ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùOil

Saipem scivola su timori diluizione capitale.Calcagnini: «C'è stato un misunderstanding»

Il cda sottoporrà all’assemblea la proposta di autorizzazione alla convertibilità in azioni ordinarie della società di 500 mln euro di prestito obbligazionario

di Chiara Di Cristofaro

FILE PHOTO: A Saipem logo in seen on the bridge of the Saipem 10000 deepwater drillship in Genoa's harbour, Italy, November 19, 2015. REUTERS/Alessandro Garofalo/File Photo

2' di lettura

Dati in linea con le stime e guidance confermata per Saipem che sconta però i timori sulla diluizione del capitale. Nella nota sui risultati diffusa alla vigilia a mercati chiusi, il cda ha comunicato che sottoporrà all’assemblea la proposta di autorizzazione alla convertibilità in azioni ordinarie della società del prestito obbligazionario equity-linked da 500 mln euro (€ 500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029) emesso l'11 settembre scorso. Di conseguenza, sottoporrà all'assemblea anche la proposta di aumento del capitale sociale, a servizio della conversione del prestito obbligazionario, per massimi 500 mln.

«Forse c'è stato un misunderstanding. - ha chiarito il Cfo Paolo Calcagnini - Non ci sarà nessun aumento di capitale a breve, le nuove azioni verranno eventualmente emesse qualora tra sei anni ci sarà la conversione in azioni del prestito obbligazionario».

Loading...

Al momento del collocamento del bond, gli analisti avevano calcolato che in caso di totale conversione sarebbero emesse azioni pari a circa il 12% del capitale (per Intermonte era il 12,2%), una diluizione che aveva pesato già sul titolo nel momento dell'annuncio. Sul fronte dei numeri del trimestre sono positivi i commenti degli analisti: per Intermonte (outperform con target price a 2,10 euro) da sottolineare l'elevata visibilità sui ricavi 2024-25, con la guidance 2023 confermata (ricavi sopra 11 mld, ebitda a 850 mln e debito netto post Ifrs16 a circa 500 mln).

Per Banca Akros i risultati, «anche se leggermente inferiori alle nostre stime, hanno evidenziato un sensibile miglioramento dei ricavi e dei margini». Il debito netto, escludendo l'ulteriore impatto dell’emissione delle obbligazioni Equity-Linked, è migliorato. Infine, dice Akros, «gli obiettivi dell’azienda per il 2023, dopo i risultati del terzo trimestre, non appaiono così sfidanti». Banca Akros conferma il giudizio buy con target price a 1,90 euro.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti