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Terminato lo sciopero del trasporto aereo: centinaia i voli cancellati

Si è chiuso alle 18 lo sciopero proclamato dai controllori di volo dell’Enav e dal personale delle compagnie low cost Ryanair, Malta Air, Crewlink, EasyJet e Volotea. Centinaia di voli cancellati. Unc e Codacons annunciano esposti all’Antitrust

di Stefano Elli

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4' di lettura

Centinaia di voli cancellati in tutta Italia (100 soltanto a Fiumicino). È il bilancio (provvisorio) di una domenica difficile quello che si è chiuso con lo sciopero del trasporto aereo proclamato dai controllori di volo dell’Enav e dal personale delle compagnie low cost Ryanair, Malta Air, Crewlink, EasyJet e Volotea. Colpita dallo sciopero dei controllori di volo è stata anche Ita Airways che ha proceduto alla cancellazione di 122 voli, sia nazionali sia internazionali. La compagnia ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 50% riuscirà a volare oggi stesso. Ita Airways ha invitato tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per oggi a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.

I dati da Torino, Bari e Roma e Bologna

I primi disagi si sono avvertiti sin dalla tarda mattinata: alle 12 erano già 20 i voli cancellati all’aeroporto di Torino Caselle. Dieci in partenza, il primo dei quali era previsto alle 13,45 con destinazione Siviglia, e poi Barcellona, Bari, Valencia, Lamezia Terme, Alghero, ancora Barcellona, Cagliari, Catania e Roma, quest’ultimo alle 19.15. Cancellati anche 10 voli in arrivo, dalle stesse città e dall’isola di Corfù. I voli cancellati allo scalo torinese sono di Ryanair, Wizz Air, Vueling e Ita. Mentre all’aeroporto di Bari nelle prime ore dell’agitazione erano 37, tra arrivi e partenze, i voli cancellati. Secondo quanto riportato dal sito di Aeroporti di Puglia, altri 26 voli, sempre tra arrivi e partenze, erano stati cancellati a Brindisi. Mentre a Roma Fiumicino i voli cancellati, quasi esclusivamente su rotte interne o europee, erano una cinquantina, cifra salita al centinaio con il passare delle ore. Anche a Bologna i voli soppressi all’aeroporto Guglielmo Marconi erano una quarantina: venti in partenza e altrettanti in arrivo. Lo scalo felsineo in questi giorni è interessato da un importante afflusso di passeggeri e i disagi aggravati dai continui guasti del People mover, la navetta che collega l’aeroporto con la stazione ferroviaria.

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Il terminal deserto di Linate

A Linate e Malpensa cancellati oltre 80 voli

Durante lo sciopero a Linate il tabellone nel pomeriggio (alle 14,20) mostrava decine di voli cancellati. L’aerostazione e i parcheggi dell’area partenze erano semideserti: molti passeggeri hanno rinunciato a presentarsi dopo aver saputo della giornata di sciopero. Da fonti aeroportuali si apprende che le compagnie aeree hanno provveduto a informare preventivamente i passeggeri provvedendo a riposizionarli su altri voli. Una prima ricognizione mostrava 55 voli cancellati (23 in partenza e 22 in arrivo).

Il tabellone degli arrivi all’aeroporto di Linate

Cifre simili a Malpensa, dove si contavano oltre 25 cancellazioni. Nessun disagio invece è stato causato agli aeroporti milanesi dall’agitazione del personale privato addetto alla sicurezza, regolarmente in servizio e presente ai gate come abbiamo potuto verificare direttamente.

In sciopero anche gli addetti alla vigilanza degli scali

Contestualmente alle astensioni dal lavoro del personale Enav e delle compagnie aeree, infatti, anche il personale dei servizi di vigilanza e sicurezza provati degli aeroporti hanno incrociato le braccia. La protesta, concomitante a quella degli operatori del traffico aereo, si inquadra nell’ambito della mobilitazione #ContrattoInSicurezza indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, per sollecitare lo sblocco delle trattative di rinnovo del contratto nazionale di lavoro applicato agli oltre 100mila addetti del settore, scaduto da 7 anni. Una giornata di sciopero che ha seguito l’iniziativa del 2 maggio scorso quando in migliaia hanno sfilato per le strade di Roma alla manifestazione nazionale organizzata dai sindacati contro lo stop dei negoziati per il rinnovo del Ccnl, dopo il fallito tentativo di conciliazione con le associazioni imprenditoriali di settore Assiv, Univ, Anivip, LegaCoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Lavoro, indisponibili a trovare la quadra sull’aumento salariale.

Due esposti all’Antitrust da Unc e Codacons

Nel frattempo dalle Associazioni di tutela dei consumatori arrivano le prime reazioni. Due esposti all’Antitrust sullo sciopero di oggi sono stati annunciati quasi in contemporanea dall’Unione Nazionale Consumatori e dal Codacons. «Abbiamo chiesto all’Authority – scrive l’Unc in una nota – di accertare se le compagnie aeree hanno tempestivamente e correttamente informato i viaggiatori sui loro diritti, ossia del fatto che, se non hanno avuto una riprotezione del volo nei tempi previsti dal Regolamento europeo, scatta il diritto alla compensazione pecuniaria da 250 a 600 euro a seconda della tratta» afferma il presidente Unc, Massimiliano Dona. «Ricordiamo che non essendo stati informati dello sciopero con almeno 2 settimane di preavviso, i passeggeri hanno diritto non solo ad assistenza, rimborso o riprotezione, ma anche alla compensazione pecuniaria, salvo che siano stati informati della cancellazione 7 giorni prima purché venga offerto un volo alternativo non più di 2 ore prima dell’orario di partenza originario e che si possa raggiungere la destinazione finale meno di 4 ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, oppure se informati meno di sette giorni prima, qualora venga offerto un volo alternativo non più di un’ora prima dell’orario di partenza iniziale che consenta di raggiungere la destinazione finale meno di due ore dopo l’orario d’arrivo originariamente previsto.

Niente scioperi in agosto

«Ricordiamo ai consumatori, preoccupati per le prossime imminenti partenze – conclude Dona – che la regolamentazione nel settore aereo prevede che non si possano effettuare scioperi dal 27 luglio al 5 settembre. Insomma i viaggi in agosto, per quanto riguarda gli scioperi, sono garantiti dal periodo di franchigia. Diverso il discorso per le cancellazioni dovute a mancanza di personale, verificatesi però all’estero». Analoga iniziativa quella avviata dal Codacons che oltre a un esposto all'Antitrust, ha avviato iniziative verso la Commissione europea, l’Enac e alle Procure della Repubblica. Alcuni vettori aerei, secondo il Codacons, starebbero ostacolando il diritto dei viaggiatori a rimborsi e indennizzi previsti dai regolamenti comunitari, come denunciato nei giorni scorsi dal presidente Enac e ricordato oggi dal presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori, Simone Baldelli. «Un comportamento che, oltre ad arrecare un evidente danno economico agli utenti, potrebbe rappresentare una possibile pratica commerciale scorretta ed eventuali fattispecie penalmente rilevanti. Questo avviene anche perché l’Antitrust ha di recente bocciato le conciliazioni tra consumatori e compagnie aeree, di fatto limitando il diritto dei viaggiatori ad ottenere rimborsi e ristori veloci, certi e gratuiti».

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