Saldi al via inseguendo il risparmio Budget medio sotto i 200 euro
In vetta alle intenzioni d’acquisto abbigliamento e calzature. Un acquisto su due, secondo Confcommercio, sarà nei negozi fisici
di Enrico Netti
2' di lettura
Tra alti e bassi saldi al via in tutta Italia. Strade affollate a Bari, Napoli, Milano ma al rallentatore e senza particolari code a Torino e in Sardegna. A fare acquisti saranno due italiani su tre, con una leggera crescita (+2,7%) sul 2022, ma virtualmente tutti sono a caccia dell’affare. C’è chi lo vede come l’unica chance per risparmiare e uno su tre dice di essere obbligato ad acquistare ora a causa del peggioramento della propria situazione economica. È quanto rivela un’indagine sui saldi invernali 2023 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format research. In vetta alle preferenze di acquisto si confermano, come negli anni scorsi, i capi d’abbigliamento seguiti a breve distanza dalle calzature, dagli accessori mentre c’è un maggiore interesse verso gli articoli sportivi. La crisi dei consumi limita il budget di spesa che in media resta al di sotto dei 200 euro. Come nota positiva spicca il +5,2% di coloro che si dicono intenzionati a spendere più degli anni precedenti. Buone notizie per i negozi fisici: confermano la loro leadership nella scelta di metà degli italiani con l’online scelto dal 40%.
Secondo Cna Turismo e Commercio al rito delle vendite scontate parteciperanno 35 milioni di italiani, pari a 15 milioni di famiglie, con un giro d’affari di 5,3 miliardi. «Finora il tempo è stato clemente ma nelle prossime settimane è previsto un irrigidimento che obbliga a tenute da stagione rigida. E si preannunciano numerosi - secondo l’indagine condotta da Cna Turismo e Commercio - i consumatori che faranno acquisti pensando già al prossimo inverno, “depositando” negli armadi i capi nuovi di zecca direttamente per l'autunno-inverno prossimo».
Per quanto riguarda i dettaglianti, evidenziano da Confcommercio, la maggioranza (il 60%) prevede che gli ingressi nei negozi saranno in linea con quelli del 2022 ma un 28% si attende un calo dovuto al bisogno di risparmiare delle famiglie. È in aumento la quota di commercianti che fanno e-commerce, si passa dal 43% del 2022 al 48,4% di oggi e, per incrementare il proprio business, tra le campagne di vendita il 66% ha fatto ricorso a campagne social (90% Facebook, 86,2% Instagram), il 23% ha svolto attività di email marketing.
«Quelli del 2023 si confermano saldi all’insegna dell'incertezza. Solo alcune città hanno registrato buone presenze e code davanti ai negozi, ma le resse presso centri commerciali, outlet e boutique d’alta moda sono oramai un ricordo del passato - fanno sapere dal Codacons -. Nonostante l’ottimismo dei commercianti, la stagione degli sconti si è aperta al rallentatore, con afflussi in calo rispetto agli anni passati e cittadini che girano per negozi, osservano ma acquistano poco. Nelle grandi città, tuttavia, a sostenere il commercio sono i turisti stranieri, la cui propensione all'acquisto, specie presso boutique e marchi famosi, rimane elevata». Secondo i consumatori i saldi sono partiti con sconti tra il 30 e il 50% e occorrerà in ogni caso attendere i prossimi giorni per verificare se i saldi, che quest’anno sembrano più che mai all’insegna dell'incertezza, si riveleranno un flop o saranno in grado di dare respiro al commercio.
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