SEAT: a Barcellona la fabbrica 4.0 che gestisce 16 milioni di pezzi al giorno.
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I progetti di Smart industry hanno raggiunto, in Italia, un valore di 3,2 miliardi di euro, di cui l'80% destinato ad imprese italiane ed il resto del fatturato all'estero.
É quanto emerge dalla ricerca condotta dell'Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, che certifica una crescita nel 2018 del 35% rispetto all'anno precedente, frutto soprattutto degli investimenti derivanti dal Piano Nazionale Industria 4.0 del 2017. Per il 2019, in base ai risultati del primo trimestre, l'Osservatorio indica una crescita proiettata che, pur rallentando, dovrebbe attestarsi al +20/25%.
I settori in cui i progetti prevalgono sono quelli dell'Industrial IoT, ossia la componentistica per connettere i macchinari alla rete, che vale da solo 1,9 miliardi. A seguire vi sono quelli dell'area Industrial analytics, con 530 milioni di euro e Cloud manufacturing con 270.
Uno dei fattori di attenzione, emerso dalla ricerca, è il mancato coinvolgimento dei lavoratori in questi processi di innovazione, a partire dalla progettazione e sviluppo delle soluzioni. Gli utilizzatori finali delle tecnologie sono stati coinvolti in tutte le fasi del processo di cambiamento in meno di un caso su 10 e addirittura in un quarto dei casi non sono stati nemmeno informati di una strategia aziendale “4.0”, e le funzioni HR hanno partecipato alla definizione di questa solo nel 7% dei casi.
Tra gli esempi di eccellenza nell'utilizzo delle tecnologie per la manifattura vi è SEAT. La casa automobilistica di Barcellona ha da poco inaugurato nel suo stabilimento di Martorell, a pochi chilometri dal centro della città, un impianto in grado di gestire in modo automatizzato ogni giorno i 16 milioni di pezzi necessari per la costruzione delle 2.300 vetture che escono quotidianamente dalla fabbrica, e destinate ai mercati di tutto il mondo.
Sono ben 200mila i dati chiave che finiscono nel sistema, il quale è in grado di sapere in ogni momento dove si trova un pezzo che deve essere assemblato. Una vera e propria Control Tower permette di analizzare il flusso, verificare anomalie, gestire gli stock di fornitori e i trasporti da e verso i centri logistici.
L'obiettivo di SEAT è quello di abbattere i tempi della produzione e di permettere al cliente di sapere esattamente qual è lo stato del suo ordine e il momento della consegna, e persino di poter intervenire in qualsiasi fase prima dell'assemblaggio per cambiare idea, ad esempio modificando il colore dell'auto scelta.
Nella sala di controllo del progetto, un videowall mostra la situazione in tempo reale. La logistica integrata nei sistemi informativi, con questa tipologia di dashboard, permette di diffondere la conoscenza di quello che accade nella fabbrica, migliora la produttività e la qualità dei prodotti eliminando sprechi, comunicazioni e inutili attese .
Il progetto è stato proposto dai collaboratori stessi di SEAT, coinvolti sui temi dell'innovazione dal marchio automobilistico nei periodici Innovation Day. In questo modo il coinvolgimento dei dipendenti nel progetto è stato profondo e proficuo sin dalle prime fasi, con una partecipazione attiva ai processi di cambiamento e di efficientamento dell'azienda. In sole 26 settimane si è implementato questo sistema complesso che porterà benefici non solo economici: migliorando la logistica e verificando costantemente tempi e modi dello spostamento delle merci sarà possibile attuare una pianificazione in modo da risparmiare non solo tempo, ma anche carburante e quindi dare un contributo all'ambiente con la riduzione dell'anidride carbonica emessa nell'atmosfera.
Coinvolgimento dei lavoratori, pianificazione strategica, investimenti in innovazione, attenzione all'ambiente e alle comunità sono le chiavi di successo di grandi aziende alle prese con mercati sempre più mutevoli e competitivi, e la tecnologia è uno dei fattori abilitanti per permettere alla fabbrica di essere il luogo dal quale nascono le idee che cambieranno il futuro della manifattura.
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