Scuola primaria, in lettura bambini italiani ai primi posti in Europa
I risultati alle elementari: siamo ai livelli della Norvegia. Facciamo meglio di Francia, Germania, Spagna. Ma il Covid, e la scarsa qualità della Dad, hanno pesato: perdiamo 11 punti rispetto alla rilevazione di 5 anni fa
di Claudio Tucci
I punti chiave
2' di lettura
Siamo ai livelli della Norvegia, abbondantemente sopra la media dei Paesi Ue, e soprattutto facciamo meglio dei principali nostri competitor, Germania, Francia, Spagna. Insomma, la scuola primaria italiana è in buono stato di salute (anche se il Covid e la scarsa qualità delle lezioni on line si sono fatte sentire). È questa la fotografia scattata dall’indagine Iea Pirls 2021, appena presentata a Roma, a cui hanno partecipato 57 Paesi al mondo. Si tratta di un’indagine internazionale - promossa dalla Iea (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) - sulla literacy in lettura degli studenti al quarto anno di scuola primaria (circa 9 anni di età). In Italia le indagini internazionali sono curate dall'Invalsi.
Il campione
In totale hanno partecipato alle prove circa 400mila stu¬denti, 380mila genitori, 20mila insegnanti e 13mila scuole. Nel nostro Paese hanno partecipato 7.419 studenti e 442 insegnanti in 222 scuole, con 5.152 genitori.
I risultati
Ebbene, passando ai risultati, Singapore ha ottenuto il risultato medio più alto in assoluto e superiore a quello di tutti gli altri Paesi (587 punti), seguita da Hong Kong (573). In Italia, gli studenti di quarta primaria ottengono un punteggio medio pari a 537 punti, un risultato superiore a quello medio internazionale di tutti i Paesi partecipanti e superiore al punteggio medio dei Paesi europei partecipanti. Tra i Paesi europei, solo gli studenti di Finlandia (549), Polonia (549) e Svezia (544) ottengono un risultato medio superiore a quello dei nostri studenti.
Restano i divari Nord-Sud
Le aree geografiche del nostro Paese sono divise in due raggruppamenti: Nord Ovest, Nord Est e Centro ottengono punteggi medi statisticamente simili tra loro e superiori al punteggio medio delle aree del Sud e del Sud Isole. Solo i risultati del Nord Ovest e del Centro sono significativamente più alti del dato medio dell’Italia, mentre il Sud e il Nord Est hanno punteggi medi che non si discostano dal riferimento nazionale. Il Sud Isole ottiene, invece, un punteggio medio significativamente inferiore alla media italiana.
Meglio le bambine
I risultati internazionali mostrano inoltre un vantaggio nelle abilità di lettura delle bambine rispetto ai bambini nella maggioranza dei Paesi partecipanti, con una differenza media di 16 punti. In Italia, il vantaggio in lettura delle femmine rispetto ai maschi risulta significativo, sebbene la differenza (+7 punti) sia tra le più contenute che emergono dal confronto internazionale.
Il Covid ha pesato
Il Covid ha avuto un effetto pesante sulla scuola in generale. E qualcosa si vede anche alla primaria. In Italia gli studenti ottengono nel 2021 un risultato medio inferiore di 11 punti rispetto a quello rilevato 5 anni prima riportando i risultati degli studenti italiani in linea con quelli di 20 anni fa (PIRLS 2001) e 10 anni fa (PIRLS 2011).
Le singole abilità
Guardando alle competenze, in Italia la percentuale dei nostri studenti che risponde con successo alle domande più difficili è dell’8%, appena superiore alla mediana internazionale. Per tutti gli altri livelli la percentuale di studenti italiani ha un valore superiore rispetto al benchmark internazionale: in particolare, più di 8 studenti su 10 raggiungono il livello intermedio e, soprattutto, si osserva in Italia la percentuale più alta in assoluto (97%) di studenti che riescono a rispondere almeno ai compiti più semplici di lettura.
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