Scienza tra sicurezza e beauty tech
Le imprese italiane della cosmesi sono tra le più innovative al mondo: investono circa il 6% del fatturato per tecnologia, ricerca e sviluppo, contro la media nazionale attorno al 3%; mentre le concorrenti europee del settore oscillano tra l’1,5% e il 4,5%
di Marika Gervasio
3' di lettura
Le imprese italiane della cosmesi sono tra le più innovative al mondo: investono, infatti, circa il 6% del fatturato per l’innovazione e la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo, contro una media nazionale stimata attorno al 3%. L’investimento in ricerca e sviluppo da parte dell’industria cosmetica in Europa è pari a 2,35 miliardi di euro: la maggior parte delle aziende del settore, a livello europeo, spende tra l’1,5% e il 4,5% del fatturato annuo in R&S. Come si legge nella pubblicazione “La scienza dietro la bellezza” di Cosmetica Italia, il valore scientifico di un prodotto cosmetico ne determina il successo economico ed etico, ecco perché la scienza e la ricerca sono elementi fondamentali per la crescita e l’evoluzione dell’industria cosmetica. «La ricerca scientifica garantisce la continua innovazione dei prodotti cosmetici e dei loro ingredienti, per rispondere alle nuove e crescenti aspettative dei consumatori verso prodotti efficaci e sicuri. L’industria cosmetica è un settore guidato dalla scienza, e altamente innovativo, investe risorse cospicue in ricerca e sviluppo», spiega il rapporto. Diverse sono le figure professionali legate all’innovazione, anche perché la filiera cosmetica è lunga e prevede numerose specializzazioni, dalla formulazione alla produzione fino al controllo dei prodotti, dal marketing tecnico al commerciale. L’industria cosmetica richiede professionalità con elevate competenze tecnico-scientifiche: chimica, sia teorica che applicata, biologia, discipline che riguardano la salute; ma servono anche addetti specializzati in economia e marketing che possano operare nel digitale e nelle nuove tecnologie.
Il costante miglioramento della qualità e della sicurezza dei prodotti che utilizziamo quotidianamente per la cura del nostro corpo è il risultato di studi e ricerche di nuove tecnologie di ottimizzazione dei processi di filiera e gestione aziendale, ma anche di implementazioni per arricchire l’esperienza di acquisto e le modalità di utilizzo. Intelligenza artificiale, soluzioni di realtà aumentata e realtà virtuale, app sempre più interattive stanno influenzando il settore. Macchinari altamente avanzati e processi completamente informatizzati garantiscono standard di sicurezza elevati, una completa tracciabilità e una migliore analisi dell’impatto ambientale del singolo prodotto. Al contempo aumentano i servizi al consumatore, con strategie di marketing e di comunicazione più efficaci, una completa personalizzazione del prodotto e dell’esperienza di acquisto e nuove modalità di assistenza al cliente.
Oggi le aziende e le start-up che propongono servizi e soluzioni beauty tech per i brand sono sempre più numerose e stanno assumendo un ruolo fondamentale nell’evoluzione del settore, tanto che nell’ultima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna a questi player è stata dedicata un’area specifica e una tavola rotonda. Tra i relatori, Laurent Bouttier, business development director di Perfect Corp. Europe, uno dei principali fornitori di soluzioni AI & AR Beauty & Fashion Tech. «L’industria cosmetica continua la sua trasformazione digitale, la tecnologia si evolverà per svolgere un ruolo sempre più importante a favore di esperienze di acquisto multicanale – ha spiegato Bouttier –. Il beauty tech è un fattore chiave per il coinvolgimento dei clienti ed è diventato fondamentale per una strategia di successo di marketing. I risultati sono tangibili: aumenta il tempo che i consumatori trascorrono sui siti web, diminuiscono i tassi di restituzione dei prodotti, crescono i prodotti in carrello e i tassi di conversione. Il nostro obiettivo è democratizzare le soluzioni AI e AR e portarle anche ai player minori, affinché possano competere con i top brand del settore».
Secondo Rebecca Hall, vice president, Dmm Beauty di Neiman Marcus, «i nuovi strumenti di beauty tech aiutano non solo a scegliere un prodotto e a fare il giusto acquisto, ma permettono alle persone di ritrovare un aspetto migliore e un maggior benessere. Oggi è necessario lavorare alla formazione sia di brand che di collaboratori e personale di vendita, affinché sia possibile ottenere il massimo dalle nuove tecnologie a nostra disposizione. Saranno sempre di più nel futuro gli strumenti di selezione di prodotti specifici per le necessità individuali e le soluzioni di interazione, anche nei punti retail: imparare a utilizzarli correttamente è fondamentale».
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