Scuola, «spuntano» finanza ed economia nei programmi di educazione civica
L’educazione finanziaria, secondo la bozza del Milleproroghe, entra a far parte di “educazione civica”. Viene così riformulata la legge 20 agosto 2019 n. 92
di Fr.Ba.
2' di lettura
Con il Milleproroghe il governo cerca di recuperare le norme saltate in manovra perché giudicate inammissibili dalla presidenza del Senato. Tra le misure che ritornano - insieme alla richiesta di introdurre la cambiale digitale, quella per consentire le assunzioni nelle province - c’è la misura per introdurre l’educazione finanziaria ed economica nelle scuole insieme all'educazione civica.
L’educazione finanziaria, secondo la bozza del Milleproroghe, entra a far parte di “educazione civica”. Viene così riformulata la legge 20 agosto 2019 n. 92.
I nuovi programmi
Il testo diventa: «L’educazione civica sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea per sostanziare, in particolare, la condivisione e la promozione dei principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, educazione finanziaria, sostenibilità ambientale e diritto alla salute e al benessere della persona».
Le novità potrebbero debuttare con l’avvio del prossimo anno scolastico, quindi a settembre 2020, nei programmi di elementari, medie e superiori, quanto partiranno le 33 ore della nuova materia, dopo che il decreto varato dal precedente ministro dell’Istruzione Marco Bussetti per anticipare al 2019/20 l’introduzione dell’educazione civica nelle scuole è stato bocciato dal Consiglio superiore della pubblica istruzione. In base ai dati Ocse, due ragazzi su tre non hanno trattato a scuola temi di educazione civica (tre su quattro non conoscono la Costituzione).
I nodi da sciogliere
Non è certo tuttavia che il veicolo di questa nuova misura sarà il Milleproroghe. Il 19 dicembre è infatti prevista una riunione tecnica del Governo in vista del Consiglio dei ministri dove sarà portato il decreto, durante la quale sarà deciso se togliere (o meno) dal provvedimento alcune parti che potrebbero trovare a gennaio altri contenitori normativi.
Da sottolineare infine, che il decreto scuola - al rush finale in Senato - prevede che l’introduzione dell'insegnamento dell'educazione civica non determina l’incremento della dotazione organica complessiva, né l'adeguamento dell’organico dell'autonomia alle situazioni di fatto oltre i limiti del contingente previsto.
Per approfondire
● Decreto scuola, tutte le novità per il reclutamento degli insegnanti
● Educazione civica, a scuola niente sperimentazione: al via solo dal 2020
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