Sardegna, stop all’Irap nel 2023 per le strutture ricettive dell’isola
La Regione ha stanziato 1 milione per l’annualità in corso al fine di assecondare un trend turistico positivo. A breve la pubblicazione dell’avviso con le indicazioni per presentare la domanda
di Davide Madeddu
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Le prove generali sono state superate. La stagione turistica, archiviate le limitazioni e le paure imposte dall’emergenza pandemica, è già iniziata. L’anticipazione dei ponti del 25 aprile prima, e del primo maggio poi, hanno certificato che l’Italia, e in questo caso anche il Sud del Paese, sono nuovamente mete ambite. Sia dagli italiani, sia dai turisti che arrivano dall’estero. Non a caso, solo i numeri del periodo del primo maggio hanno fatto registrare un quasi tutto esaurito. Basti il caso di Napoli dove in due giorni, secondo le stime di Cna Turismo e commercio, si sono registrati numeri da record. Bastino i dati relativi ai posti letto che parlano di occupazione del 76 % nelle isole e dell’84% in Campania.
Con la ripresa della stagione turistica e la riapertura dei flussi con la penisola e con i paesi europei, (Germania, Francia e Spagna) oltre che dai centri extra Europa, si punta a incentivare un settore che dà un supporto importante all'economia locale, seppure stagionale. E proprio per valorizzare il settore che viene considerato “trainante” dell’economia meridionale, alcune regioni stanno mettendo in campo sostegni al settore.
La Regione Sardegna ha deciso di andare incontro alle imprese turistiche con un provvedimento normativo che prevede la sospensione del versamento dell’imposta regionale sulle attività produttive, Irap, per le imprese della filiera che gestiscono strutture ri.cettive e che abbiano domicilio fiscale e sede operativa in Sardegna (e siano operative dal primo gennaio 2014). «Il turismo continua ad essere la forza dell'economia sarda capace di incidere in maniera positiva e incisiva sull'occupazione e di innescare quel circolo virtuoso di cui la nostra economia ha bisogno – dice il presidente della Regione Christian Solinas -. La nostra isola è riuscita a chiudere le ultime stagioni turistiche, compreso quelle più critiche per via della pandemia, con numeri da record, a dimostrazione della sua attrattività e del fascino che la rende meta privilegiata sia per il turismo nazionale e sia per quello estero. Ci aspettiamo un trend positivo anche nella stagione balneare alle porte, capace di confermare ancora una volta l’Isola tra le destinazioni turistiche più amate e ricercate». Per potersi giovare delle agevolazioni sarà necessario presentare un'istanza all’ Agenzia sarda delle Entrate, pienamente operativa da gennaio, che pubblicherà a breve l'avviso. Nello specifico, il provvedimento interessa cinque milioni ad annualità di una misura che, come sottolinea l'assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino, viene considerata «strategica per accompagnare lo sviluppo di un settore che la Giunta regionale nel corso di questi anni ha sostenuto a più riprese e concretamente, con risorse vere e certe».
Al finanziamento della misura della sospensione Irap 2023, come argomentano dalla Regione, è stata destinata una somma pari a 1 milione e «con le direttive appena approvate è stato anche autorizzato il superamento del plafond nel caso in cui l'azienda collocata nell'ultima posizione utile richieda una somma superiore al residuo disponibile». Per le restanti misure era stata destinata nell'anno 2022 una somma pari a circa 5 milioni per le agevolazioni calcolate sull'Irap 2016, e sui 7/10 dell'Ires 2016 e 2021 e nell'anno 2023 una cifra pari a circa 4 milioni per le agevolazioni calcolate sull'Irap 2017, e sui 7/10 dell'Ires 2017 e 2022. «Nel 2024 e nel 2025, l'Agenzia sarda delle Entrate - concludono dalla Regione - proseguirà con la pubblicazione di appositi avvisi per la prosecuzione delle misure agevolative come previsto dalla legge. Tutte le misure agevolate sono aiuti di stato rientranti nel regime de minimis».
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