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«Nel Pnrr vedo la possibilità di dare una spallata al sistema, creando dei by-pass che riducano, se non eliminino, tutti i problemi nella realizzazione degli investimenti. Da italiano ed esponente dell’industria ho un grandissimo rispetto del Ssn, che per me è uno dei maggiori elementi di ricchezza del Paese. Ma questo Pnrr dev’essere giocato per creare competitività e dare efficacia alle collaborazioni: bisogna inserire dei misuratori, facendo in modo che non ci sia più la logica del sostegno a pioggia ma quella della selezione». Questo l’alert lanciato da Sergio Dompé, Executive president Dompé farmaceutici, al convegno digitale del Sole 24 Ore sul Pnrr.
Dompé: selezione basata sull’efficacia
«La misurazione - ha chiarito Dompé - va fatta sull’efficacia: non possiamo permetterci dopo aver dichiarato in tutti i modi che sono strategici gli investimenti dell’industria farmaceutica di perdere un investimento di una società internazionale perché non siamo in condizioni di rispondere ai tempi richiesti per investimenti di questo genere. Questa dev’essere la logica: la selezione basata su efficacia e sul capacità di essere competitivi. Si deve dare la possibilità - ha concluso Dompé - a chi è più bravo di raccogliere migliori risultati: questa è la strategia da seguire».
Le prime case di comunità dal 2024
Intanto Stefano Lorusso, dg Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr del ministero della Salute, al convegno ha annunciato che «le prime case di comunità le vedremo realizzate a partire dal 2024, mentre le prime strutture operative saranno le Centrali operative territoriali o Cot, perno della riorganizzazione dell’assistenza sanitaria sul territorio». In merito al rischio paventato da più parti di carenze di personale nel riordino delle cure primarie, Lorusso ha ricordato che «già il Dl 34 del 2020 metteva in campo 480 milioni per gli infermieri di famiglia e 265 milioni sull’assistenza domiciliare integrata. In più - ha aggiunto - l’ultima legge di Bilancio prevede un altro miliardo, risorse importanti destinate all’assunzione di quasi 30mila unità in deroga ai tetti di spesa. Inoltre il Governo si è reso disponibile ad attivare un tavolo di monitoraggio per accompagnare il processo di implementazione della riforma, così eventualmente da intervenire e supportare le Regioni».
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