L’asse Cgil-Uil

Sciopero generale, contro il Jobs act l’ultima volta dei sindacati divisi

Il 12 dicembre 2014 la Cgil e la Uil scesero in piazza per lo sciopero generale contro il Jobs act firmato Renzi e la manovra di allora. La Cisl si smarcò

Manovra, sciopero di Cgil e Uil il 16 dicembre

2' di lettura

Si conferma la spaccatura nel sindacato in vista dello sciopero generale del prossimo 16 dicembre. Uno stop di otto ore proclamato da Cgil e Uil per il 16 dicembre con la sola esclusione del comparto sanità su cui la Cisl continua a dissentire.Uno sciopero che rompe il fronte sindacale, dopo anni di ritrovata unità e ferma anche il percorso di mobilitazione unitaria avviato insieme da Cgil Cisl e Uil, subito dopo l’ok del governo alla legge di Bilancio a fine ottobre, per chiedere di modificare la manovra, già considerata “inadeguata”, durante l’iter parlamentare.

La spaccatura sull’iniziativa del 16 dicembre

«Non andiamo in piazza contro la Cisl, ma per sostenere le richieste della piattaforma unitaria» e ottenere risultati, ha sottolineato il leader della Cgil Maurizio Landini. «Non c’è un sindacato unico. Ci divide la sensibilità nella risposta. Sono sicuro che riprenderemo il percorso unitario», ha detto il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri . Per la Cisl, invece, lo sciopero generale resta «sbagliato»: non serve «radicalizzare il conflitto» ma esattamente l’opposto: «dialogo, coesione, responsabilità sociale», è la linea rimarcata dal sindacato guidato da Luigi Sbarra

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L’assalto alla sede della Cgil e la temporanea unità

Per ora viene meno l’unità che si era rinsaldata dopo l’assalto alla sede della Cgil e la manifestazione unitaria, solo meno di due mesi fa, il 16 ottobre, in piazza San Giovanni a Roma per dire “mai più fascismi”. A rompere le righe per prima era stata la Fiom che subito dopo il varo della manovra e da sola aveva proclamato un pacchetto di otto ore di sciopero, una scelta non condivisa da Fim e Uilm.

Il precedente del 2014, lo sciopero generale contro il Jobs act

Sette anni fa, a livello confederale, si ripropose invece lo stesso schema di oggi: il 12 dicembre 2014 la Cgil guidata da Susanna Camusso e la Uil di Carmelo Barbagallo scesero in piazza per lo sciopero generale contro il Jobs act firmato Matteo Renzi e la manovra di allora. Annamaria Furlan alla guida della Cisl si smarcò.

Divisi sulla scuola, di nuovo uniti sui porti

Tornando a questi giorni, venerdì 10 dicembre allo sciopero della scuola non aderisce il sindacato di categoria della Cisl: la protesta è stata indetta da Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams, con una manifestazione nazionale a Roma che arriverà al ministero di viale Trastevere, per chiedere di modificare la legge di Bilancio prevedendo più risorse per le assunzioni di personale e docenti - un modo per affrontare anche il problema del sovraffollamento nelle classi - ed il rinnovo del contratto. Unitario sarà invece lo sciopero di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti il prossimo 17 dicembre che riguarderà i porti.

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