Samsung: utili record ma clamorose dimissioni del Ceo Kwon
di Stefano Carrer
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Gli utili record non sono stati una sorpresa, ma lo sono state le clamorose dimissioni del chief executive, che sembrano aggravare una crisi di leadership: il Ceo e vicepresidente di Samsung Electronics, Kwon Oh-hyun, ha annunciato che si dimetterà, nel giorno stesso in cui il gruppo ha preannunciato di attendersi che nel terzo trimestre 2017 i profitti operativi sono quasi triplicati al record di 14.500 miliardi di won (circa 12,8 miliardi di dollari). Una performance oltre le attese, connessa a un rialzo del 29,7% dei ricavi a 62mila miliardi di won.
Il titolo Samsung ha aperto oggi toccando un nuovo massimo storico ma è poi ripiegato tra realizzi e sconcerto per la notizia delle dimissioni di quello che era considerato il numero due del gruppo. Tenendo presente che l'erede designato Jay Y. Lee è stato incarcerato, con una condanna legata allo scandalo che ha portato alle dimisisoni e al carcere l'ex presidente della Corea del Sud Park Geun-hye, la fuoriuscita (dopo 32 anni, di cui 5 al vertice) di Kwon – leader dei settori componenti e display, soprannominato “Mr Chip” per aver portato la società alla leadership mondiale nei semiconduttori – è arrivata come una sgradita sorpresa agli investitori.
Kwon ha detto che per il gruppo è meglio avere un «nuovo inizio con un nuovo spirito e una leadership giovane». E ha aggiunto: «Fortunatamente stiamo conseguendo utili record al momento, ma questo è il frutto di passate decisioni e investimenti. Ora non siamo neanche vicini a trovare nuovi motori di crescita nel cercare di individuare oggi i trend futuri».
Di recente si era dimesso anche Choi Gee-sung, “mentore” di Jay Y. Lee, in seguito al coinvolgimento nello stesso scandalo. Ma a dispetto delle caselle che vengono meno al vertice, il gruppo è ben indirizzato a conseguire quest'anno profitti da record storico, grazie in particolare al settore dei chip ma anche alla ripresa del ramo display. E le prevendite del Note 8 hanno già raggiunto un record.
Secondo vari analisti, peraltro, ci sarebbe proprio Jay Y. Lee, che comanda anche dietro le sbarre e intende ringiovanire il top management, dietro le dimissioni di Kwon. Un candidato al posto di Ceo è intravisto nel 59enne “president” Kim Ki-nam.
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