10 gennaio, fine mercato tutelato: utenti non vulnerabili avranno 6-7 mesi per scegliere
Sindaci contrari alla spending review per i Comuni prevista dalla manovra
I punti chiave
- Nucleare: futuro sono i reattori di quarta generazione
- Salvini: sciocco dire di no al terzo mandato dei sindaci
- Salvini: sul ponte dello Stretto le sovrintendenze aiutino
- Valditara: ecco la nuova idea scuola che sviluppa territori
- Manovra, Gualtieri: taglio Comuni non sostenibile va tolto
- Brugnaro: la spending review per i comuni è sbagliata
4' di lettura
Alla luce dell’imminente addio al mercato tutelato dell’energia, «entro il 10 gennaio ci saranno le gare» dopo le quali gli utenti non vulnerabili «avranno 6-7 mesi per scegliere» un eventuale operatore. Lo ha confermato dal palco della 40ma assemblea nazionale dell’Anci a Genova, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin . A chi gli chiedeva, quindi, se dal 10 gennaio è confermata la fine del mercato tutelato in Italia, ribatte: «Rimane ferma quella data. Non c’è nessuna proroga per i non vulnerabili, cioè quelli a cui si può staccare la luce se non pagano». Quanto al dibattito interno al governo sul tema, l’obiettivo del ministro è di ottenere «un decalage un po’ più lento» nell’attuazione della riforma e «questo - assicura - non impatta sul Pnrr» e «non è una norma in violazione di nessun accordo europeo».
Nucleare: futuro sono i reattori di quarta generazione
In campo energetico, «sulle rinnovabili io credo che il nucleare sia un percorso per dare continuità. Io credo che il ruolo dello Stato sarà quello di dare l’autorizzazione. Poi saranno i gruppi privati, i consorzi di imprese che faranno la scelta di utilizzare l’energia nucleare perché credo che il futuro sia quello dei reattori di quarta generazione» ha aggiunto Pichetto Fratin.
Salvini: sciocco dire di no al terzo mandato dei sindaci
Tra gli interventi all’assemblea Anci quello del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini che ha definito «assolutamente sciocco, controproducente e lesivo del pubblico interesse dire di no al terzo mandato dei sindaci perché significa privarsi di professionalità e competenze». E ha aggiunto: «Così come ritengo sbagliato procrastinare la reintroduzione, con tutti i poteri conseguenti e l’elezione diretta, dei presidenti di provincia. Perché ritengo che il presidente di provincia non possa essere un dopolavorista, un volontario», aggiunge Salvini, dato che la provincia «manutiene le strade su cui viaggiamo e le scuole».
Salvini: sul ponte dello Stretto le sovrintendenze aiutino
«Ne ho già parlato più di una volta con il ministro competente, le sovrintendenze devono aiutare a fare le cose, non a bloccare, rallentare e complicare le cose» ha affermato il ministro delle Infrastrutture parlando del Ponte sullo Stretto di Messina. «Se deve arrivare uno da Milano, che fa il segretario della Lega, dopo 52 anni a fare il ponte tra Sicilia, Calabria ed Europa, per me è motivo di vanto», dichiara Salvini indicando ancora una volta l’obiettivo «di aprire i cantieri entro l’estate 2024». «C’è l’accordo - aggiunge - degli enti locali, delle Regioni, delle categorie produttive, degli agricoltrori, dei commercianti, degli imprenditori, degli studenti, delle università. È chiaro che velocizza e toglie CO2 dall’aria, spero che non ci siano i professionisti del no in servizio continuativo».
Salvini: con nuovo codice 52 mld opere, a fine anno verifica
Salvini ha poi parlato di appalti: «I sindaci stanno dando la migliore risposta possibile a chi temeva che il nuovo codice degli appalti avrebbe bloccato» il Paese, come testimoniato dai «più di centomila codici identificati richiesti tra luglio e agosto» e «52 miliardi di euro di opere appaltate». In relazione alle novità introdotte del nuovo codice degli appalti, ha aggiunto, ci sarà «una fase di aggiornamento entro il 31 dicembre per verificare se c’è qualcosa da modificare».
Valditara: ecco la nuova idea scuola che sviluppa territori
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha illustrato all’assemblea nazionale dell’Anci il piano per il sud che prevede almeno 325 milioni di investimenti «su duemila scuole elementari del Mezziogiorno e in particolare su 245 istituti a maggiore rischio di dispersione scolastica». Valditara ha indicato che sono in programma «interventi con gli enti locali e le regioni dove si potrà generare forte sviluppo grazie all’insediamento di nuove scuole». «Sono in programma investimenti per gli insegnanti, per favorire il tempo pieno, per formare docenti nelle realtà piu’ disagiate - ha aggiunto il ministro -. Ci sarà didattica sempre piu innovativa per combattere la dispersione scolastica oltre a stanziamenti per le attività sportive con nuova palestre. Contiamo di usare anche i fondi per le periferie perché parte una concezione in parte nuova della scuola, capace di sviluppare il territorio»
Manovra, Gualtieri: taglio Comuni non sostenibile va tolto
Non sono mancate le critiche dei sindaci alla spending review per i Comuni prevista dalla manovra. «Il taglio non è sostenibile nè corretto e va tolto. A Roma potrebbero mancare ben 25 milioni, a cui vanno aggiunti quelli del mancato adeguamento all’aumento dei prezzi» ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (video) . E ha aggiunto: «I servizi ai cittadini hanno un costo maggiore che se si somma ai tagli porterà a servizi piu cari o meno efficienti. Capisco bene le necessità ma questa scelta avrà un impatto concreto sulla vita degli italiani, è una scelta politica non consigliabile, non saggia, speriamo che governo ponga rimedio».
Brugnaro: la spending review per i comuni è sbagliata
Sulla stessa lunghezza d’onde Luigi Brugnaro (video) sindaco di Venezia, intervenendo all’assemblea nazionale dell’Anci. «Spending review per i comuni? Penso che sia una scelta politica sbagliata» ha detto. E ha spiegato: «Non è sbagliato fare dei tagli ma negli ultimi anni abbiamo vissuto aumenti che firma lo Stato come quello delle bollette elettriche dei contratti nazionali. Aumenti che poi noi dobbiamo pagare. Siamo vittime di questi aumenti e sono tre anni che non è stato fatto nulla anche considerando che bisogna poi sommare l’inflazione».
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