Sassari, Ue premia l’Università per progetto innovativo legato al Pnrr
Riconosciuti quasi 150 milioni. Obiettivo è la valorizzazione di tutte le risorse che la Sardegna può mettere in campo nei settori per lo sviluppo sociale ed economico dell'isola
di Redazione Scuola
2' di lettura
L'importante progetto dell'Università di Sassari legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sta per diventare operativo. All'inizio di luglio dovrebbe essere accreditata la prima tranche dei fondi e da lì il tutto si dovrà conlucedere fra tre anni: l'Ue ha determinato delle precise scadenze, quindi i soldi si devono spendere nella maniera corretta e nei tempi previsti. Le cifre di cui si sta parlando sono importanti, quasi 150 milioni di euro più i “bandi a cascata” che faranno aumentare la somma fino a 200 milioni. Il progetto è complesso e prevede una struttura amministrativa e un piano di comunicazione col quale spiegare che cosa viene fatto e quanto viene speso. «Un grande successo perché questo progetto lo abbiamo portato avanti da soli. - dice il rettore di Uniss Gavino Mariotti – Siamo felici anche per quello che ci è stato riconosciuto, perché il capo della commissione di valutazione che poi assegna i fondi ha detto testualmente al nostro ministero competente “siate orgogliosi di questo progetto perché considera seriamente il valore della cultura e della ricerca...noi in UK non ne abbiamo uno simile”. Non siamo stati solo noi come università a brillare, ma è stata Sassari a fare una bellissima figura».
Valorizzazione delle risorse
L'obiettivo dichiarato era quello di valorizzare tutte le risorse che la Sardegna può mettere in campo nei settori per lo sviluppo sociale ed economico dell'isola, aveva spiegato Mariotti. Tant'è vero che era stato condiviso da tutti gli enti istituzionali della Sardegna e da numerosi partner privati. La proposta progettuale, presentata al ministero dell'Università e della Ricerca lo scorso 24 febbraio e denominata “e.INS - Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia”, richiedeva 120 milioni di euro ed è costituita da 24 soggetti, sia di natura pubblica che privata; di questi, 10 sono soggetti costituenti l'HUB: RAS-Regione Sardegna, UniSS-Università di Sassari, Banco di Sardegna, Fondazione di Sardegna, Unioncamere Sardegna, Confindustria Sardegna, Legacoop Sardegna, So.G.Aer Spa, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, UniCA-Università di Cagliari mentre gli altri 14 si suddividono tra coordinatori e affiliati Spoke.
Ambiti di intervento
Gli ambiti di intervento sono 10: Medicine, Tourism and Cultural Heritage, AgriVet, Finance and Credit services to the territory and to businesses, Aerospace, Energy, Digital, Mobility, Environmental Heritage, Biopharmacology. La proposta progettuale era corredata da 115 “Dichiarazioni di Intenti a Collaborare” rappresentative di un numero significativo di collaborazioni formalizzate con soggetti pubblici e privati a livello regionale, nazionale e internazionale che concorreranno alle attività dell'ecosistema e che testimoniano l'elevato livello di interesse, partecipazione e sostegno del territorio. Inoltre, legata sempre al Pnrr e al decreto Carfagna, l'Università aveva presentato una proposta legata alle infrastrutture per costruire cinque poli di ricerca nell'isola e la risposta su questo progetto non dovrebbe tardare.
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