Se il protagonista diventa spregevole
Barry IV. Si conclude in maniera sorprendente la serie in cui il comico Bill Hader impersona un assassino a pagamento. Dopo aver intrapreso un cammino
di redenzione, l'ex marine torna malvagio in una trama surreale e raffinata
di Gianluigi Rossini
2' di lettura
È arrivata alla conclusione un’altra grande serie degli ultimi anni, di cui purtroppo in Italia è possibile vedere solo le prime due stagioni su NOW. E, mentre negli Stati Uniti è in corso la quarta e ultima, da noi ancora non è arrivata la terza.
È un gran peccato perché Barry è un dramedy coi fiocchi: nel tempo ha affinato un’estetica peculiare, che richiama i fratelli Coen per il modo in cui fonde il drammatico, la black comedy, il grottesco e l’assurdismo, ma se ne distacca per l’approfondimento dei personaggi, per il modo sofisticato in cui tiene intrecciati ma separati elementi comici e drammatici, e in generale per un senso di minaccia più profondo e inquietante. Spesso le serie con gli anni si addolciscono, qui invece il tono si fa progressivamente sempre più cupo. Il protagonista Barry (interpretato da uno dei creatori della serie, il comico Bill Hader) è un ex marine diventato assassino a pagamento, che per puro caso entra in un corso di recitazione e si innamora del teatro e di una compagna di classe. Barry è un pessimo attore, ma recitando si riscopre un essere umano con dei sentimenti, cosa che aveva del tutto dimenticato, e cerca di cambiare mestiere.
Ma dalla terza stagione il suo percorso di maturazione si inverte, Barry viene risucchiato indietro non tanto (o non solo) dal peso del suo passato, ma dalla propria psicopatia. Quello che sembrava un arco di redenzione si ritorce in una discesa agli inferi, e il personaggio a cui ci stavamo affezionando si trasforma man mano nell’antagonista, una strada che poche altre serie, oltre a Breaking bad, hanno osato. Al protagonista si affiancano personaggi secondari altrettanto complessi: Gene Cousineau (un sempre magnifico Henry Winkler), vanesio insegnante di recitazione; l’attrice Sally (Sarah Goldberg, anche lei eccezionale), compagna di Barry divorata dal mostro della fama; il mafioso ceceno NoHo Hank (Anthony Carrigan), criminale gentile con una love story omosessuale. Ognuno di loro ha un’evoluzione sofisticata e interessante.
Hader, creatore, sceneggiatore, interprete in quest’ultima stagione dirige tutti e otto gli episodi, mostrando un’inventiva e in generale una crescita stilistica davvero notevoli.
Alec Berg, Bill Hader
Barry
NOW, I e II stagione,
HBO, III, IV stagione,
inedita in Italia
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