Scosse di terremoto in Emilia, Marche e Liguria, nessun danno
Gli eventi sismici, di magnitudo 4,1 (Ascoli Piceno), 4,4 (Genova) e 3,8 (Modena), sono stati rilevati dall’Invg alle 12:24, alle 15:39 e alle 17:49. La notte scorsa terra in movimento anche nel Catanese: magnitudo 3,6
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Sono ben quattro gli eventi sismici di una certa entità rilevati a cominciare dalla notte scorsa dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il primo - due scosse di magnitudo 2.5 e 3.6 - sono state registrate nella zona dell’Etna a sud di Paternò, in provincia di Catania, all’alba di oggi. Un secondo episodio sismico si è verificato intorno alle 12.24 nelle Marche, a Folignano, in provincia di Ascoli Piceno, con magnitudo 4.1. La scossa è stata seguita ad un minuto di distanza, alle 12.25, da un ulteriore evento di magnitudo 3.6.
L'esperto Invg: nessun nesso tra i terremoti
A seguire, nel primo pomeriggio, alcune scosse hanno messo in allarme gli abitanti di Genova e dell'entroterra ligure: in questo caso la magnitudo è stata del 4,4. Infine, la terra si è mossa nell’area di Modena, in Emilia Romagna: una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 è stato rilevato dall’Invg alle 17:49, subito seguita da un’altra di lieve entità. L’epicento, in questo caso, si trova nel Modenese nella zona dell’Appennino al confine con la provincia di Lucca. La scossa è stata avvertita sull’Appennino emiliano, ma anche in Toscana.
Per il sismologo Carlo Meletti, della sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia, non esisterebbe alcun nesso fra i terremoti rilevati nelle ultime ore in Sicilia, Marche e Liguria. “Non c’è alcuna relazione, le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso”, ha spiegato. Dei tre terremoti, il più profondo (24 chilometri) è quello delle Marche, “localizzato lungo la costa delle Marche, in una fascia esterna che ha una sua sismicità”, con meccanismi diversi da quelli che si osservano nei terremoti tipici dell’Appennino.
Ha delle peculiarità anche il terremoto avvenuto in Liguria, in una zona non molto sismica e nella quale non si sono rilevati storicamente terremoti troppo forti. Anche in questo caso il meccanismo è diverso da quello tipico dei terremoti dell’Appennino e legato alla compressione fra l’Appennino a Est e l’arco alpino a Ovest. Quanto al terremoto in Sicilia, sebbene sia avvenuto nell’area dell’Etna, è stato generato da un meccanismo indipendente dal vulcano e legato a faglie che si trovano nella zona, note ai sismologi.
Nelle Marche epicentro a Folignano
Dalle prime verifiche effettuate, l'evento sismico delle Marche - con epicentro localizzato oltre che a Folignano, anche nei Comuni di Civitella del Tronto e Ascoli Piceno - è stato avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone o cose.
La linea ferroviaria Porto d’Ascoli-Ascoli Pieno, dove la circolazione era stata sospesa a scopo precauzionale dopo le scosse di terremoto della tarda mattinata, è stata riaperta dopo le opportune verifiche alle strutture. Alle 13:57 è stata riattivata la tratta Porto Ascoli-Offida e alle 15.07 anche quella Offida-Ascoli Piceno, con la ripresa della normale circolazione. Sono stati limitati quattro treni regionali.
Le scosse nell’entroterra ligure
La seconda serie di scosse della giornata sono state stata registrate nella zona di Genova intorno alle 15.39. Il sisma registrato dall’Ingv aveva una magnitudo da 3.9 a 4.4. Ai piani alti degli edifici la scossa è stata avvertita in modo molto forte e sono tremati i vetri delle finestre, in particolare nell’entroterra di Genova e del Levante, a Bargagli, Davagna e Torriglia. Il movimento tellurico ha sorpreso anche i turisti della riviera di levante, da Portofino a Sestri Levante, sia quelli che si trovavano negli alberghi ai piani più alti sia chi era in spiaggia. In molti uffici i lavoratori sono stati fatti uscire in strada, ma non sono segnalati danni.
Traffico ferroviario sospeso tra Genova e La Spezia
Come già in mattinata nelle Marche, le Ferrovie hanno sospeso per precauzione il traffico ferroviario sulla linea Genova-La Spezia. Al momento i convogli non circolano tra Genova Brignole e Santa Margherita Ligure dopo che i sistemi informatici hanno inviato delle allerte alla centrale operativa. È in corso anche una ricognizione lungo la linea dei tecnici di Rfi per verificare che gli impianti siano a posto.
In seguito alle scosse la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Anche in questo caso, dalle prime verifiche effettuate, il sisma è stato avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni.
“Al momento non mi risultato né feriti né danni , sto girando per il paese per verificare di persona”, ha spiegato Sergio Casalini sindaco di Bargagli, Comune dove si colloca l’epicentro del terremoto. “Ero a casa e ho sentito una scossa fortissima, tutto ha iniziato ad oscillare e i soprammobili sono caduti - ha aggiunto - per fortuna nessun danno ma solo tanto spavento. Sono scioccato”.
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