Benzinai: Faib riduce lo sciopero a un giorno, ma le altre sigle confermano le 48 ore
Dalle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade i distributori, anche self service, saranno chiusi
I punti chiave
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Il ministero delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha convocato per le ore 15 di oggi i gestori dei carburanti a poche ore dall’inizio dello sciopero della categoria su strade e autostrade. Una delle sigle dei gestori, la Faib Confesercenti,a seguito dell’incontro con il ministro, ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge e ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione.
Fegica e Figisc/Anisa confermano lo sciopero
Ma le altre due sigle più rappresentative hanno confermato la protesta di 48 ore. «Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero» che quindi «rimane confermato». Così in una nota i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa spiegando che «il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza».
La lunga trattativa governo-benzinai
Ha dato risultati limitati quindi l’ultimo tentativo del governo, di evitare la serrata di due giorni che scatta stasera dalle ore 19 fino alla stessa ora del 25 gennaio (e dalle 22 di oggi alle 22 del 25 gennaio in autostrada). I benzinai avevano chiesto a Giorgia Meloni un ripensamento sul decreto Trasparenza sui prezzi di benzina e gasolio e avrebbero aspettato un segnale positivo fino a un minuto prima della chiusura. Ma fino a ieri, la premier è stata netta: «Il provvedimento è giusto, non si torna indietro», chiarendo che «nessuno vuole colpire la categoria». La presidente del Consiglio aveva spiegato: «Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti».
Nuovi rialzi dei prezzi
Intanto, ci sono stati nuovi rialzi nel fine settimana per i prezzi dei carburanti, con la benzina in «fai da te» a 1,84 euro/litro (1,98 sul servito) e il gasolio a 1,89 (2,026). Dalle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade i distributori, anche self service, saranno chiusi per due giorni. Faib Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio, a poco più di 24 ore dall’inizio della protesta, quasi come ultimo appello, sono tornate a spiegare con una nota che «il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di “trasparenza” e “zone d’ombra” solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che non esistono».
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