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Sanlorenzo, crescono ricavi e utile netto

Positivo il bilancio del gruppo nei primi nove mesi dell’anno. Confermata la guidance 2023 e previste nuove acquisizioni

di Raoul de Forcade

3' di lettura

Risultati positivi e ancora in crescita a due cifre per Sanlorenzo, il gruppo guidato da Massimo Perotti che produce yacht di lusso e che prefigura, per il futuro, nuove acquisizioni, anche di cantieri. Il cda dell’azienda ha approvato l’esercizio al 30 settembre 2023, che evidenzia ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht a 626 milioni di euro, pari a +15,1% rispetto a 544,1 milioni dei primi nove mesi del 2022.

A livello geografico, la relazione approvata evidenzia una crescita robusta nei mercati tradizionali di Sanlorenzo, soprattutto in Europa, e una forte sviluppo nell’area Mea (Medioriente e Africa). Dati che compensano e superano, si legge nel documento approvato, «il rallentamento delle Americhe, per le quali il sentiment positivo sulle nuove trattative in pipeline non si è ancora materializzato in termini di ricavi».

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L’Ebitda del gruppo sale a 113,8 milioni (+22,7% rispetto a 92,7 milioni dello stesso periodo del 2022) e l’Ebit cresce a 91,3 milioni (+23,3% rispetto ai 74,1 milioni dei primi nove mesi dell’anno scorso).

Risultato netto in crescita

Il risultato netto di gruppo è pari a 66,9 milioni, +28,1% rispetto ai 52,2 milioni dei primi tre trimestri del 2022, e la posizione finanziaria netta di cassa è pari a 145,6 milioni, in ulteriore miglioramento rispetto ai 91,9 milioni del 30 settembre 2022 e ai 100,3 milioni del 31 dicembre 2022.

La generazione di cassa netta nei primi nove mesi del 2023, è stata pari a 45,3 milioni, al netto del pagamento di dividendi per 22,9 milioni, investimenti organici e modifiche del perimetro di consolidamento per 43,1 milioni e dello share buy-back per 3,1 milioni.

Gli ordini, nel periodo preso in esame, sono pari a 604,5 milioni, di cui 253 nel terzo trimestre, superiore ai 248,5 milioni del terzo trimestre 2022. Un risultato che porta il backlog (cioè l’orderbook, compresi i contratti di vendita) a raggiungere 1,67 miliardi, rispetto agli 1,65 miliardi registrati al 30 settembre 2022.

Guidance 2023 confermata

È stata, infine, confermata la guidance 2023, già rivista al rialzo in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria semestrale 2023, coperta al 98% dall’attuale portafoglio ordini.

«Gli eccellenti risultati approvati dal cda - afferma Perotti, presidente e ceo della società - sono la conferma della forza del brand Sanlorenzo e del suo business model tipico delle maison di lusso di altissima fascia, che rende sostenibile la nostra strategia di crescita anche in uno scenario macroeconomico e geopolitico sfidante».

I mercati tradizionali dove Sanlorenzo vanta una leadership, prosegue il patron dell’azienda, «cioè l’Europa, in termini di area geografica, e il segmento 30-50 metri, in termini dimensionali degli yacht, confermano una crescita sana e costante».

La raccolta ordini del terzo trimestre, prosegue, «è stata di grande soddisfazione, favorita dall’eccellente accoglienza commerciale ricevuta dai nuovi modelli presentati in anteprima mondiale al Cannes Yachting Festival (l’Sx100 e il Bgm75, nella foto, ndr). Affrontiamo i prossimi anni con ottimismo, forti di un backlog ai massimi storici», venduto «per il 91% a clienti finali. I ricavi sono già sostanzialmente coperti per il 2023 e molto rassicurante è la visibilità per gli anni a venire».

Nuove acquisizioni

Per il futuro, Sanlorenzo prevede diverse possibili direttrici di sviluppo per linee esterne, che sono attualmente al vaglio del management. La prima attiene all’integrazione verticale, con l’acquisizione (già avviata) sia di fornitori, sia di dealer (riguardo a quest’ultimo punto, sta procedendo l’operazione di acquisto di Simpson Marine nell’area Asia Pacific).

Ma l’azienda, si legge nella relazione di bilancio, punta anche «all’acquisizione di infrastrutture idonee ai servizi di refit», e a quella «di brand di nicchia di altissima fascia, su segmenti di mercato non sovrapposti a quelli dove Sanlorenzo è già presente, con chiare sinergie in termini di tecnologie e distribuzione geografica». Insomma, si pensa a un marchio della vela.

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