Schillaci, Italia prima a dotarsi della legge di screening diabete. Mulè, consente diagnosi precoci fra 0 e 17 anni
In Italia 4 milioni di diabetici, il 25% al Sud. La legge 130 approvata il 15 settembre 2023
di Nicoletta Cottone
I punti chiave
- La convenzione con Iss per il progetto pilota di screening
- Lo screening tra 0 e 17 anni consente una diagnosi precoce
- Dotazione di 4 milioni per il 2024
- Sono 4 milioni in Italia le persone affette da diabete
- Over 65: 25% di diabetici al Sud, 15% al Nord, 18% al Centro
- I fattori di rischio
- Abitudini poco salutari anche dopo la diagnosi
- La facciata di Montecitorio illuminata di blu
4' di lettura
Italia all’avanguardia con la legge 130 del 15 settembre 2023 che prevede nel 2024 l’avvio di screening per il diabete 1 e la celiachia nella fascia pediatrica, da 0 a 17 anni. «Garantiamo alla fascia più giovane della nostra popolazione un importante strumento di tutela della salute», dice il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel corso di un convegno in occasione della giornata mondiale del diabete alla Camera. «É un provvedimento che pone l’Italia all’avanguardia, prima Nazione a dotarsi di una legge che prevede in modo sistematico programmi pluriennali di screening per la celiachia e per il diabete di tipo 1 rivolti alla popolazione pediatrica», specifica il ministro, ricordando che il diabete è «una malattia con una incidenza in aumento in tutto il mondo che insorge, in genere, durante gli anni dell’adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi (perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita».
La convenzione con Iss per il progetto pilota di screening
«Nel corso di quest’anno, inoltre - spiega Schillaci - il ministero della Salute ha stipulato una convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità, per un progetto pilota di screening, su scala ridotta, propedeutico alla successiva realizzazione dello screening pluriennale su scala nazionale. Lo studio, permetterà di ottenere informazioni sulla presenza di anticorpi predittivi del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica, di comprendere se le due malattie condividono gli stessi fattori genetici e di stabilire se i due epifenomeni derivano dalla medesima predisposizione e approfondire il ruolo del glutine nella malattia diabetica».
Lo screening tra 0 e 17 anni consente una diagnosi precoce
«Fare lo screening tra 0 e 17 anni - sottolinea Giorgio Mulè (Forza Italia), vicepresidente della Camera e primo firmatario del provvedimento - consente non solo di prevenire e avere una diagnosi precoce, ma anche di gestire al meglio la malattia. Il diabete può avere delle complicanze cardiovascolari e neurologiche che con questo screening non insorgeranno e saranno gestite al meglio dai medici». Ogni giorno, ricorda Mulè, «in Italia sono 4 i bambini che hanno l’esordio di diabete tipo 1, negli ultimi due anni l’insorgenza è passata dal 4 al 27% dei nuovi casi e quindi, a maggior ragione, è benvenuta questa legge che non a caso è stata già cercata da 13 Paesi dell’Unione europea e da numerosi altri paesi dall’America all’Asia per poter essere copiata e messa in atto negli altri Paesi». Una legge, sottolinea, «di cui orgogliosamente si può dire che è stata fatta in dieci mesi nella navetta tra Camera e Senato, è abbastanza inusuale».
Dotazione di 4 milioni per il 2024
«È una legge - sottolinea il vicepresidente della Camera - che ha già una dotazione di 4 milioni di euro per il 2024. Non ci sono altri decreti attuativi a parte lo screening che adesso è stato definito e quindi avanti così. E andiamo avanti bene anche perché intercettare queste patologie nell’età infantile, proprio prima di arrivare a episodi di chetoacidosi, è fondamentale. Lo è perché l’insorgenza del diabete tipo 1 spesso si manifesta con la chetoacidosi, che se non correttamente diagnosticata porta anche a episodi di coma e in alcuni casi ha portato anche a casi di morte, perché non correttamente diagnosticata».
Sono 4 milioni in Italia le persone affette da diabete
Si stima che siano oltre 4 milioni le persone affette da diabete in Italia. Il dato emerge da una lettura integrata dei sistemi di sorveglianza Passi e Passi d’Argento, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni, a partire dalle informazioni raccolte nel periodo 2016-2022 su un campione complessivo della popolazione residente in Italia di oltre 285mila persone sopra i 18 anni di età.
Over 65: 25% di diabetici al Sud, 15% al Nord, 18% al Centro
La prevalenza di diabete si modifica molto con l’età. E se prima dei 50 anni resta sotto il 5%, dopo questa età sale rapidamente fino al 23% intorno agli 80 anni. La prevalenza di diabete si caratterizza per una differenza «geografica a sfavore delle regioni meridionali e da un importante gradiente sociale, a sfavore delle persone meno istruite o con maggiori difficoltà economiche». Fra gli ultra65enni la percentuale di diabetici è al 25% nel Sud-Isole contro il 15% nel Nord e 18% del Centro.
I fattori di rischio
Fumo, alcol, sedentarietà, scarso consumo di frutta e verdura ed eccesso di peso rappresentano i principali fattori di rischio comportamentali implicati nell’insorgenza della maggior parte delle patologie croniche, come i tumori, le malattie cardiovascolari, le malattie respiratorie croniche e anche il diabete. Il diabete peraltro è anche fortemente associato al rischio cardiovascolare, insieme a ipertensione, ipercolesterolemia e obesità.
Abitudini poco salutari anche dopo la diagnosi
I dati, si legge nel report, «mostrano che le persone che riferiscono una diagnosi di diabete mantengono ancora abitudini poco salutari, che li espongono a maggior rischio di un decorso peggiore della malattia, sono decisamente più esposte del resto della popolazione ai fattori di rischio cardiovascolare (obesità, ipercolesterolemia e ipertensione) e sono affetti da altre patologie croniche (malattie cardiovascolari, tumori, insufficienza renale e sintomi depressivi), più frequentemente di altri».
La facciata di Montecitorio illuminata di blu
La Camera dei deputati ha aderito alla “Giornata internazionale del diabete”, prevista per martedì 14 novembre. La facciata di Montecitorio sarà illuminata dal colore blu dalle ore 18 di martedì 14 all’una di mercoledì 15 novembre.
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