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Saipem ko dopo piano e aumento, broker cauti sul titolo

Il titolo ha toccato un +4%, poi è scivolato in profondo rosso. Cede quasi il 40% da inizio anno dopo che la società aveva emesso un profit warning

di Andrea Fontana

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Reazione da dimenticare in Borsa per Saipem al piano 2025 e alla manovra finanziaria da 2 miliardi di euro dopo perdite 2021 per quasi 2,5 miliardi di euro. A Piazza Affari, in un FTSE MIB incerto, le azioni sono in forte calo dopo aver toccato anche +4%, a fronte di un settore petrolifero in generale flessione vista anche la frenata (-1,8%) dei prezzi del greggio sia Brent sia Wti. Le quotazioni di Saipem hanno perso quasi il 40% da inizio anno dopo che la società aveva emesso un profit warning dopo aver rivisto il portafoglio degli ordini ottenuti con un impatto negativo sull'ebitda rettificato 2021 di un miliardo di euro dovuto per 580 milioni a progetti offshore wind e per circa 440 milioni a progetti E&C onshore.

Le conseguenze di questa operazione sui conti hanno comportato la necessità di una manovra finanziaria che prevede un aumento di capitale da 2 miliardi di euro e un accordo con le banche per alcune linee di finanziamento oltre a una revisione del piano industriale con interventi sui costi di struttura per oltre 150 milioni nel 2022 e per ulteriori 300 milioni a regime dal 2024. Con il nuovo piano il gruppo stima un incremento di ricavi medio annuo del 15% tra il 2021 e il 2025 e un ebitda rettificato di oltre 500 milioni nel 2022 e a salire a oltre 1 miliardo a fine piano. Accanto a queste misure sono previste ulteriori azioni che potrebbero portare in cassa altri 1,5 miliardi cominciando dalla vendita delle attività di perforazione onshore per la quale esiste una trattativa in esclusiva.

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Gli analisti di Equita Sim giudicano positivamente le dimensioni elevate dell'aumento di capitale, che però sarà molto diluitivo per i soci di minoranza (Saipem capitalizza in Borsa 1,1 miliardi), bene anche l'imminente cessione di asset. Il broker fa comunque notare che il 2022 sarà ancora impattato in modo pesante dalle previsioni sul backlog e che la riduzione della leva finanziaria avverrà principalmente nella seconda parte del piano anche per la discesa degli investimenti programmati. Per Bestinver il piano di ristrutturazione è in linea con quanto anticipato dalle indiscrezioni di stampa ma «per quanto lo scenario del settore sia diventato molto favorevole con il forte incremento dei prezzi del petrolio, non crediamo che il mercato sia disposto a scontare i target di lungo termine»: per la casa di investimento i multipli a cui tratta Saipem sono già da ritenersi elevati rispetto alla media di settore ed è troppo presto per prendere una posizione costruttiva sul titolo alla luce di un aumento di capitale così diluitivo. Per Banca Akros (l'istituto lavorerà come joint bookrunner) la crescita dei ricavi prevista è coerente con l'andamento dei prezzi di petrolio e gas e con l'aumento stimato degli investimenti nell'E&P.

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