Sardegna, esposti in procura sulla villa del presidente. Solinas: attacchi strumentali
Aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati sulla casa da un milione di euro acquistata (con un mutuo) dal governatore Solinas
di Davide Madeddu
I punti chiave
2' di lettura
I fari della procura di Cagliari sulla villa acquistata dal presidente della Regione Sardegna in una zona residenziale di Cagliari. La notizia, anticipata dal Fatto quotidiano nei giorni scorsi, risale a più di un mese e mezzo fa, quando la Procura della Repubblica del capoluogo sardo ha aperto un fascicolo esplorativo senza ipotesi di reato e senza indagati, (modello 45) sul registro degli atti non costituenti notizia di reato sulla casa da circa un milione di euro acquistata (attraverso un mutuo) nella zona del Poetto, dal governatore della Sardegna, Christian Solinas.
L’inchiesta
L'inchiesta è legata a vari esposti ora al vaglio della sostituita procuratrice Maria Virginia Boi, il magistrato a cui il procuratore facente funzioni Paolo De Angelis ha assegnato l’inchiesta. L'attività di accertamento, come riportato dalle agenzie di stampa, viene portata avanti dagli investigatori della Guardia di finanza e da quelli della sezione di polizia giudiziaria della procura. Gli inquirenti dovranno acquisire i documenti legati alla compravendita dell'immobile.
La vicenda ha anche un risvolto politico. A prendere posizione, annunciando anche un'interrogazione in Consiglio regionale è Massimo Zedda, ex sindaco di Cagliari e attuale leader dell'opposizione che annuncia: «Entro dieci giorni formuleremo un'interrogazione, entro 20 giorni se non avrà chiarito lo inviteremo a dimettersi».
La replica di Solinas
La replica del presidente della Regione, dopo i lanci delle agenzie, arriva nella notte con un post su Facebook. «Sono a completa disposizione per chiarire ogni aspetto delle mie attività, che - scrive - pur attenendo alla mia personale sfera privata sono sempre state caratterizzate da legittimità e trasparenza». Il governatore, che parla di «caso mediatico fondato su ricostruzioni parziali e strumentali, su allusioni e accostamenti suggestivi, su gravi omissioni che orientano una lettura fuorviante» aggiunge: «Si pone invece con forza l’interrogativo su come elementi attinenti ad un fascicolo riservato possano essere nelle mani di più persone. Non può certo sfuggire che vi sia un insieme di esposti anonimi, inspiegabilmente conosciuti ad alcuni giornali e blogger, con pubblicisti che si citano a vicenda per avvalorare le proprie tesi, tutte coordinate ad un frontale attacco politico nei miei confronti».
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