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Salute a domicilio e lotta agli haters: le idee vincenti di GoBeyond 2020

Si chiama COP, che sta per “ChiOdiaPaga”, la vincitrice del primo premio (50mila euro) della quarta edizione di GoBeyond,

di Biagio Simonetta

4' di lettura

Si chiama COP, che sta per “ChiOdiaPaga”, la vincitrice del primo premio (50mila euro) della quarta edizione di GoBeyond, la call for ideas promossa da Sisal in collaborazione con CVC Capital Partners conclusasi oggi, in occasione dell'evento “Innovatori 2021”. Si tratta di una startup che combatte l'odio in rete, ed è la prima startup Legal Tech italiana pensata per fornire agli utenti di Internet tutti gli strumenti tecnici e legali per contrastare gli haters. La vittoria è giunta dopo una lunga selezione, durata 4 mesi di contest, tra 160 progetti raccolti.
Nata nel 2018 da un'idea di Francesco Inguscio - con il suo venture accelerator Nuvolab, l'investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e il cofinanziamento di Unioncamere e Regione Lombardia - il progetto è chiaro: «Il nostro obiettivo – racconta al Sole24Ore proprio Inguscio che oggi è CEO - è prevenire l'odio “a monte”, sostenendo progetti educativi sull'odio online tramite il crowdfunding e a fermarlo “a valle”, difendendo le vittima degli haters con servizi legaltech fruibili direttamente online. Siamo onorati del prestigioso riconoscimento di GoBeyond che ribadisce non solo l'utilità del nostro servizio per risolvere un problema sempre più pressante che riguarda l'intera società civile, ma che conferma anche l'interesse di aziende come Sisal nel fare la loro parte nella costruzione di una “rete a difesa della Rete”».

Francesco Ingusccio

Gli altri due vincitori

Oltre a “ChiOdiaPaga”, questa edizione di GoBeyond ha due vincitori di categoria. E visto il periodo e l'attenzione alla salute che caratterizza questo momento storico, la scelta non poteva che ricadere sul settore medico diagnostico. Voicemed, l'app che identifica possibili malattie tramite l'analisi della voce, si aggiudica la categoria “Business Resiliente”, mentre HTLab (Healthcare Technology Lab), la startup che ha creato una sonda (chiamata Sabreen) capace di effettuare uno screening ecografico al seno via smartphone, si è imposta nella categoria “Servizi per la Collettività”. Alle due startup vanno 30mila euro ciascuna, e un percorso di advisory dedicato scelto dai vincitori e sostenuto dal network di importanti Partner di GoBeyond.A parlarci di Sabreen è il Ceo di HTLab, Massimiliano Salfi: «È un sistema che consente ad una donna di età inferiore ai 40 anni di effettuare uno screening al seno, in autonomia, utilizzando una sonda ecografica, da noi opportunamente reingegnerizzata, connessa ad uno smartphone. Attraverso sensori integrati alla sonda, l'assistente in esecuzione sullo smartphone è in grado di guidare l'operatore nei movimenti, inviando le scansioni ad un sistema di intelligenza artificiale, opportunamente addestrato, in grado di rilevare la presenza di masse sospette, segnalandole ad uno dei centri di senologia parte del nostro network, dove uno specialista potrà validare la diagnosi, convocando la paziente a visita se necessario. Inutile dire che siamo davvero felici per la vittoria al GoBeyond, per la visibilità che ne sta già derivando, ma soprattutto perché ci dà la giusta carica per proseguire con i lavori, tenuto conto che il periodo storico che stiamo vivendo non semplifica affatto le attività ed i progetti che ruotano intorno al mondo della sanità, messo a dura prova dalla pandemia».Arianna Arienzo è invece Ceo e Founder di Voicemed: «Abbiamo sviluppato un algoritmo di Machine Learning - racconta al Sole24ORE - in grado di identificare le malattie tramite il riconoscimento vocale e l'intelligenza artificiale. Il software è disponibile da qualsiasi telefono ed ad oggi è in grado di identificare segni di COVID 19 nella voce per rendere il luogo di lavoro un posto sicuro. Non ci fermeremo qui. La vision è di effettuare milioni di test simultaneamente sulle malattie respiratorie fino ad arrivare alla diagnosi del cancro».

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Giovanni Emilio Maggi

Il progetto di Sisal

A parlarci nel dettaglio di GoBeyond è Giovanni Emilio Maggi, di Silal: «È una call for ideas nata per incoraggiare lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali italiane e permettere a quelle con un alto potenziale innovativo di trasformarsi in progetti di valore. Al di là del valore dei premi, siamo orgogliosi di portare avanti un percorso di sostegno e sviluppo all'innovazione attraverso un supporto, in termini economici e soprattutto di network, a giovani talenti. Credo infatti che offrire l'opportunità di avvalersi di un percorso di advisory dedicato, faciliti di molto il processo di accelerazione delle idee imprenditoriali». Secondo Maggi, tra i compiti di una realtà consolidata come quella di Sisal «c'è l'impegno ad offrire le migliori condizioni per lo sviluppo del sistema Paese. Per questo è nostra intenzione far evolvere GoBeyond integrandola sempre più nelle attività continuative e strutturali di Sisal. Seppur nata con una finalità prettamente legata alle attività di CSR, negli anni la nostra call for ideas ha guadagnato autorevolezza e notorietà per diventare un progetto ancora più ambizioso. Per il 2021 GoBeyond continuerà quindi a valorizzare ulteriori talenti con una nuova call for ideas, ma punterà anche a diventare un esempio paradigmatico di come un'attività di responsabilità sociale possa riuscire ad integrarsi perfettamente nel ciclo evolutivo e strategico della nostra azienda».Al di là del valore economico dei premi con GoBeyond, è interessante il percorso di sostegno e sviluppo all'innovazione, anche grazie agli accreditati Partner che sono stati protagonisti dell'edizione 2020, tra i quali Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano fino e Google.


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