Scuola, dal green pass ai controlli: i presidi al test del debutto
Lunedì arriva la nuova piattaforma. Verifiche anche per i genitori che entrano a scuola
di Claudio Tucci
I punti chiave
3' di lettura
Debutta lunedì 13 la piattaforma per verificare il green pass del personale scolastico, uno strumento che i presidi vedranno appena metteranno piede negli istituti senza avere avuto modo di provarlo prima. Dal 1° settembre è scattato per il milione e rotti di professori e personale tecnico-amministrativo l’obbligo della certificazione verde per accedere a scuola. Il vero crash-test ci sarà per domani quando gli istituti riapriranno per 3,9 milioni di studenti. Intanto il Cdm con un apposito decreto legge ha esteso l’utilizzo del green pass a chiunque acceda nelle scuole. Ma procediamo con ordine.
Le nuove regole
In base all’ultimo dl varato dal governo, fino al 31 dicembre prossimo, termine di cessazione dello stato di emergenza, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative è tenuto a possedere la certificazione verde. Questa disposizione non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori. Il dirigente scolastico e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative e formative hanno il compito di controllare il possesso del Green Pass da parte del lavoratore. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro.
La piattaforma informatizzata
Il personale scolastico sarà controllato con la nuova piattaforma che, pur essendo pronta dal 4 settembre, verrà rilasciata solo lunedì 13, quando rientreranno a scuola gli alunni della metà delle regioni italiane. Un nuovo inizio quest’anno per gli studenti, tutto in presenza, una sfida voluta dal ministro Patrizio Bianchi. I presidi studiano le slide fornite dal ministero che assicurano che il controllo avverrà in pochi passaggi: basterà entrare nel sistema e selezionare la propria scuola per poter visualizzare, nel rispetto della privacy, l’elenco dei pass attivi e non attivi. I passaggi per il funzionamento del controllo sono stati spiegati ai dirigenti con una nota esplicativa inviata alle scuole insieme ad un sintetico manuale d’uso e a un video che illustra le funzionalità della piattaforma.
La procedura (veloce) per il controllo
Ogni dirigente potrà visualizzare, una volta entrato in piattaforma, sia la propria scuola che quelle di cui dovesse essere reggente, in un’unica schermata. Sarà possibile delegare il controllo a un altro dipendente della scuola. Tutto il sistema è pensato per salvaguardare la privacy: non è possibile conoscere la motivazione di un eventuale green pass non attivo. È previsto uno specifico servizio di assistenza attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 14 per raccogliere quesiti e segnalazioni.
Verificati anche ai genitori (che entrano a scuola)
Da lunedì saranno controllati (green pass) anche i genitori che eventualmente entrano nelle scuole per accompagnare i figli. Ciò accadrà, probabilmente, a infanzia e prime classi della primaria.
Le vaccinazioni crescono
Il mondo della scuola ha risposto alla vaccinazione. L’ultimo report settimanale pubblicato dal governo evidenzia come l’88,44% del personale scolastico - 1.362.705 su 1.540.833 tra prof, dirigenti e Ata - è vaccinato con entrambe le dosi mentre ci sono 103.891 tra docenti e personale non docente, pari al 6,74% del totale, che non hanno fatto neanche la prima dose. Gli appartenenti al mondo della scuola che hanno fatto la prima dose o la dose unica sono invece il 93,16% del totale. A livello regionale, ci sono cinque regioni in cui sarebbe stato vaccinato tutto il personale presente: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Toscana. I vaccini saranno del resto la chiave di volta di un anno scolastico delicato che vedrà il mondo dell’istruzione accettare al sfida del ritorno in presenza dopo due anni di didattica a distanza, almeno alle superiori.
Brand connect
Newsletter Scuola+
La newsletter premium dedicata al mondo della scuola con approfondimenti normativi, analisi e guide operative
Abbonati
loading...