Scervino, la fiorentina Sofia Ciucchi direttore generale del brand
La società inserisce una nuova figura nell’ambito della strategia di rafforzamento manageriale e riposizionamento su e-commerce e digitale
di Silvia Pieraccini
2' di lettura
L'emergenza Covid accelera le strategie di riposizionamento delle aziende della moda, spingendo anche a rivedere e rafforzare ruoli e assetti. È il caso di Ermanno Scervino, il brand fiorentino campione di artigianalità made in Italy, che ora, per la prima volta, inserisce nell'organico un direttore generale che riporterà al presidente, amministratore delegato e azionista di riferimento, Toni Scervino.
La direzione generale è stata affidata a Sofia Ciucchi, 52 anni, fiorentina laureata alla Bocconi con una lunga esperienza nel settore lusso: per 20 anni nel gruppo Ferragamo, dove è arrivata a ricoprire il ruolo di vicedirettore generale, e negli ultimi tre anni a capo della storica azienda di pelletteria Il Bisonte, di cui ha curato il rilancio con il fondo di private equity inglese Palamon.
Dal novembre scorso la manager è consigliere delegato della maison Scervino (96 milioni di fatturato 2018 con ebitda del 12%), che in questo periodo di lockdown ha ridefinito le priorità strategiche. «Priorità che sono e-commerce e digitale, linee di accessori, snellimento delle collezioni per far fronte alle esigenze dei vari canali distributivi - spiega Toni Scervino -. Con Sofia abbiamo lavorato intensamente per delineare il percorso per far crescere l'azienda nei prossimi anni – aggiunge - e preparare la squadra. Ora è arrivato il momento di partire con decisione».
In particolare il rafforzamento manageriale dell'azienda, dopo aver toccato merchandising e stile, ora guarda al commerciale e marketing. «Questa emergenza dev'essere un'occasione per rinnovarsi e mettersi al passo coi tempi: quello che dovevamo fare in tempi più dilatati lo faremo in tempi brevi», dice Toni Scervino.
Le categorie di prodotto che la maison punta a far crescere sono maglieria e accessori, in particolare con una nuova linea di borse prodotte da laboratori toscani di pelletteria. Per la linea junior, invece, Ermanno Scervino ha deciso di affidare la licenza alla pugliese Gimel per «sviluppare assieme un progetto di bambino speciale, raffinato e un po’ couture, in coerenza con la creatività del nostro marchio»”.
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