Iniziativa contro la manovra

Sciopero generale, protestano Cgil e Uil. Landini: «Senza risposte torniamo in piazza». Chi si ferma e chi no

L’agitazione non ha coinvolto i comparti sanità e scuola

Manovra, sciopero di Cgil e Uil il 16 dicembre

5' di lettura

Si profila una giornata caratterizzata da disagi a causa dello sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil contro la manovra. Lo stop, previsto per giovedì 16 dicembre, interessa i lavoratori pubblici e privati, dalla Pa all’industria, ed i servizi, a partire dai trasporti: a rischio treni, aerei, bus e metro, nel rispetto delle fasce di garanzia. Si fermano anche i rider. Esclusi, invece, la sanità, esonerata fin dall’inizio dalla protesta, la scuola che ha già incrociato le braccia venerdì scorso e, dopo i rilievi del Garante degli scioperi, i servizi ambientali e le Poste, alle prese con la scadenza del pagamento Imu.

Manifestazioni in 5 piazze

La protesta si è sviluppata anche nelle piazze. Accompagnato dallo slogan “Insieme per la giustizia” e da manifestazioni a Milano, Bari, Cagliari, Palermo e a Roma.

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Landini: è l’inizio di una battaglia

«Oggi è l’avvio di una mobilitazione perché pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degna di questo nome e cancellando la precarietà. È l’inizio di una battaglia», ha detto il segretario Cgil Maurizio Landini parlando in piazza del Popolo a Roma. «Se non si fanno le cose che stiamo chiedendo, noi scioperiamo e torniamo in piazza perché non dobbiamo rispondere ad alcun governo. Per noi questa non è la fine di un ciclo di manifestazioni, per noi è l’inizio perché non rinunciamo all’idea di una riforma delle pensioni, del fisco e della lotta alla precarietà. Ora ancora con più forza. Le piazza di oggi ci dicono che non siamo isolati. Ci è stato detto che era una manovra espansiva - ha continuato - . Ma espansiva per chi? La crescita per chi è? Il governo ci ha convocato e ci ha chiesto come utilizzare gli 8 miliardi per il fisco e noi l’abbiamo detto. Ho visto i giornali oggi fare delle simulazioni: fate come noi, prendete le reali buste paga dei lavoratori. Oggi non è il momento di dare di più a chi ha già, ma di tutelare i redditi e le pensioni basse di chi non ce la fa. È importante non solo per giustizia ma per unire il Paese, non di dividerlo. Quello che divide il Paese è l’evasione fiscale, la precarietà».

Bombardieri: piazze piene, qui il Paese reale

Sul palco anche il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri: «Non c’è mai stato uno sciopero proclamato dai sindacati in cui non è stato detto che non era il momento - ha sottolineato -. Se non ora quando avremmo dovuto fare una manifestazione a sostegno delle persone in difficoltà? Quando avremmo dovuto dire che le cose non vanno bene, che c’è gente dimenticata indietro». «Oggi - ha continuato - ci sono cinque piazze piene. È strano dire che non rappresentiamo il Paese reale, chi è rimasto indietro. Chiediamo al governo di fare scelte diverse. Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono sufficienti». «Dobbiamo costruire un Paese diverso - ha aggiunto Bombardieri -, abbiamo il dovere di cambiare il Paese. Da oggi partiamo e non ci fermeremo, neppure tornando in piazza se necessario». Il leader della Uil ha sottolineato la necessità di una riforma fiscale complessiva e non «la foresta di Sherwood al contrario» e che il «primo atto del governo è stato il condono, uno schiaffo a chi paga le tasse».

Non si fermano sanità e poste

Dallo sciopero è esonerato il settore della sanità pubblica e privata con i servizi collegati, comprese le Rsa, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica. Sono esentati dall’adesione allo sciopero anche i lavoratori del settore Igiene ambientale e i dipendenti di Poste Italiane appartenenti alla divisione Mercato privati (sportelli).

Fiom, da metalmeccanici adesioni sciopero al 80%

La Fiom, il sindacato dei metalmeccanici che fa capo alla Cgil, ha parlato di una «forte adesione dei metalmeccanici allo sciopero»: secondo i primi dati, dalle tute blu sarebbe arrivata una partecipazione dell’ 80%. In sciopero per 8 ore il 70% dei lavoratori di Acciaierie Italia, in Lamborghini il 90 % di operai e il 60 % di impiegati, alla Berretta Brescia il 95% di operaoi e l’80% di impehgati , all’Ast Terni 90% e 80% nell’indotto. E ancora, prosegue la Fiom, al Nuovo Pignone Firenze l’85%, Almaviva Roma il 90%, Magneti Marelli di Napoli adesione al 95 %, Dana Graziano di Torino l’ 85%, Electrolux di Porcia adesione al 70%, alla Vitesco Tecnologies di Pisa operai il 100% e impiegati al 60%.

Scuola no, ma studenti in piazza con i pensionati

Il personale della scuola avendo già scioperato il 10 dicembre non aderisce allo sciopero. Gli studenti, invece, saranno in piazza insieme ai pensionati, come fanno sapere il sindacato dei pensionati Spi-Cgil e le organizzazioni Udu-Unione degli universitari e Rete degli studenti medi.

Treni

Nel trasporto ferroviario, come indicato dai sindacati, lo stop per il personale viaggiante ed addetto alla circolazione dei treni (ad esclusione di Trenord e delle imprese ferroviarie merci), compresi gli addetti alle attività di ristorazione e pulizia, va dalla mezzanotte alle 21 di venerdì 16 dicembre, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 e dei treni garantiti per la media lunga percorrenza.

Aerei

Nel trasporto aereo il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo, scioperano per un turno dalla mezzanotte alle 24, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.

Bus e metro

Nel trasporto pubblico locale, nel rispetto delle fasce di garanzia, lo sciopero interessa bus, tram, metropolitane e ferrovie concesse, nelle principali città italiane (ad esclusione di Venezia e Bari), secondo modalità diverse:
- a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle ore 18 a termine del servizio;
- a Roma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio;
- a Torino dalle 8 alle 14.30 e dalle 17.30 a fine servizio;
- a Genova dalle 9 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio;
- a Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio;
- a Firenze dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio;
- a Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio.

Traghetti e navi

Nel settore marittimo si ferma il personale di traghetti e navi, ad eccezione delle linee essenziali di collegamento con le isole; per un turno sciopera il personale amministrativo.

Autotrasporto e rider

Stop di un turno di lavoro nel trasporto merci per gli autotrasportatori, gli addetti alla logistica, i corrieri espressi, gli addetti delle cooperative di facchinaggio, il personale delle agenzie marittime ed i rider.

Autostrade

Nelle autostrade si ferma il personale, da quello dei caselli agli addetti alla manutenzione e alla viabilità per un turno di lavoro. Garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale.

Anas

Per un intero turno di lavoro lo sciopero degli addetti dell’Anas (garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale), dell’autonoleggio, delle autoscuole, dei trasporti funebri e degli impianti a fune.

Porti

Nei porti è programmato uno sciopero di 24 ore del personale per il 17 dicembre.

Le critiche di Lega e FdI

La decisione di Cgil e Uil di indire lo sciopero generale contro la manovra è stata al centro delle osservazioni delle forze politiche. In occasione di un intervento alla Coldiretti, il leader della Lega Matteo Salvini ha criticato l’iniziativa. «Siamo davanti a uno sciopero-farsa contro l’Italia e i lavoratori, la Cgil ci aiuti a ricostruire il Paese anziché bloccarlo», ha detto. Perplessità sull’iniziativa sono state espresse anche dalla presidente di FdI, Giorgia Meloni: «Sciopero non mi pare aiuti», ha detto.

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