Nuovo contratto per i prof

Scuola, Bianchi: «Sette riforme in cantiere, si parte dagli Its. Ridurre il gap fra formazione e bisogni dell’economia»

Azioni mirate per eliminare le classi pollaio, che sono il 2,9%. Il 13 settembre tutti in classe, il 92% del personale è vaccinato

di Nicoletta Cottone

Green pass, dagli statali ai ristoranti, dove scatterà l'obbligo

3' di lettura

«Tutti i docenti saranno al loro posto, un impegno che sarà realizzato per la prima volta nella storia della Repubblica. Un lavoro titanico». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso di una audizione dinanzi alla commissione Cultura della Camera. La scuola, ha detto il ministro, «non è conflittuale e ferma, ma attiva e dinamica. Conscia dei propri problemi, ma anche delle sue capacità di superarli». Nei prossimi mesi, ha ricordato Bianchi, «avremo un immane compito da svolgere con l’attuazione delle riforme e degli investimenti. Ma l’opportunità che ci è data è quella di fare della scuola il centro pulsante del nostro Paese».

Sette riforme in cantiere: si parte dagli Its

Sette le riforme in cantiere. «La prima cosa da fare è la riforma degli Its, segue poi la riforma della filiera professionale e tecnica: con i ministri Orlando e Speranza stiamo ragionando su percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi, ma anche degli imprenditori. É necessario, ha ricordato il ministro, «trovare una strada che riduca il gap fra la formazione e i bisogni della nostra economia», ha detto che «serve investire moltissimo sulla scuola e sull’educazione». La terza azione da fare è l’orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del reclutamento e la formazione continua di tutto il personale: la formazione dei docenti e del personale, compresi i dirigenti». Il ministro ha ricordato che la scuola è una organizzazione complessa.

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Azioni mirate per eliminare le classi pollaio

«Serve anche la riforma del dimensionamento degli istituti, è un tema che riguarda la numerosità: le classi pollaio sono 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane. É lì che dobbiamo agire e stiamo agendo, con azioni mirate, basta interventi a pioggia», ha proseguito Bianchi. «Infine c’è una settima riforma, è quella della didattica: io non sono convinto che l’unità classe sia l’unico modo per insegnare, bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione; nell’autonomia scolastica, spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti».

Un nuovo contratto per i prof

«Bisogna andare a un nuovo contratto di tutto il personale, è scaduto, bisogna dargli più valore, anche per un problema di rispetto sociale dei docenti che negli anni si è offuscato», ha sottolineato il ministro dell’Istruzione.

Piattaforma di controllo del green pass dal 13 settembre

Sul controllo del green pass, ha detto il ministro, la privacy è garantita. «Cinque miliardi e 100 sono stati investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura», ha detto il ministro, che ha ringraziato il garante della Privacy: «grazie al lavoro che stiamo facendo insieme e che riguarda il controllo del green pass sarà possibile, dal 13 settembre, avere sui pc dei presidi, grazie a una piattaforma (come anticipato dal Sole 24 Ore, ndr), la lista del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo, evitando file e di far vedere all’esterno chi ha la certificazione in regola e chi no». Sono stati messi insieme «dati del ministero della Salute e dell’Istruzione, le capacità tecniche del Mef e l’assistenza dell’Autorità della privacy. Sarà infine necessario investire in alte competenze nella Pa; nel ministero dell’Istruzione ne abbiamo la metà di quelle previste».

In arrivo linee guida sull’abbassamento delle mascherine

Sull’abbassamento delle mascherine nelle classi con i ragazzi tutti vaccinati - norma che fa discutere - il ministro Bianchi, ha ricordato che la possibilità è stata prevista nel decreto legge del 6 agosto scorso sulle misure urgenti per il rientro a scuola: «stiamo ragionando sulle linee guida, quando sarà l’ora accompagneremo il preside nella gestione di queste situazioni, nessun dirigente scolastico sarà abbandonato».

Il 92% del personale è vaccinato

La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle vaccinazioni, oltre il 92 per cento del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi, abbiamo una età media elevata del personale che lavora nella scuola».

Dall’Europa un miliardo in più per la scuola

Il ministro ha parlato poi dei fondi Ue. «Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione - ha spiegato il titolare del ministero di viale Trastevere - e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli. Siamo in una fase di nuova negoziazione e noi come ministero abbiamo lavorato sui fondi del Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la scuola».



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