Sarah Maj porta da Marrakech a Milano maxidress e abiti fluidi
Il brand sposa influenze marocchine a tessuti italiani per puntare alla portabilità dei capi nella quotidianità
di Paola Dezza
2' di lettura
La storia nasce da un resort di Marrakech. È il desiderio di arricchire e arredare l’albergo di famiglia con un sapore italiano che spinge Sarah Maj a viaggiare per venire in Italia alla ricerca di tessuti originali e artigianali.
Nel 2010 Sarah, appassionata di tessile e di moda, fonda un proprio brand di abiti dal sapore internazionale con contaminazioni della sua terra d’origine, ma è poco prima della pandemia che con la famiglia sceglie di avvicinarsi ancora di più al nostro Paese e decide di trasferirsi a vivere a Milano (il marito è italiano).
Oggi sono tre gli store, uno a Milano - in via Vigevano - e due a Marrakech - uno nella Medina e il secondo nel quartiere residenziale di Guéliz - dove si possono trovare le sue creazioni, i kimono, i maxidress in viscosa leggera e gli abiti lunghi, oltre agli accessori tradizionali. «Da sempre sono stata innamorata del mondo dei tessuti - racconta -. Le mie collezioni nascono dalla mia passione per i colori, per l’arte del cucito e dalla mescolanza di materiali pregiati».
La continua contaminazione tra le due culture produce un mix di abiti portabili in occasioni diverse, dal lavoro alla sera, abiti sensuali e femminili. Il contatto tra le due culture e i due stili è continuo. «Passo una settimana al mese a Marrakech - dice ancora -. E sempre qui si trovano i laboratori che producono i miei vestiti».
La collezione comprende abiti evergreen, che non seguono la moda del momento ma nascono dalla pura ispirazione di Sarah. Con alcune novità. «Il mio stile si sta evolvendo e sta diventando più “urban” - spiega -. Pantaloni, giacche e cappotti sono più strutturati. In genere una collezione nasce con una decina di modelli, ma poi aggiungo nuovi capi. Ogni capo si può fare su misura e anche la scelta del tessuto è personale». Le modalità di acquisto sono infatti dalla collezione disponibile, tramite pre-ordine o tramite un ordine su misura.
Tra i tessuti le sete del lago di Como, ma anche sete vegetali e tessuti gessati preziosi.
L’approccio alla moda è all’insegna del rispetto dell'ambiente e delle persone. Non solo. Anni fa Sarah ha creato la sua prima collezione con scarti di tessuti di lusso italiani raccolti pezzo per pezzo. Ogni collezione si basa su un inventario molto limitato che rende ogni pezzo speciale, proprio per ridurre al minimo gli sprechi.
Nell’atelier a Marrakech a essere valorizzata è la donna. Qui si concentra un team al femminile, ci sono poi le artiste del villaggio di Tougana che lavorano i ricami, le artigiane di Cotonou nel Benin che lavorano le borse con una tecnica esclusiva e altre artigiane di Marrakech che lavorano i ferri per la produzione di maglieria: «Per tante donne i guadagni in più hanno effettivamente migliorato la qualità della vita», dice Sarah.
Nei negozi si trovano anche oggetti per la casa e per l’arredo, altra passione di Sarah. Da qui tutto è iniziato.
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