di Ricerca, Conoscenza, Ambiente), finanziando la piantumazione di pioppi del Mar Piccolo. Si tratta di un'iniziativa di biorisanamento (il disinquinamento affidato ai pioppi) che fa parte della mission SailGP «raceforthefuture». In 300 hanno lavorato alla tappa di Taranto di SailGP. Pari a 2 milioni la spesa affrontata dal Comune. «SailGP è stata una grande occasione per Taranto - ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci - ma soprattutto il riscontro che aver puntato finalmente sul mare come vettore di sviluppo, dal porto alle crociere ai grandi eventi, è una scelta vincente. La nostra scelta di futuro».
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