«Scary Stories to Tell In the Dark», divertimento e spaventi in un horror per ragazzi
Nelle sale spazio al film prodotto da Guillermo del Toro e all'interessante esordio italiano «Sole», firmato da Carlo Sironi
di Andrea Chimento
2' di lettura
Halloween si avvicina e, in attesa del 31 ottobre, questa settimana arriva nelle nostre sale un film che anticipa i festeggiamenti della notte più inquietante dell'anno: «Scary Stories to Tell In the Dark» di André Øvredal.
Il regista norvegese torna dietro la macchina da presa a tre anni di distanza da «Autopsy» e si ritrova tra le mani un progetto ambizioso: tra i produttori e gli sceneggiatori del film figura Guillermo del Toro (regista de «La forma dell'acqua»), che ha impresso non poco il suo marchio anche su questo progetto.
Il film è ambientato nel 1968, proprio durante la notte di Halloween, pochi giorni prima delle elezioni presidenziali che porteranno Richard Nixon alla Casa Bianca. Un gruppo di adolescenti dovrà fronteggiare una temibile maledizione, proveniente dal passato, in un momento storico di grandi cambiamenti.
Lo sfondo sociopolitico non è un semplice comprimario in questo riuscito horror per ragazzi, ricco di citazioni alla storia del genere, a partire da «La notte dei morti viventi» di George A. Romero.
I modelli sono numerosi e «Scary Stories to Tell In the Dark» ha un impianto narrativo indubbiamente già visto e privo di grandi sorprese, ma resta comunque una visione godibile, capace di divertire e anche di regalare qualche spavento ben assestato.
La regia di Øvredal è valida e la sceneggiatura, pur con le sue prevedibilità, mantiene alto l'interesse fino alla fine, in particolare sfruttando alcune soluzioni conclusive tutt'altro che banali.
Da ricordare, infine, che del Toro sta attualmente lavorando a una versione particolarmente dark di «Pinocchio», che dovrebbe arrivare in sala nel 2021.
Tra le novità in sala merita di essere evidenziata un'altra bella sorpresa come «Sole», opera prima di Carlo Sironi, presentata all'ultima Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti.
Ermanno, il protagonista, è un ragazzo che vive di slot machine e piccoli espedienti. L'arrivo in Italia di Lena darà una svolta alla sua esistenza: la ragazza polacca è incinta e decisa a vendere la bambina che partorirà. Lo zio di Ermanno e la moglie non possono avere i figli e sono pronti a comprare la piccola: Ermanno dovrà fingere di essere il padre per favorire una veloce adozione tra parenti. Ma alcuni imprevisti sono alle porte.
Qualche passaggio un po' acerbo e qualche calo di ritmo non compromettono questo esordio coraggioso, che propone con forza e incisività una storia interessante sostenuta da una narrazione ben strutturata. Anche gli attori regalano una buona prova che contribuisce a fare di «Sole» un esordio davvero da premiare.
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