Save The Children: in Italia è ancora a rischio il diritto allo studio
«Occorre spezzare il circolo vizioso che oggi lega un'offerta educativa più carente nei territori maggiormente deprivati agli alti tassi di dispersione scolastica»
di Redazione Scuola
1' di lettura
«È drammatico che in un Paese avanzato come l'Italia il diritto alla scuola, essenziale per tutti i bambini e le bambine, sia ancora oggi un diritto a rischio. Occorre spezzare il circolo vizioso che oggi lega in Italia un'offerta educativa più carente nei territori maggiormente deprivati agli alti tassi di dispersione scolastica. A partire dal tempo pieno, dalle mense e dagli asili nido che mancano proprio dove ce ne sarebbe maggior bisogno. E' in queste aree che occorre investire prioritariamente le risorse, a partire da quelle del Pnrr, per assicurare sostegno alle famiglie e una offerta educativa di qualità», lo afferma Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children riferendosi alla dispersione scolastica registrata dai carabinieri tra i comuni di Pozzuoli e Quarto, nel Napoletano. I militari hanno notificato ben 105 denunce a padri, madri ed esercenti la patria potestà, tutti ritenuti colpevoli di non avere rispettato l'obbligo di istruzione dei figli minorenni.
Brand connect
Newsletter Scuola+
La newsletter premium dedicata al mondo della scuola con approfondimenti normativi, analisi e guide operative
Abbonati
loading...