Zero emissioni

Seat, nuova auto elettrica da 20mila euro nel 2025

Seat ha annunciato che nel 2025 introdurrà una urban car tra i 20.000 e i 25.000 euro

di Simonluca Pini

4' di lettura

Seat è pronta a produrre oltre 500.000 auto elettriche in Spagna dal 2025. Il costruttore spagnolo ha confermato la produzione di un’auto elettrica “economica”, ovvero con un prezzo finale stimato tra i 20.000 e i 25.000 euro.  

In occasione della Conferenza di Bilancio 2021, l’azienda spagnola ha presentato il piano Future Fast Forward, il cui obiettivo è guidare l’elettrificazione dell’industria automotive in Spagna. Al centro del progetto la produzione di veicoli elettrici urbani in Spagna dal 2025. 

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Seat, auto compatte elettriche per tutto il Gruppo Vw

“Vogliamo produrre auto elettriche in Spagna a partire dal 2025. La nostra ambizione è produrre oltre 500.000 urban car elettriche all’anno a Martorell, anche per il Gruppo Volkswagen, ma serve un impegno definito da parte della Commissione Europea” ha condiviso Wayne Griffiths, Presidente di Seat S.a. Il brand spagnolo aspira non solo a produrre vetture elettriche, ma a guidare lo sviluppo dell’intero progetto per il Gruppo Volkswagen. “Il nostro piano consiste nel trasformare il nostro Centro Tecnico, unico nel suo genere nel sud d’Europa e una risorsa essenziale in materia di R&D per la regione”, ha proseguito Griffiths. “Siamo convinti che l’elettrificazione della Spagna sia parte delle nostre responsabilità. Settant’anni fa abbiamo messo il Paese sulle quattro ruote. Il nostro obiettivo, ora, è portare la Spagna su ruote elettriche”. 

Seat citycar elettrica

L’urban carelettrica rappresenta un progetto importante in termini di volume potenziale. “Abbiamo delineato il piano, abbiamo i partner giusti e, in generale, siamo pronti a investire. Questo progetto è destinato a diventare il motore della trasformazione dell’industria automotive spagnola. Il supporto del Governo spagnolo e della Commissione Europea per questo piano intersettoriale e nazionale sono necessari affinché il Gruppo Volkswagen prenda la decisione finale in merito alla sua esecuzione”, ha sottolineato Griffiths. 

Nuovo ecosistema di veicoli elettrici

In qualità di secondo produttore automobilistico in Europa, la Spagna ha una grande responsabilità nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal entro il 2030. A tal fine, il progetto include la creazione di un ecosistema di veicoli elettrici, stimolando la domanda e sviluppando infrastrutture di ricarica pubbliche. Il passo successivo riguarda la localizzazione della catena di valore delle vetture elettriche, a cominciare dall’ecosistema della batteria elettrica. Il piano Future Fast Forward farebbe da forza motrice per generare nuovi posti di lavoro, specialmente per i giovani. Il progetto prevede il coinvolgimento di Seat s.a. come di governi, centri tecnologici e piccole, medie e grandi aziende. Il piano è supportato da 15 diverse entità provenienti da almeno sei differenti settori: Aeorum, Antolín, Asti Mobile Robotics, CaixaBank, Delta Vigo, Ficosa, Fisas Navarro, Gestamp, Iberdrola, Lithium Iberia, Mind Caps, Sayer Technologies, SEAT S.A., Sesé e Telefónica. 

Cupra Tavascan, 100% elettrica

Nel corso della Conferenza di Bilancio, Wayne Griffiths ha annunciato che Cupra lancerà un secondo modello elettrico dopo la Born. Si tratterà della Tavascan, realizzata sulla piattaforma Meb e progettata e sviluppata a Barcellona. Quest’anno, Cupra svolgerà un ruolo importante per l’incremento dei risultati finanziari dell'azienda. La previsione dell’ultimo marchio nato all’interno del Gruppo Volkswagen è di raggiungere il doppio delle vendite e oltre il doppio del fatturato, che nel 2020 si è attestato a circa 900 milioni di Euro. Il mix Cupra passerà dal 5 al 10% del volume totale dell’azienda. Inoltre verrà venduto in nuovi mercati, come l’Australia a partire dal 2022.  

Seat, risultati finanziari 2020

Il Covis-19 ha temporaneamente frenato il trend positivo registrato da Seat s.a. negli ultimi anni e influito in maniera significativa sui risultati finanziari del 2020. L’azienda spagnola ha ottenuto un risultato operativo di -418 milioni di Euro (2019: 352 milioni di Euro) e un profitto al netto delle imposte di -194 milioni di Euro (2019: 346 milioni di Euro). Risultati attesi, poiché i principali mercati dell’azienda, tra cui Spagna, Regno Unito e Italia, sono stati tra i Paesi più colpiti dalla pandemia a livello mondiale. Le vendite dell'azienda hanno seguito l'andamento del mercato automobilistico globale. Nonostante gli sforzi e i positivi risultati di vendita registrati una volta allentate le restrizioni, Seat s.a. ha registrato 427.000 unità vendute, -25,6% rispetto all’anno precedente (2019: 574.100 unità). Il rallentamento dei volumi di vendita si è tradotto in una riduzione del fatturato, che ha subito una decelerazione fino a 8.784 milioni di Euro, un -21% rispetto all’anno precedente (2019: 11.157 milioni di Euro). Il risultato operativo è stato ulteriormente influenzato in maniera negativa dalle spese relative alle emissioni di oltre 260 milioni di Euro. Secondo Carsten Isensee, Vicepresidente esecutivo di Finance e It di Seat s.a., “la grande sfida del 2020 era inizialmente rappresentata dal nuovo obiettivo relativo alle emissioni di CO2. L’accelerazione dell’introduzione delle versioni elettrificate dei modelli Seat e Cupra è arrivata alla fine dell’anno. Durante l’esercizio corrente, con il lancio di Cupra Formentor e-HYBRID e Cupra Born, speriamo di raggiungere gli obiettivi di emissioni di CO2 per il 2021”. 

“Il nostro obiettivo è aumentare le vendite e tornare ai volumi pre-Covid. Nel 2021 dobbiamo ritornare alla reddittività. Questo è il nostro obiettivo finanziario. Stiamo lavorando alacremente per tornare in positivo quanto prima” ha condiviso il Presidente di Seat s.a., Wayne Griffiths. “Le leve chiave per raggiungere la reddittività nel 2021 saranno l’aumento del mix di Phev e il lancio di Cupra Born 100% elettrica, che ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi di CO2. Inoltre, porremo la nostra attenzione sulla riduzione dei costi generali e sulla gestione dei ricavi, concentrandoci sui mercati e sui canali più importanti”, ha proseguito Griffiths. 

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