A pochi chilometri dai luoghi cult del tartufo
Savigliano, un gioiello intriso di storia
Aristocratica ed avvolgente. Si presenta così Savigliano, vivace ed attiva cittadina della pianura cuneese, agli occhi di coloro che decidono di dedicarle un po’ del proprio tempo per scoprirla passo passo, perdendosi piacevolmente fra piazze, vicoli e palazzi intrisi di storia. Vicina a Torino e alle porte delle Langhe, sorge tra i fiumi Maira, Mellea e Varaita. Una posizione naturalmente strategica e che ha delineato una lunga storia, scritta a più mani. Sin dagli albori e dai primi insediamenti romani. Da lì in poi, gran parte dei potenti che governarono il Piemonte hanno lasciato tracce del proprio passaggio: dagli Angioini, agli Acaja, fino ai Savoia che la scelsero spesso per lunghi soggiorni. Ma soprattutto come avamposto difensivo ai confini del Marchesato di Saluzzo. Seppur defilata dalla Torino capitale - prima del ducato e poi del Regno -, alternando momenti di gloria e di declino, fu sempre in primo piano. Come in un vero salotto, all’ombra della Torre Civica, Savigliano invita anche a frequenti pause in caffè e pasticcerie, per gustare i dolci come gli arimondini al cocco, al rhum ed al maraschino, dedicati al Generale Arimondi, eroe sul fronte di Adua; oppure per centellinare il “Paulin”, un vermouth bianco, realizzato con una ricetta segreta e che viene venduto, per tradizione, solo a bicchieri. Premessa ideale di più laute degustazioni. A cominciare dalle varie specialità di carne di nobile razza piemontese di cui il saviglianese vanta produzioni indiscusse, in particolare la costata con l’osso denominata “Madama La Piemonteisa”, in molti ristoranti accompagnata da una salsa tratta dagli storici ricettari della famiglia Santa Rosa. La città è anche culla dell’industria ferroviaria, con i suoi 170 anni di storia documentati dal Museo Ferroviario regionale. Da visitare anche il Múses, un polo museale tecno sensoriale che, partendo dalla riscoperta delle erbe aromatiche del Piemonte, propone un viaggio transnazionale attraverso i saperi dell’arte profumiera.