Salute, screening pediatrico per diabete e celiachia: sì unanime della Camera
Programma destinato alla popolazione da uno a 17 anni. Con la diagnosi precoce possibile ridurre le complicanze derivanti dalle due patologie
I punti chiave
2' di lettura
Un programma di salute pubblica di diagnosi tramite screening destinato alla popolazione in età infantile e adolescenziale, individuata nel range di età dagli 1 ai 17 anni, per identificare i soggetti a rischio sviluppo di diabete di tipo 1 o di celiachia. È quanto prevede una proposta di legge - primo firmatario Giorgio Mulè, Forza Italia - approvata all’unanimità dalla Camera con 255 voti a favore (il testo passa ora al Senato).
Il programma pluriennale di screening su base nazionale
Il ministro della Salute dovrà dettare i criteri per l’adozione del programma pluriennale per l’individuazione degli anticorpi del diabete di tipo 1 e della celiachia, finalizzato al prevenire l’insorgenza di chetoacidosi in soggetti affetti da diabete di tipo 1 e di rallentare la progressione della malattia mediante l’impiego delle terapie disponibili, oltre che ottenere diagnosi precoci della celiachia. Grazie alla diagnosi precoce, infatti, è possibile ridurre le complicanze, potenzialmente mortali, derivanti dalle due patologie.
Le risorse
Per l’attuazione del programma è prevista una spesa di di 3,85 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e di 2,85 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026. Si prevede inoltre l’istituzione di un Osservatorio nazionale sul diabete tipo 1, presso il ministero della Salute, con il compito di studiare ed elaborare le risultanze dello screening e pubblicare annualmente una relazione nel sito del ministero. Il ministero dovrà, quindi, promuovere campagne periodiche di informazione e di sensibilizzazione sociale sul tema.
Mulè: dal Parlamento esempio di buona politica
«Il Parlamento - è stato il commento di Mulè - ha dimostrato concretamente quanto bene possa fare al Paese la buona politica, dotando l’Italia, prima nazione al mondo, di uno strumento del genere che sicuramente consentirà di salvare le vite di tanti bambini. La concordia tra le parti politiche porta grandi risultati per gli italiani, per questo spero che con oggi si possa iniziare una nuova stagione nei rapporti tra i partiti di maggioranza e opposizione».
Due malattie croniche
Il diabete di tipo 1 consegue a malfunzionamenti nelle zone pancreatiche e può essere curato mediante terapia a vita che prevede la somministrazione di insulina per via iniettiva. Il periodo di incubazione di questa malattia che ha carattere asintomatico può essere riconosciuto attraverso esami ematologici per misurare con test di screening determinati autoanticorpi che sostanziano la diagnosi precoce e apposite strategie di prevenzione.
La celiachia è invece una infiammazione cronica dell’intestino tenue a carattere genetico, anch’essacon caratteristiche di malattia autoimmune, dovuta al glutine, che determina la necessità di rimozione ditale componente a vita dalla dieta individuale. Si stima che circa la metà delle persone affette da celiachia non ha una diagnosi accertata a causa della sintomatologia lieve o atipica. Il test diagnostico è rappresentato anche in questo caso dalla presenza nel sangue di autoanticorpi specifici che sono ingrado, se non curati, di creare, in particolare nella popolazione giovane e in fase di sviluppo, compromissioni della crescita strutturale e della mineralizzazione ossea, oltre a disturbi gastrointestinali di carattere cronico. Lo screening condotto con questi anticorpi può identificare precocemente persone affette da celiachia, sia asintomatiche che sintomatiche.
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