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Sartorius pesante a Parigi dopo l'acquisto di Polyplus per 2,4 miliardi

Il mercato attende i dettagli dell'aumento di capitale che sarà lanciato per finanziare l'operazione

di Giuliana Licini

(REUTERS)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sartorius Stedim Biotech in pesante arretramento alla Borsa di Parigi, dopo l’annuncio dell’acquisizione della specialista di terapie cellulari e geniche Polyplus per 2,4 miliardi. In caduta a Francoforte anche la controllante Sartorius. «Il prezzo dell’acquisizione sembra molto alto», commenta un dealer, pur precisando che «nelle biotecnologie tutto dipende dalle prospettive». Ad impensierire il mercato sono anche le modalità del finanziamento dell’operazione, che in un primo tempo prevede un prestito ponte, poi sostituito da strumenti di lungo termine, incluso un aumento di capitale. «Fino a quando non saranno noti i dettagli dell'aumento di capitale, le azioni saranno sotto pressione», indica l’operatore.

Per ora Sartorius Stedim Biotech ha annunciato di avere siglato un accordo «con alcuni investitori privati tra cui Archimed e Wp GG Holdings IV Bv, una controllata di Warburg Pincus, per l’acquisto di Polyplus per una somma vicina a 2,4 miliardi euro». Polyplus, che ha 270 dipendenti ed è stata fondata a Strasburgo nel 2001, «sviluppa e produce reagenti di trasfezione, reagenti di trasfezione Dna/Rna e Dna plasmidico di alta qualità». Si tratta di componenti chiave nella produzione di vettori virali utilizzati nelle terapie cellulari e geniche e in altri prodotti terapeutici moderni, precisa Stedim, sottolineando che «Polyplus sta registrando elevati tassi di crescita e dovrebbe generare nel 2023 un fatturato nella fascia alta delle decine di milioni di euro e un margine Ebidta molto significativo». La transazione dovrebbe essere finalizzata nel terzo trimestre del 2023, dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazioni.

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«Le soluzioni innovative di Polyplus hanno una grande complementarietà con il nostro portafoglio. Ci sono solide sinergie», ha dichiarato René Faber, nominato ceo di Sartorius Stedim il 27 marzo, spiegando che «sul mercato dinamico e in piena espansione delle terapie cellulari e geniche, i vettori virali sono necessari per trasferire i geni di interesse nelle cellule». L’operazione permetterà al «tandem Sartorius Stedium Biotech e Polyplus di essere estremamente ben posizionato per avre un ruolo di grande rilievo» in questo settore, ha sottolineato il ceo. Sarà la società-madre Sartorius Ag ad ottenere un prestito ponte da JP Morgan «per un periodo transitorio» per finanziare l’operazione. Sartorius «intende rimborsare il credito con l’ausilio di strumenti finanziari di lungo termine che potrebbero includere un elemento di mezzi propri». Il gruppo Sartorius, fondato nel 1870, ha 16mila dipendenti nel mondo, è presente in oltre 60 Paesi e nel 2022 ha realizzato un fatturato di 4,17 miliardi di euro. Le attività fanno capo principalmente alla controllata Stedim Biotech, che ha concluso il 2022 con ricavi per 3,5 miliardi en un utile netto di 800 milioni (+15,8%). Il debito netto è aumentato a 1 miliardo da 402 milioni nel 2021. La società ha circa 12mila dipendenti.

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