Sciopero oggi 17 novembre: orari di stop di bus, treni e metro. Cosa bisogna sapere
Lo sciopero di 8 ore o per l’intero turno di lavoro riguarda il pubblico impiego, la sanità, la scuola, l’università e ricerca, le poste e i servizi postali. Ecco tutti i disservizi
I punti chiave
- Escluso dallo stop il trasporto aereo
- Tpl e treni, navi e traghetti: 4 ore di sciopero
- Quattro ore di agitazione anche per i vigilia del fuoco
- Stop di 8 ore per gli altri settori
- Regioni del centro
- Le altre regioni
- Sciopero generale della Pa proclamato dall’Usb
- A Roma sciopero degli studenti
- Landini: «Così il governo porta il Paese a sbattere»
- Bombardieri: «Qui risposta a chi fa il bullo istituzionale»
3' di lettura
Dopo le prime indicazioni dei sindacati e le modifiche apportate in seguito alla precettazione decisa dal ministro Matteo Salvini nei trasporti ecco come si svolgerà lo sciopero di venerdì 17 novembre.
Particolarmente difficile è prevista la situazione a Roma, dove scioperano anche gli studenti medi e universitari ed è prevista la manifestazione di Cgil e Uil a Piazza del Popolo nel primo pomeriggio. Il Lazio è anche una delle regioni del Centro dove lo stop nelle scuole e nella sanità è previsto per 8 ore. In programma anche una manifestazione da Usb sotto il ministero della Pubblica amministrazione, per chiedere aumenti salariali e assunzioni e dire no al taglio delle pensioni.
Escluso dallo stop il trasporto aereo
Il trasporto aereo non sarà coinvolto dallo stop deciso dai sindacati. Inizialmente previsto il loro sciopero è stato annullato dall’inizio di questa settimana
Tpl e treni, navi e traghetti: 4 ore di sciopero
Nel trasporto pubblico locale lo stop, dopo la precettazione, si riduce da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13, per gli addetti di autobus, tram e metropolitane, nel rispetto delle fasce di garanzia. Stessi orari di stop nel trasporto ferroviario per il personale viaggiante e addetto alla circolazione dei treni. Assicurati i treni garantiti. Stessa fascia per il trasporto marittimo e il trasporto merci ferroviario.
Quattro ore di agitazione anche per i vigili del fuoco
Per i Vigili del fuoco l’astensione era già stata ridotta a 4 ore, sempre dalle 9 alle 13.
Stop di 8 ore per gli altri settori
Lo sciopero di 8 ore o per l’intero turno di lavoro riguarda il pubblico impiego, la sanità, la scuola, l’università e ricerca, le poste e i servizi postali. Insieme a questi settori, le attività di servizio collegate come le mense. Anche per i taxi è prevista fino alle 24 l’astensione della prestazione. Così come per gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas (ad eccezione del personale addetto alla circolazione e sicurezza stradale).
Regioni del centro
Lo sciopero di 8 ore riguarderà inoltre le Regioni del Centro e quindi le lavoratrici e i lavoratori delle rimanenti categorie, del settore privato: dai metalmeccanici all’edilizia, al commercio.
Le altre regioni
La mobilitazione di Cgil e Uil si articola su 5 giornate di scioperi a livello interregionale: lunedì 20 novembre tocca alla Sicilia; venerdì 24 alle Regioni del Nord; lunedì 27 alla Sardegna e venerdì 1° dicembre delle Regioni del Sud.
Sciopero generale della Pa proclamato dall’Usb
È prevista anche una manifestazione nella mattinata di venerdì 17 sotto il ministero della Pubblica amministrazione per chiedere aumenti salariali e assunzioni e dire no al taglio delle pensioni previsto dalla Legge di Bilancio, insieme al rifiuto di ogni guerra e alla richiesta di dirottare le spese militari sui servizi pubblici.
A Roma sciopero degli studenti
Sciopero anche nelle scuole di ogni ordine e grado, compresa l’università e la ricerca. Dalle 8,30 alle 10, corteo della Rete degli Studenti Medi da piazza Barberini a piazza del Popolo, lungo via Sistina, piazza Trinità dei Monti e viale Gabriele D’Annunzio. Sono previsti anche una manifestazione a piazza dell’Esquilino di alcuni collettivi studenteschi e un corteo dalla Piramide al ministero dell’Istruzione di Opposizione studentesca d’Alternativa e di Cambiare Rotta.
Landini: «Così il governo porta il Paese a sbattere»
«Noi siamo qui perché rappresentiamo la maggioranza di questo Paese, di chi paga le tasse e con il lavoro tiene in piedi il Paese e che oggi non viene ascoltato da questo governo: in questo modo il governo sta portando a sbattere il Paese e noi non lo permetteremo. Noi a differenza del governo abbiamo in testa di dare un futuro al Paese, ai giovani». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla manifestazione in piazza del Popolo nel giorno dello sciopero con la Uil. «Siamo noi che con le nostre tasse paghiamo gli stipendi anche a chi è in politica e nel governo», ha aggiunto.
Bombardieri: «Qui risposta a chi fa il bullo istituzionale»
«Questa piazza è una risposta democratica di persone che soffrono, che hanno pagato per essere qui. È una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale. Bisogna avere rispetto dei lavoratori». È quanto ha sottolineato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dalla manifestazione in piazza del Popolo a Roma. Il riferimento è al ministro Matteo Salvini, che ha precettato i due sindacati.
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