Scuola, il virologo Silvestri: «Studio boccia chiusura, effetti minimi e danni prolungati»
Per il docente negli Usa alla Emory University di Atlanta sbarrare le aule per limitare la diffusione di Covid «è stato, alla prova dei fatti, più dannoso che utile»
di Redazione Scuola
1' di lettura
«Negli Stati Uniti la chiusura delle scuole (con annessa Dad) ha avuto effetti minimi sia sul numero di contagi da Sars-CoV-2 che sulla mortalità da Covid-19 nella comunità. Questo a fronte dei ben noti danni sociali e psicologici dovuti alla chiusura prolungata delle scuole ed evidenti soprattutto nelle famiglie a reddito più basso e/o precario. Danni i cui effetti le nostre società probabilmente sconteranno per molti anni». Lo sottolinea il virologo Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, commentando un articolo pubblicato su “Nature Medicine”. «La scienza funziona così, a base di dati, non di pregiudizi - ammonisce su Facebook il fondatore della pagina social “Pillole di ottimismo” - Chi si nutre di pregiudizi non batterà ciglio, ma chi dovrebbe, per istruzione, training e ruoli professionali, credere alle evidenze scientifiche - sulla scuola come sui vaccini - farebbe bene ad internalizzare questi dati in modo profondo. Naturalmente è facile dirlo col senno di poi, ma in retrospettiva - avverte Silvestri - appare sempre più chiaro che chiudere le scuole per limitare la diffusione di Covid è stato, alla prova dei fatti, più dannoso che utile».
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