Sanità, ecco la nuova legge con pene più severe e multe per chi aggredisce i medici
Prevede un aggravio delle pene, con la condanna fino a 16 anni e pesanti sanzioni pecuniarie
di Nicoletta Cottone
2' di lettura
Dieci articoli per una legge di civiltà che vuole garantire la sicurezza del personale medico e infermieristico e prevede per chi li aggredisca un aggravio delle pene, con la condanna fino a 16 anni e pesanti sanzioni pecuniarie. Lo prevede la nuova legge approvata all’unanimità da Senato. L'iter della legge arrivata al traguardo ha preso il via per iniziativa dell’ex ministra della Salute Giulia Grillo, nel corso del primo governo Conte, di concerto con gli allora ministri dell’interno Matteo Salvini e degli Affari regionali Erika Stefani, e del titolare della giustizia Alfonso Bonafede. La legge era stata approvata la prima volta a Palazzo Madama il 25 settembre 2019, poi modificata dalla Camera il 21 maggio 2020. Ora il 5 agosto2020, con il via libera del Senato, è legge.
Speranza, la nuova legge difende i professinisti sanitari
«Da oggi c’è una legge che difende con più forza da ogni forma di aggressione i professionisti sanitari e il loro lavoro. Gli episodi di violenza e le aggressioni a chi lavora negli ospedali e negli studi sono inaccettabili. Ci prendiamo cura di chi si cura di noi», ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook.
Ecco chi tutela la legge
Le nuove tutele previste dalla legge riguardano operatori sanitari come medici, infermieri, odontoiatri, veterinari, farmacisti, biologi, fisici, chimici, infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia, della riabilitazione, psicologi, operatori socio-sanitario, assistente sociali, sociologi ed educatori professionali.
Le nuove aggravanti in caso di aggressione
La nuova legge estende le aggravanti previste per i pubblici ufficiali anche ai casi di lesioni personali gravi o gravissime provocate al personale sanitario. Le pene da quattro a dieci anni per le lesioni gravi e da otto a sedici anni per le lesioni gravissime. Nel caso in cui l’aggressione non costituisca reato, chi usi violenza, offenda o molesti gli operatori sanitari dovrà pagare una multa da 500 euro e 5mila euro
L’Osservatorio per monitorare i casi di violenza
Prevista anche la nascita di un Osservatorio, costituito per la metà da donne, per monitorare gli episodi di violenza e promuovere la prevenzione, anche con l’uso della videosorveglianza. Istituita anche una “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” per «concorrere allo sviluppo di una cultura che condanni ogni forma di violenza». Prevista anche la stipula di protocolli fra le strutture sanitarie e le forze di polizia.
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