Sarà Agrigento la Capitale italiana della cultura 2025
Il dossier della città siciliana include nel suo progetto anche l’isola di Lampedusa. Il sindaco: un atto di coraggio
di Nicola Barone
2' di lettura
Dopo Pesaro, toccherà ad Agrigento essere Capitale italiana della Cultura. La proclamazione per il 2025 è stata fatta a Roma dal ministro Gennaro Sangiuliano davanti alle rappresentanze degli altri luoghi candidati per il riconoscimento. Il dossier della città siciliana - che ospita la Valle dei Templi e ha dato i natali a Luigi Pirandello e, nella sua provincia, a Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri - include nel suo progetto anche l’isola di Lampedusa.
Alla Capitale della cultura, e a quella del libro, si aggiungerà dall’anno prossimo la Città dell’arte contemporanea. E non è tutto, perché durante la cerimonia il ministro Sangiuliano ha annunciato anche che verrà nominata, su proposta della Ue, la Capitale europea del Mediterraneo.
Dieci le finaliste
Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, questo in corso Bergamo e Brescia. Agrigento, inclusa fra le dieci finaliste esaminate dalla giuria presieduta da Davide Desario, da pochissimo subentrato a Mario Sechi chiamato a un altro incarico istituzionale, ha superato la concorrenza di Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto. Il titolare del MiC sottolinea che «dobbiamo tutti essere orgogliosi delle nostre città e dei nostri territori: impresa e cultura sono i due pilastri su cui si fonda il genio italico».
«Accoglienza, mobilità e offerta culturale»
«Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell'accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all'obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale». Questa la motivazione con cui è stata proclamata Agrigento Capitale della cultura 2025.
«Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione, promozione e, di conseguenza, di un successivo sviluppo socio-economico, che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria».
Il sindaco: atto di grande coraggio
«Sono orgoglioso di questo riconoscimento, ci darà una grande possibilità per lo sviluppo futuro, anche per l’economia stessa del territorio. Oggi non ha vinto Agrigento e la Sicilia, ha vinto l’Italia. Perché in un momento storico, politico, in cui ci troviamo, avere scelto e promosso questo dossier il cui progetto è incentrato sullo scambio culturale tra popoli e le diverse etnie del Mediterraneo, è stato un grande atto di coraggio e di sensibilità da parte della giuria e di tutte le istituzoni». Così Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento, appena proclamata Capitale italiana della cultura 2025. Un pensiero è stato rivolto ai sindaci delle altre nove città candidate. «Non lasciamoci oggi e ce ne andiamo a casa, cerchiamo invece di creare quella rete turistica da Aosta ad Agrigento, uniti tutti dall’essere italiani».
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