Salvini: sanare piccole irregolarità edilizie e fare cassa
«Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?»
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«Lo dico senza ipocrisia, ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?». Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture (nonché leader della Lega) Matteo Salvini a Confedilizia a Piacenza. «Lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene - ha concluso - penso che sia un ragionamento su cui andare avanti con coraggio fino in fondo».
Pd: governo disperato
«E così Matteo Salvini va al convegno di Confedilizia e butta lì l’ennesima idea di condono edilizio. Per non meglio quantificate irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche. Un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra e che quindi vuole fare cassa attraverso un ulteriore condono, dopo quelli fiscali. Ci piacerebbe sapere se Giorgia Meloni e il ministro Giorgetti concordano con la linea “condonista” del loro ministro leghista ai Trasporti». Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
Sinistra pronta alle barricate
«Nel vocabolario di Salvini condono è una parola magica. Oggi, parlando davanti a Confedilizia ,non poteva dunque fare a meno di invocare il condono per quelle che chiama “piccole irregolarità edilizie”. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra diciamo che dovrebbe vergognarsi per questo continuo tentativo di rompere le regole della legalità». Lo sostiene il capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti, il quale assicura: «Noi faremo le barricate contro ogni condono».
Salvini: su affitti brevi non deve decidere Stato
«È sbagliato aggredire la proprietà immobiliare. La proprietà privata è sacra, frutto del lavoro e di sacrifici. E questo si applica anche al tema degli affitti brevi. Ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile». Ad affermarlo è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini,. «Non è lo stato che deve eticamente decidere cose devi fare dei tuoi tre appartamenti. Non è compito dello Stato decidere - insiste - se lo deve fare a medio, a breve o lungo termine». E, puntualizza, su questo «siamo in totale sintonia con l’intero governo, non leggo quello che è sui giornali». Probabile che Salvini faccia riferimento alle indiscrezioni sulle nuove norme previste dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, sugli affitti brevi, che prevederebbero obbligo di codice identificativo e limite di due notti nelle città metropolitane.
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