Francia, un miliardo di danni per le imprese, 20 milioni per i trasporti. Macron: prudente ma picco è passato
I punti chiave
- Macron: «Prudenza su ritorno alla calma ma il picco è passato»
- Francia, conta dei danni: un miliardo per le imprese, 20 milioni per trasporti
- Manifestazioni davanti a municipi a sostegno sindaco di Haÿ-les-Roses
- Darmanim, 3.200 fermati in 5 notti, 60% senza precedenti penali
- Segnalate ronde di giovani di estrema destra in alcune città
- Prolungato lo stop a bus e tram dopo le 21 nella regione di Parigi
- Polizia interroga terzo passeggero in auto con Nahel
- Francia, la colletta per il poliziotto arriva a 900mila euro
- Sale a 157 numero persone fermate, 352 incendi nella notte
- Polizia interroga terzo passeggero in auto con Nahel
- Darmanin, “morto vigile del fuoco di 24 anni in incendio durante le proteste”
- L’appello alla calma della nonna di Nahel, «fermatevi»
Macron: «Prudenza su ritorno alla calma ma il picco è passato»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è detto oggi “molto prudente” sul ritorno alla calma dopo diverse notti di rivolte seguite alla morte di Nahel, il giovane ucciso da un agente di polizia a Nanterre, ma ritiene che “il picco” della protesta sia passato. Il leader di Parigi si è espresso dinanzi a circa 250 sindaci di comuni colpiti dalle rivolte ricevuti questa mattina all’Eliseo. “Il ritorno alla calma sarà duraturo? Sarei prudente ma il picco che abbiamo conosciuto nei giorni scorsi è passato”, ha dichiarato Macron, secondo quanto riferito da un partecipante alla riunione all’Eliseo. Il presidente ha inoltre espresso ai sindaci di Francia “il sostegno, la stima e la riconoscenza della nazione” per la loro “azione” negli ultimi giorni.
Francia, conta dei danni: un miliardo per le imprese, 20 milioni per trasporti
Dopo sei notti di rivolte urbane in Francia si fa una prima conta dei danni. Secondo l’autorità dei trasporti nella regione parigina de l’Ile-de-France, citata da Le Parisien, i danni per i trasporti pubblici ammontano a 20 milioni di euro. In un’intervista allo stesso quotidiano, Geoffroy Roux de Bézieux, dirigente del Medef, principale associazione degli imprenditori francesi, stima i danni alle imprese in almeno un miliardo di euro, senza contare il danno d’immagine per il turismo.
Secondo i suoi dati, oltre 200 negozi sono stati completamente saccheggiati, 300 agenzie bancarie distrutte, 250 tabaccherie sono state prese di mira. Sono stati attacchi «con una violenza assoluta. E’ stato rubato tutto, anche i registratori di cassa, prima di mettere a fuoco per distruggere», ha sottolineato. Il presidente della Confederazione dei tabaccai, Philippe Coy, fornisce numeri ancora più alti: ben 429 bar-tabacchi sono stati vandalizzati, di cui 170 nell’Ile-de-France. «È una desolazione, una costernazione. Perché se la prendono con noi? perché distruggono il nostro lavoro quando siamo qui per accogliere tutti i francesi? E’ un caos totale», ha detto a Bfmtv.
Erdogan: temo un aumento del razzismo
La Turchia teme che le tensioni in Francia possano creare ulteriore oppressione per i musulmani e i migranti. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, augurandosi che la situazione nelle città francesi possa calmarsi il prima possibile. “Siamo preoccupati che questi eventi possano portare a nuova pressione, intimidazione e razzismo contro i migranti e i musulmani”, ha affermato Erdogan durante un discorso alla nazione.
Darmanin: non permetteremo di pugnalare la Repubblica
“Non permetteremo a nessuno di pugnalare la Repubblica”, “non ci sono scuse sociali”. Lo ha detto il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin a Saint-Quentin, come riporta Le Figaro. “Il sistema di polizia sarà lo stesso di ieri sera”, ha assicurato, “e anche il messaggio: fermezza, interrogatorio e presentazione in tribunale”. “Non confondo la stragrande maggioranza delle persone nei quartieri popolari con i delinquenti”, ha poi aggiunto.
Ministero Interno, 99 Municipi nel mirino di attacchi dalla morte di Nahel
Sono 99 le sedi di comuni che in Francia sono finite nel mirino di attacchi nel contesto dei disordini scoppiati dopo la morte, il 27 giugno, del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto a Nanterre durante quello che avrebbe potuto essere un normale controllo. Il dato è stato confermato a Bfmtv dal ministero dell’Interno, mentre non ci sono ancora dati definitivi per quanto riguarda gli edifici municipali. Ieri il presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia (Amf), David Lisnard, aveva parlato di “150 sedi di comuni o edifici municipali attaccati da martedì” 27 giugno.
Parigi, ”nessun timore per i Giochi Olimpici del 24”
Benché “preoccupato” per le violenze urbane degli ultimi giorni in Francia, il comune di Parigi guidato dalla sindaca Anne Hidalgo dice di non nutrire particolari “inquietudini” circa eventuali ripercussioni delle attuali rivolte in Francia sui Giochi Olimpici di Paris 2024. “Il contesto sociale è abbastanza preoccupante, ma siamo ad un anno dai Giochi. Non bisogna confondere le scadenze”, ha aggiunto l’assessore, Emmanuel Grégoire, interrogato sulla questione durante una cerimonia di presentazione del percorso della fiamma olimpica nella capitale, il 14, 15 e 26 luglio 2024.
Macron chiede mantenimento di forza massiccia di polizia sul terreno
Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto al ministro dell’Interno Gérald Darmanin di mantenere una “presenza massiccia” di forze dell’ordine sul terreno per garantire il “ritorno alla calma”. Lo hanno confermato a Le Monde fonti vicine al presidente, aggiungendo che anche questa sera verrà mantenuta la mobilitazione di 45 mila agenti. Le autorità segnalano un calo delle violenze dopo sei notti di violenza urbana legate alla morte del giovane Nahel.
Presidente tedesco Steinmeier, seguiamo sviluppi con attenzione
“Noi tedeschi seguiamo con grande attenzione gli sviluppi nel nostro Paese vicino. E, come tutti i francesi, desideriamo che la pace sociale possa essere ripristinata e che le crepe nella società possano essere sanate”. Lo ha detto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeir in merito alle proteste in Francia durante il suo discorso a Ludwisgburg, in occasione delle celebrazioni per il 75esimo anniversario dell’Istituto franco-tedesco.
Steinmeier ha poi espresso il proprio rammarico per il rinvio della visita in Germania da parte del presidente francese Emmanuel Macron, proprio a causa delle proteste. Macron avrebbe dovuto effettuare la sua visita, la prima di un presidente francese da 23 anni, a partire da domenica scorsa e fino al 4 luglio. “Potete immaginare quanto mi sarebbe piaciuto essere qui insieme al presidente Macron, come in realtà era previsto. E so quanto Emanuel Macron si rammarica che questa visita ufficiale e l’incontro di oggi non possano aver luogo per il momento”, ha affermato Steinmeier.
La raccolta fondi per agente indagato supera il milione di euro
La raccolta fondi per l’agente di polizia accusato di aver ucciso il 17enne Nahel a Nanterre ha superato oggi il milione di euro. “Sostegno alla famiglia dell’agente di polizia di Nanterre Florian M, che ha fatto il suo lavoro e ora sta pagando un prezzo pesante”, si legge nella descrizione della raccolta lanciata sulla piattaforma online GoFundMe. Lo riporta Le Figaro. Il poliziotto avrebbe sparato a distanza ravvicinata al giovane durante un controllo, uccidendolo.
Salvini, in Francia violenza inaudita, monito anche per l’Italia
“Questa notte un vigile del fuoco di 24 anni, Dorian Damelincourt, ha perso la vita mentre eroicamente faceva il suo lavoro. Tutta la mia sincera vicinanza alla sua famiglia e a tutte le forze dell'ordine e di sicurezza impegnate in prima linea per difendere i cittadini francesi”. Così in un post su Instagram il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
“Proprio la notte prima, dei rivoltosi avevano cercato di dare alle fiamme la casa di un sindaco, sfondandone il cancello con un'auto in corsa, terrorizzando e causando il ferimento della moglie e di uno dei loro bambini. Intollerabile”, aggiunge Salvini, per il quale “questa violenza inaudita, su cui qualcuno soffia irresponsabilmente, frutto di anni di lassismo riguardo la radicalizzazione islamica e le banlieue dominate dall'illegalità, è inaccettabile ed è un monito anche per l'Italia”.
Darmanim, 3.200 fermati in 5 notti, 60% senza precedenti penali
Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha detto che nelle 5 notti di proteste per la morte del 17enne Nahel sono stati fermati 3200 manifestanti. Secondo Darmanin, il 60% di loro non aveva precedenti penali e non era noto alla polizia. L’età media degli arrestati è di “17 anni, a volte anche con bambini - non c’è altra parola per definirli - di 12-13 anni, che erano piromani o che hanno aggredito la polizia e i funzionari eletti”, ha aggiunto parlando a Reims, come riporta Le Figaro.
In tutta la Francia manifestazioni davanti a municipi a sostegno sindaco di Haÿ-les-Roses
A mezzogiorno sono iniziate le manifestazioni davanti a molti municipi francesi per esprimere sostegno al sindaco di L’Haÿ-les-Roses, Vincent Jeanbrun, la cui casa è stata attaccata nella notte tra sabato e domenica nel corso delle proteste violente per la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto. Lo riporta Le Figaro. Manifestazioni si sono svolte in molte città della Francia, tra cui Lione, Bordeaux e Nantes.
Segnalate ronde di giovani di estrema destra in alcune città
Sono state segnalate in alcune città della Francia bande di giovani di estrema destra che negli ultimi giorni sono scese in piazza minacciando i manifestanti che in questi giorni protestano e danno vita a scontri e devastazioni per la morte di Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto. Un gruppo è stato avvistato ieri sera a Lione ma è stato respinto subito dalla polizia che ha disperso l’inizio di corteo - nel quale sono state notate mazze da baseball e saluti romani da parte dei giovani - utilizzando gas lacrimogeni. Secondo la prefettura, i giovani “tentavano un’operazione di comunicazione davanti al municipio”.
Il quotidiano locale, Le Progrès, riferisce che “il gruppo di destar Les Remparts, venuto dalla città vecchia, è stato disperso con i lacrimogeni”. Vari video sui social mostrano i giovani mentre gridano slogan come “Siamo a casa nostra” e “La Francia ai francesi”. Nei giorni scorsi, secondo un deputato de La France Insoumise, Thomas Porte, analoghe manifestazioni sono state registrate ad Angers e Chambéry. Ad Angers, in particolare, la procura ha aperto un’inchiesta sul gruppo che è stato ripreso in un video in un’accesa discussione con manifestanti per la morte di Nahel.
Prolungato lo stop a bus e tram dopo le 21 nella regione di Parigi
Lo stop ad autobus e tram dopo le 21 in vigore da venerdì nella regione di Parigi, l’Île-de-France, è stato prolungato anche alla serata di oggi. Lo ha annunciato la rete del trasporto pubblico della regione, l’Île-de-France Mobilités, in un tweet. “Questa misura viene prorogata per garantire la sicurezza del personale e dei passeggeri”, si legge nell’annuncio della misura, decisa consultando la prefettura.
Premier francese Borne riceve capigruppo in parlamento
La premier francese, Elisabeth Borne, riceve oggi alle 17 i rappresentanti dell’insieme dei gruppi politici in Parlamento, dopo cinque notti di violenze in Francia seguite alla morte del giovane Nahel, ucciso da un poliziotto il 27 giugno a Nanterre. L’incontro, seguito da un punto stampa, dovrebbe durare circa due ore. Ieri, Macron aveva chiesto alla prima ministra di “ricevere i capigruppo in Parlamento lunedì”.
Darmanin, “dialogo con i quartieri, fermezza con i violenti”
“Dobbiamo prenderci un periodo di riflessione per cercare di parlare ai quartieri e per essere fermi con i teppisti”. Lo ha detto su Bfmtv il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, all’indomani di un’altra notte di disordini in Francia dopo la morte del 17enne Nahel“.
Polizia interroga terzo passeggero in auto con Nahel
Il terzo occupante dell’auto guidata da Nahel, il giovane ucciso martedì scorso a Nanterre da un poliziotto, si è consegnato oggi recandosi in un commissariato, dove è stato subito interrogato. Il giovane, che si era dato alla fuga subito dopo l’incidente, ha già affidato ai social la sua versione dei fatti, in alcuni particolari diversa dalle ricostruzioni della polizia.
Francia, la colletta per il poliziotto arriva a 900mila euro
La colletta in favore della famiglia del poliziotto che ha sparato e ucciso il giovane Nahel, martedì scorso a Nanterre, ha raggiunto quota 900.000 euro. Mentre infuriano le polemiche sulla regolarità e l’opportunità dell’iniziativa, la piattaforma on line che accoglie la raccolta di denaro, GoFundMe, fa sapere che la colletta è “conforme alle condizioni di utilizzazione, poiché i fondi saranno versati direttamente alla famiglia”.
La stessa piattaforma, di fronte alle proteste di chi avrebbe voluto bloccarla - alcune delle quali provenienti dalla sinistra - fa notare che “non sono autorizzate e saranno soppresse le collette i cui fondi vengano utilizzati per la difesa giuridica di un crimine violento o per pagine contenenti contenuti di odio”. Oltre alla raccolta di fondi principale, organizzata dall’esponente di estrema destra Jean Messiha (vicino ad Eric Zemmour), una seconda colletta è on line, sempre a favore della famiglia del poliziotto. In questo secondo caso è organizzata dall’associazione dei poliziotti in motocicletta della regione Hauts-de-Seine. Finora, ha raccolto 55.000 euro.
Marine Le Pen, dolore per il pompiere morto
“Questa notte un pompiere di 24 anni ha perso la vita nel tentativo di proteggere quella dei francesi. Condividiamo il dolore dei suoi cari e il cordoglio di tutte le forze dell’ordine che da cinque notti, con coraggio e sangue freddo, fronteggiano un’ultraviolenza senza limiti”: lo scrive in un tweet la capogruppo del Rassemblement National all’Assemblea Nazionale di Parigi, Marine Le Pen.
Vedi anche: Darmanin, “morto vigile del fuoco di 24 anni in incendio durante le proteste”
Alle 12 raduno davanti ai Comuni contro la violenza
Raduno oggi a mezzogiorno convocato dai sindaci di Francia davanti ai municipi delle città per denunciare l’ondata di violenze urbane, che appare tuttavia in netto calo. L’Associazione dei sindaci di Francia (AMF) ha invitato la popolazione a “una mobilitazione civica dei cittadini per un ritorno all’ordine repubblicano” a qualche ora dal violento attacco contro la casa del sindaco di Hay-les-Roses, a sud di Parigi, con un’auto-ariete. Sono rimasti feriti, nella fuga, la moglie e uno dei figli del sindaco. Gli autori del gesto sono ricercati nell’ambito di un’inchiesta per tentato omicidio. Sul terreno, dopo 5 notti di scontri, saccheggi e violenze, c’è stato un ritorno alla calma, con 157 fermi contro gli oltre 1.300 di 3 notti fa e i 400 di ieri. Nessun grave incidente o scontro violento è stato segnalato. È morto un pompiere di 24 anni mentre lottava contro un incendio appiccato ai veicoli di un parcheggio sotterraneo, che al momento non si sa se fosse collegato alle violenze urbane.
Tajani, in Francia risolvere con la politica, isolare i violenti
In Francia “questa notte pare che la situazione sia leggermente migliorata. Abbiamo detto ai cittadini italiani in vacanza di seguire le indicazioni delle forze dell’ordine e di non avvicinarsi alle aree di scontro, perché non sappiamo cosa possa accadere, lo abbiamo visto nell’attacco al sindaco”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà Estate su Rai 3. “Dobbiamo impedire che questa situazione si allarghi a macchia d’olio anche in Belgio, Svizzera e tutta l’area della francofonia che vive un momento di fibrillazione. Bisogna isolare i violenti e risolvere i problemi con la politica”, ha sottolineato. In un altro passaggio, Tajani ha invitato gli “italiani in italiani in vacanza a seguire le indicazioni delle forze dell’ordine e del ministero dell’Interno’’ evitando di ’’avvicinarsi alle aree dove ci sono gli scontri’’.
Sale a 157 numero persone fermate, 352 incendi nella notte
Sono 157 le persone fermate nella notte e 352 gli incendi effettuati su strade pubbliche della Francia. È quanto rivela un nuovo rapporto del ministero dell’Interno, secondo il quale 297 veicoli sono stati bruciati e 34 edifici sono stati danneggiati. Nella notte tre agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti e una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate.
Darmanin, “morto vigile del fuoco di 24 anni in incendio durante le proteste”
Un vigile del fuoco è morto nella notte mentre cercava di domare un incendio appiccato in Francia durante le proteste per l’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Lo rende noto su Twitter il ministro degli Interni Gerald Darmanin, spiegando che la vittima aveva 24 anni. ’’Ieri sera, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis, un giovane caporale dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra’’, ha twittato questa mattina il ministro dell’Interno.
Macron vedrà presidenti Camera, Senato e sindaci 220 comuni
Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà oggi i presidenti dell’Assemblea nazionale Yael Braun-Pivet e del Senato Gérard Larcher, mentre domani incontrerà i sindaci di ’’più di 220 comuni colpiti dai disordini’’ seguiti all’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Lo rende noto l’Eliseo. ’’Il presidente ha anche chiesto al primo ministro Elisabeth Borne di ricevere oggi i presidenti dei gruppi politici in Parlamento’’, ha aggiunto la stessa fonte governativa. Le Figaro scrive che durante questo incontro sono state fissate tre priorità. Prima il ritorno all’ordine, poi il sostegno del governo a poliziotti, gendarmi, vigili del fuoco, magistrati e funzionari eletti. Infine, la mobilitazione delle forze politiche del Paese.
Raccolti oltre 500mila euro in donazioni per famiglia agente che ha sparato a Nahel
Una raccolta di denaro a favore della famiglia dell'agente che ha sparato al 17enne Nahel ha fruttato oltre 500mila euro. L'obiettivo della raccolta era quello di sostenere i parenti dell'agente “che stava svolgendo il proprio lavoro e comunque ha pagato un caro prezzo”, hanno reso noto i promotori della campagna, organizzata da Jean Messiha, sostenitore dell'esponente politico di estrema destra francese, Éric Zemmour.
L’appello alla calma della nonna di Nahel, «fermatevi»
“Voglio che finisca, ovunque”: la nonna di Nahel, il ragazzo ucciso durante un controllo stradale a Nanterre, reagisce alle violenze in corso in Francia e lancia un appello alla calma. “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!”. “Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!”, dice ancora la donna. “Sono stanca”, confida poi. “È finita, mia figlia non ha più una vita”. La nonna di Nahel assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Meno male che ci sono” afferma la donna, parlando con Bfmtv, dopo aver lanciato un appello alla calma. “Ho fiducia nella giustizia”, assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: “Lo usano come pretesto”.
Fermate 78 persone nella notte, più calma delle precedenti
Sono 78 le persone fermate nella notte in Francia, dove quella trascorsa è la più calma delle notti seguite all’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Nelle principali città francesi è stato dispiegato nella notte tra domenica e lunedì un importante dispositivo di sicurezza, con 45mila gendarmi e poliziotti in campo. Veicoli corazzati leggeri furono sono stati schierati a Marsiglia e a Lione.