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Sciopero treni terminato alle 15: disagi per i passeggeri. Sabato stop per gli aerei

Salvini dopo l’intervento che dimezzato la durata della protesta: «Orgoglioso di aver permesso a milioni di italiani di non rimanere a piedi, ora al lavoro sullo sciopero degli aeroporti, serve buon senso»

Aggiornato alle ore 15.00 del 13 luglio

Trasporti, Salvini a sindacati: "Sciopero treni ridotto fino a domani alle 15"

7' di lettura

È terminato alle ore 15 di questa mattina lo sciopero che ha coinvolto il personale di Trenitalia e Italo. Sciopero dimezzato rispetto alla durata di 24 ore dopo l’intervento del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. La Filt Cgil riferisce di «altissime adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che sono circolati».

Ssabato 15 luglio sarà la volta del personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e check-in che si fermerà per otto ore (dalle 10 alle 18), in quanto il contratto di questi ultimi è scaduto da sei anni. Nella stessa giornata di sabato incroceranno le braccia anche i piloti di Malta Air , che opera i voli di Ryanair , e i piloti e gli assistenti di volo di Vueling.

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Salvini precetta,lo sciopero dei treni e' dimezzato

Si era tenuto ieri il tavolo al ministero dei Trasporti, convocato dall vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, con i rappresentanti di Trenitalia e Italo e i sindacati di categoria che hanno confermato lo sciopero del personale delle due aziende. Ma il Mit ha dimezzato lo sciopero dei treni.

Salvini: orgoglioso di non aver lasciato a piedi cittadini

«Capisco e sostengo i diritti delle migliaia di lavoratori del comparto ferroviario ma non si potevano lasciare a terra milioni di lavoratori. Ho chiesto di dimezzare, i sindacati non lo hanno fatto, ho precettato» ha detto giovedì 13 luglio il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini parlando all’assemblea di Confagricoltura. «Sono assolutamente orgoglioso di aver permesso a milioni di italiani di non rimanere a piedi»ha sottolineato. Sullo sciopero nel settore aereo di sabato Salvini ha poi detto: «Conto sul buon senso anche su quello, per gli italiani per i tanti turisti perché questa sarà una stagione straordinaria e non può essere rovinata da scioperi su scioperi». E ha aggiunto: «Stiamo lavorando anche su questo, già la settimana prossima è convocato un tavolo tra azienda e lavoratori».

Filt Cgil: altissima adesione con cancellazioni e ritardi treni

«Altissime adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che circolano» riferisce la Filt Cgilspiegando che «i ferrovieri di Trenitalia e Italo hanno risposto in massa alla protesta indetta a seguito dell’incapacità di due aziende di chiudere due vertenze aperte da mesi ma anche contro un’ordinanza vergognosa del Ministero dei Trasporti che penalizza lavoratori e lavoratrici e osteggia pesantemente il diritto di sciopero previsto dalla costituzione».

Trenord: il servizio è regolare

Quanto agli effetti della protesta, alle 11,30 Trenord ha annunciato che «al momento il servizio è regolare». Nella mattinata i treni hanno rispettato le fasce di garanzia tra le 6 e le 9, mentre al momento risultano in circolazione treni tra Como, Lecco, Varese, Bergamo, Pavia, pur con alcuni ritardi, Novara, Meda, Cremona e Sondrio e Milano. In funzione pur con alcuni ritardi il Passante Ferroviario nelle due diramazioni tra Milano Bovisa, Milano Certosa e Milano Rogoredo.

A Milano cancellato il 50% dei viaggi

Situazione in lento peggioramento alla Stazione Centrale di Milano. Alle 10 erano solo tre i treni in partenza cancellati, mentre per gli altri convogli vi erano solo pochi ritardi e tutti entro i 20 minuti di attesa. Più tardi il quadro è drasticamente cambiato: i treni cancellati sono aumentati e hanno superato il 50% di tutti i viaggi. In particolare sono i treni a lunga percorrenza quelli più colpiti dallo sciopero, con le tratte verso Reggio Calabria, Taranto e Napoli quelle più difficili da percorrere, ma anche alcuni treni per Torino e Zurigo sono stati cancellati. Nonostante i disagi, però, la situazione in Stazione Centrale è abbastanza tranquilla, con pochi passeggeri presenti. Uno sciopero, dunque, che ha portato diversi viaggiatori a rinviare le partenze, con la Stazione poco frequentata. A riempire le banchine ci sono soprattutto turisti, in maggior parte stranieri, che avevano già prenotato il proprio viaggio e hanno tentato la fortuna.

Roma: file a Termini per i treni cancellati

File e confusione alla stazione Termini di Roma per lo sciopero sindacale. Sul tabellone si riporta la cancellazione di più treni. Le corse che non vengono cancellate riportano forti ritardi. File anche alle biglietterie per chiedere rimborsi o cambi di biglietto.

In Campania adesione tra il 65 e il 70%

È tra il 65 ed il 70% in Campania l’adesione dei lavoratori di Trenitalia allo sciopero nazionale. A fornire il dato, relativo al turno di questa notte, è la Filt-Cgil. Molti treni regionali, così come quelli dell’alta velocità di Trenitalia e Italo, hanno registrato ritardi e cancellazioni. In Stazione Centrale di Napoli tanta gente ha atteso aggiornamenti dai tabelloni, anche se, come sottolinea Trenitalia, «l’informazione preventiva ha dato i suoi frutti ed ha permesso di limitare i danni».

Filt Cgil, ’in Puglia adesione a stop Trenitalia al 70%’

È di circa il 70% in Puglia, secondo Filt Cgil. «Il dato complessivo è però ancora temporaneo - spiega il segretario di Filt Cgil Puglia, Gennaro Fiorentino -. L’azienda, prevedendo un’adesione massiccia, aveva già soppresso molti treni», fatte salve le fasce di garanzia. In Puglia, secondo il sindacato, è stato soppresso circa il 50% dei convogli, «alle 7 di questa mattina non è partito il treno alta velocità per Milano - prosegue Fiorentino -, ma anche l’intercity per Lecce, e le Frecce per Venezia e Roma già cancellati».

Sciopero dei treni fino alle 15 di giovedì: i disagi nelle stazioni

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Salvini a sindacati, sciopero treni ridotto fino alle 15

È stato inviato dal Mit ai sindacati un provvedimento di riduzione della durata delle astensioni già proclamate per domani, giovedì 13 luglio 2023, dalle 3 del mattino fino alle 2 di venerdì 14. Con il provvedimento firmato da Matteo Salvini lo sciopero proclamato dai sindacati del trasporto ferroviario terminerà alle ore 15. Il ministro - riferisce il Mit in una nota - ha deciso di prendere questa misura «anche alla luce dell'assicurazione, maturata durante il tavolo convocato al dicastero di Porta Pia e di cui Salvini si fa garante, dell'immediata ripresa delle trattative sindacali su tutti i punti oggetto dell'agitazione. Non solo. Il Mit ha agito anche in base a una nota della Commissione Garanzia Scioperi».

Trasporti, Salvini a sindacati: "Sciopero treni ridotto fino a domani alle 15"

Confermato sciopero handling

È un nulla di fatto anche per il tavolo sullo sciopero dell’handling al Ministero dei Trasporti, convocato dal ministro Matteo Salvini. Lo si apprende da fonti sindacali secondo cui “non ci sono avanzamenti” sulla trattativa con le aziende e quindi lo sciopero di sabato del personale di terra degli aeroporti dalle 10 alle 18 è confermato.

Ita: sabato cancellati 133 voli

A causa dello sciopero dei lavoratori del comparto aereo e delle società di handling proclamato per sabato 15 luglio, i voli di Ita Airways potrebbero essere cancellati o ritardati. I voli interessati sarebbero 133. È quanto riporta il sito ufficiale della compagnia di bandiera.

Ita Airways rende noto di aver attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero. I passeggeri che hanno acquistato un biglietto Ita Airways per viaggiare il 15 luglio, in caso di cancellazione o di modifica dell’orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo nel caso in cui il volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo superiore alle 5 ore) entro e non oltre il 22 luglio 2023.

Gli orari dello stop

Giovedì ad incrociare le braccia sarà il personale di Trenitalia e di Italo, dopo che le sigle sindacali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal hanno proclamato uno stop di ventiquattr’ore: dalle ore 3 alle ore 2 di venerdì 14 luglio. Sabato 15 luglio sarà, invece, una giornata da bollino nero per il trasporto aereo. A scioperare da Nord a Sud sarà il personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e check-in, che si fermerà per otto ore: dalle 10 alle 18.

Sbarra: nessun margine di revoca

«Credo che i margini per una revoca dello sciopero dei trasporti ferroviari proclamato dalle categorie a partire da questa notte non ci siano. In ogni caso verranno assicurati e garantiti i treni a lunga percorrenza, così come i servizi ferroviari regionali su alcune fasce orarie: dalle 6 alle 9, dalle 18 alle 21». È quanto ha sottolineato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra dopo l’incontro oggi dei sindacati con il ministro Salvini. «Non si può mettere il sindacato spalle al muro a 10 ore dallo sciopero e chiedere di rinviarlo quando tutto è stato fatto secondo le regole e secondo quanto prevede la legge». Lo ha detto Gaetano Riccio della segreteria nazionale Fit-Cisl, al termine dell'incontro al Mit con il ministro Matteo Salvini e le aziende sullo sciopero del settore ferroviario. «Abbiamo proclamato lo sciopero da tre settimane e in queste tre settimane - sottolinea Riccio - non c'è stata nessuna disponibilità da parte delle aziende, che a parole ci hanno ribadito di essere pronte a trattare, ma allora non abbiamo capito perché non l'hanno fatto fino ad oggi. Noi - afferma il segretario cislino - siamo pronti a presentarci ai tavoli un minuto dopo la fine dello sciopero”. Infatti, continua, “l'invito del ministero a mettere insieme noi e le aziende al tavolo è qualcosa che valutiamo positivamente perché evita che il conflitto possa ulteriormente degenerare». «Il ministro ha chiesto se c’erano le condizioni per rinunciare allo sciopero e oggettivamente non c’erano. C’è un tempo per tutto e non si può pensare che lo sciopero venga disdetto poche ore prima che inizi». Così invece Eugenio Stanziale segretario nazionale della Filt Cgil, al termine dell’incontro al Mit tra sindacati e Trenitalia e Italo. «Le aziende ci hanno detto le stesse cose che hanno detto in questi ultimi mesi quindi, anche se apprezziamo la volontà di trovare una soluzione, noi andremo avanti con lo sciopero sperando che le aziende siano consapevoli che questo continuare a dilazionare non produce effetti positivi né per i lavoratori ma soprattutto per gli utenti. Speriamo quindi che dopo lo sciopero siano in grado di rispondere alle nostre sollecitazioni», ha concluso Stanziale. «La responsabilità» dello sciopero del trasporto ferroviario «è da ascrivere totalmente al comportamento delle aziende, sia Trenitalia, sia Italo. In questi mesi non è stato fatto nulla di concreto per rispondere alle esigenze dei lavoratori», ha sottolineato Roberto Napoleoni, segretario nazionale della Uil trasporti a termine dell'incontro. «Respingiamo - afferma quindi Napoleoni - le accuse di danneggiare i viaggiatori, tutelati da una normativa che peraltro - sottolinea - è molto severa attraverso fasce di garanzia e treni garantiti».

“Un'estate di passione per la mobilità”

«Un’estate di passione per la mobilità, è quella che avranno gli italiani grazie all’immobilismo del ministro Salvini», ha detto la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent, capogruppo in commissione Trasporti. «Le risposte del ministro delle Infrastrutture alle istanze di cittadini e lavoratori sono inadeguate - aggiunge la senatrice -. Dal caro voli, affrontato tardivamente ma solo per volontà del ministro Adolfo Urso , alle code sulle autostrade, fino allo sciopero dei trasporti che i sindacati non intendono revocare e che crea disagi ai cittadini, l’Italia è nel caos”. “È evidente che Salvini non solo non è in grado di governare le emergenze, ma neppure di programmare il futuro. Solo propaganda e niente fatti”, conclude.


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